Ischia: Domenico Savio con forza chiede che si torni al voto.
Il rottamatore rottamato
STRAVINCE IL “NO” E IL POPOLO ITALIANO MANDA RENZI A CASA, DOMENICO SAVIO: “ORA SI RITORNI AL VOTO E AL PROPORZIONALE PURO”
di Gennaro Savio
In campagna elettorale Domenico Savio, Segretario generale del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista era stato sin troppo chiaro circa il pericolo di una deriva autoritaria nel nostro Paese in caso di una sciagurata vittoria del “SI” al referendum costituzionale di domenica scorsa.
Fortunatamente, però, il popolo italiano che si è recato in massa alle urne dimostrando di avere tanta voglia di esprimersi e di scegliersi i propri rappresentanti, con la vittoria schiacciante del “NO” che ha raggiunto il 60% dei consensi, oltre ad aver salvato i principi democratici della Costituzione nata dalla Resistenza antifascista e dalla Guerra di Liberazione, ha finalmente messo fine all’esperienza dell’ennesimo governo non eletto dal popolo. “Andò per rottamare e fu rottamato” oppure “rottamatore rottamato”.
Potrebbero essere questi i titoli per sintetizzare la parabola politica di Matteo Renzi il quale in tre anni da premier non eletto, e a colpi di maggioranza portati avanti da un Parlamento di nominati, ha cercato di minare i principi democratici della nostra Carta costituzionale tentando persino di negare agli italiani il diritto di scegliersi i senatori dopo che questi ultimi erano stati già privati del diritto al voto per il rinnovo dei Consigli metropolitani, le ex Province. Ma non è tutto. Infatti con la vergognosa controriforma detta beffardamente della “buona scuola”, l’istruzione pubblica è stata letteralmente mortificata mentre con l’assurda ed intollerabile modifica dell’articolo diciotto dello Statuto dei Lavoratori fortemente voluta dagli stati maggiori di Confindustria e avallata dai sindacati di regime, ai lavoratori è stata di fatto negata la possibilità di difendere il proprio posto di lavoro. Ma finalmente con la vittoria del “NO”, oltre ad aver posto fine al massacro dei diritti del popolo italiano, si è messo un freno all’arroganza politica dell’ex sindaco di Firenze e dell’attuale Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca che aveva persino istigato trecento sindaci a fare clientelismo a favore del “SI”. “Il PCIM-L – ha dichiarato il Segretario generale Domenico Savio - chiede con forza che si ritorni al voto dicendo basta a governi tecnici non legittimati dalla volontà popolare e che, soprattutto, si ritorni al sistema elettorale del proporzionale puro senza sbarramenti in modo tale che tutti gli elettori, in proporzione alla volontà espressa, possano essere rappresentati in parlamento”.
Cosa aggiungere.
Con la schiacciante vittoria del “NO”, il popolo italiano ha dato uno schiaffo morale all’ormai ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al parlamento di nominati che hanno minato il buon funzionamento della scuola pubblica, calpestato i diritti dei lavoratori e mortificato i bisogni e le aspettative del popolo italiano nonostante negli ultimi giorni di campagna elettorale abbiano letteralmente occupato le televisioni di Stato per propagandare il “SI”. E questo in attesa di conquistare la democrazia reale, quella socialista con cui saranno messi al bando lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e le disuguaglianze economiche e sociali.
Ischia, 5 dicembre 2016