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di Antonio Gaudiano

Santa Maria La Fossa – Il sindaco Antonio Papa scrive una missiva al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l’affida a don Maurizio Patriciello. Si tratta di un accorato appello al Presidente della Repubblica affinché “Terra dei Fuochi” ridiventi “Terra di Lavoro”.
Una denuncia forte e coraggiosa contro la camorra: “Noi stiamo pagando sulla nostra pelle, l’arroganza, la prepotenza, l’inciviltà, l’avidità e la stupidaggine di criminali che, senza avere pietà neppure per i propri figli e i propri familiari, non hanno esitato a vendere la propria terra a persone disoneste quanto loro, violentandola e avvelenandola con rifiuti altamente tossici e nocivi”. Ma il sindaco Papa esprime anche la vicinanza alle famiglie e la condivisione del “… dolore per il dramma che stanno vivendo tante famiglie ; forte è il grido di rabbia e di sofferenza che viene da tante mamme e tante persone della mia amata terra, per i danni, anche luttuosi e irreparabili, subiti o temuti e anche per l’attesa di atti chiari, concreti e rassicuranti rispetto al presente e al futuro”.

Questo di seguito il testo integrale del messaggio.

Lettera al Presidente della Repubblica On. Giorgio Napoletano per il tramite di don Maurizio Patriciello

Sig. Presidente della Repubblica,
le invio la presente per il tramite di don Maurizio; chi la scrive è il Sindaco di S. Maria la Fossa, un piccolo centro noto alle cronache come il Comune ove è situata la discarica di Ferrandelle che ha risolto nel 2008 l’emergenza rifiuti della Campania, ove sono situate le discariche di Parco Saurino I e II, ove è situato il sito di stoccaggio delle ecoballe di Pozzobianco.
Abbiamo subito negli anni un tale impatto ambientale che ha sconvolto e depauperato l’economia del nostro paese, piccolo centro che si trova nel cuore dei Mazzoni, ove stanziano migliaia di capi bufalini grazie ai quali viene prodotta la mozzarella D.O.P. Campana.
A distanza di anni siamo riusciti con un’azione nel tempo senza sosta ad avviare gli interventi di bonifica del territorio, combattendo incessantemente contro la burocrazia che attanaglia il nostro paese tra incontri, riunioni, sopralluoghi, esami tecnico-scientifici e conferenze di servizi con tantissimi Enti.
Noi stiamo pagando sulla nostra pelle, l’arroganza, la prepotenza, l’inciviltà, l’avidità e la stupidaggine di criminali che, senza avere pietà neppure per i propri figli e i propri familiari, non hanno esitato a vendere la propria terra a persone disoneste quanto loro, violentandola e avvelenandola con rifiuti altamente tossici e nocivi.
Per questi motivi, sento il dovere di parlare a quanti hanno ruolo, responsabilità e autorità di intervenire e decidere per frenare il dilagare di tanta paura. Al di là dei provvedimenti, pur necessari e importanti urgono oltre alle bonifiche anche il controllo sanitario ed il sostegno all’economia. Bisogna individuare e perimetrare i terreni malati, tutelare la buona agricoltura e i produttori onesti, gravemente danneggiati da giudizi generalizzati e da vergognose speculazioni di chi, non potendo prevalere con la concorrenza lecita, cerca di trarre vantaggio da incolpevoli sventure altrui.
Di fronte a questa realtà, pertanto esprimo preoccupazione e dolore per il dramma che stanno vivendo tante famiglie ; forte è il grido di rabbia e di sofferenza che viene da tante mamme e tante persone della mia amata terra, per i danni, anche luttuosi e irreparabili, subiti o temuti e anche per l’attesa di atti chiari, concreti e rassicuranti rispetto al presente e al futuro.
Egregio Signor Presidente facciamo in modo che il nostro territorio da “Terra dei fuochi” ridiventi “Terra di Lavoro” e mi affido a lei affinché questo mio appello, a nome dell’intera Comunità che rappresento, non rimanga inascoltato.
Cordialmente
Dr Antonio Papa
Sindaco di S. Maria la Fossa

18/01/2014

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