Luce, ombra e penombra
Luce, ombra e penombra
di Chiara Scamardella
Nell’anno 2013, all’Università degli studi di Salerno, c’è stata un’interessantissima lectio magistralis con il tre volte premio oscar Vittorio Storaro.
Storaro è un simpatico signore di 73 anni, nella fase della vita che lui associa al colore violetto: quella di riversare la propria conoscenza agli altri e prendere su di sé i problemi che li affliggono. Egli si autodefinisce un Cinematografo: colui che scrive con immagini in movimento, quindi con la luce. Il suo lavoro è fondamentale poiché la qualità delle riprese dipende direttamente dalla qualità della luce. Ma la luce non è solo questo: può svelare concetti e sensazioni oscuri ed inspiegabili, facendoli emergere dall’ombra e illuminandoli a poco a poco; stesso processo dell’inconscio che in un lampo invade il conscio in una rivelazione improvvisa.
Così, quando in Apocalypse Now il misterioso colonnello Kurtz emerge dall’ombra, non comprendiamo solo la sua identità ma anche il lato oscuro e violento della colonizzazione.
06/01/2014