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Orgoglio e pregiudizio.

di Chiara Scamardella

Orgoglio e pregiudizio è il primo romanzo dell’autrice preromantica britannica Jane Austen, pubblicato però anonimo nel 1813. È un perfetto e parzialmente ironico ritratto della società campagnola inglese di inizio Ottocento.

La società inglese della campagna d’inizio Ottocento è molto vivace, forse non offrirà teatri ed inviti a corte come in città, ma è da molti preferita per la sua aria pura e il paesaggio riconciliante, che favorisce passeggiate, escursioni e battute di caccia; tenute maestose e magnifiche ed un vicinato affettuoso e civettuolo completano questo idillico quadro. Per essere accettati in essa, basta essere gentili e mondani al punto giusto, con un’educazione impeccabile consistente nel presentarsi e conoscere i vicini, far loro visita, indire un pranzo, od ancor meglio un ballo, almeno una volta la settimana, per favorire il divertimento della comunità. Di fondamentale interesse e discussione inoltre, è il patrimonio di cui il nuovo arrivato dispone; è per questo motivo che Mr Darcy viene immediatamente ammirato. Ma poi la sua alterigia, la sua antipatia che sfocia nella maleducazione e il suo orgoglio di classe, lo rendono insopportabile a tutti, soprattutto ad Elizabeth Bennet, vivace ventunenne amante del divertimento e del proprio acuto ingegno. Ed è quest’ultimo che la porta ad analizzare Mr Darcy e crearne un ritratto assolutamente odioso che esporrà con caparbia convinzione a chiunque voglia ascoltarlo. Ma i casi della vita la porteranno a frequentare l’odiato uomo sempre più spesso, ed i pareri di altri su di lui nonché le sue azioni, diverranno sempre più contrastanti portando la ragazza in confusione: l’ha davvero giudicato nel modo giusto?
Lo stile della scrittrice resta sempre d’un roccocò garbato e scorrevole, con punte di intelligente ironia che, attraverso i protagonisti della storia, mostra e ammonisce su come Orgoglio e Pregiudizio siano i difetti più orrendi e comuni della società di quel tempo.

Napoli, 2 ottobre 2015