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 Antonio Amente (Campania in rete): “Forse sono impresentabile perché da sindaco ho rinunciato allo stipendio?”

Antonio Amente, candidato alla Regione Campania nella lista “Campania in rete” ha rilasciato una dichiarazione in merito alla campagna diffamatoria che punta ad etichettarlo come un “impresentabile”. “Non capisco quali siano i reali motivi di questa campagna diffamatoria nei mie confronti – dichiara Antonio Amente – in quanto personalmente ho seguito un percorso politico coerente coi miei valori e con la mia storia. Da tempo ho preso le distanze dal governatore Stefano Caldoro perché ritengo che col malgoverno di cui è stato protagonista si sia guadagnato l’etichetta di peggior presidente che la Campania abbia mai avuto. E lo dimostrano le classifiche anche rispetto alla qualità dei servizi, dalla sanità ai trasporti, che collocano la Campania agli ultimi posti. Negli ultimi anni siamo stati la vera opposizione al malgoverno di Caldoro. In vista delle elezioni, abbiamo sancito un accordo di programma con Enzo De Luca, il quale da sindaco di Salerno ha dimostrato, coi fatti, una grande competenza e capacità amministrativa. Leggendo il mio nome nell’elenco degli “impresentabili” mi vien da sorridere: probabilmente sono stato il primo sindaco d’Italia a rinunciare allo stipendio nel corso della mia esperienza da primo cittadino di Melito. Infatti, l’indennità percepita dal Comune (circa 100mila euro) è stata donata agli studenti di Melito che studiavano con profitto ma non avevano i soldi per continuare gli studi. Inoltre, ho donato sei mesi del mio stipendio da sindaco ai terremotati dell’Aquila in occasione del sisma del 2009. Tant’è che Guido Bertolaso, all’epoca dei fatti Capo della Protezione civile, mi scrisse una lettera affermando che “se tutti i sindaci avessero fatto la stessa cosa, il problema della ricostruzione in Abruzzo sarebbe già stato risolto”. Se tutto questo significa essere impresentabile, ben venga questa etichetta”.

Napoli, 28 maggio 2015