mar 26 NOVEMBRE 2024 ore 20.54
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Migrazione: Parlamento Europeo chiede un sistema vincolante di quote per la ripartizione dei richiedenti asilo.

I deputati chiedono di aggiungere le operazioni di ricerca e soccorso al mandato di Triton .

L’UE dovrebbe fare tutto il possibile per evitare ulteriori perdite di vite umane in mare, a esempio ampliando il mandato dell’operazione “Triton” per includere anche “le operazioni di ricerca e soccorso a livello di UE”, dice una risoluzione non vincolante votata dal Parlamento mercoledì. I deputati chiedono inoltre alla Commissione di fissare una quota vincolante per la ripartizione dei richiedenti asilo tra tutti gli Stati membri e più finanziamenti ai programmi di reinsediamento.

I deputati invitano l’UE e i suoi Stati membri “a definire un mandato chiaro per Triton, in modo da ampliarne l’ambito di intervento e il mandato per le operazioni di ricerca e soccorso a livello di UE” (attualmente, Triton è coordinato dall’agenzia UE Frontex e la sua missione si estende fino a 30 miglia nautiche dalle coste italiane).

Gli Stati membri dovrebbero “fare tutto il possibile per identificare i corpi e le persone scomparse” e “fornire le risorse necessarie a garantire che gli obblighi di ricerca e soccorso siano di fatto rispettati”, incluso un aumento di fondi per Frontex e l’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (EASO), si afferma nel testo approvato con 449 voti a favore, 130 contrari e 93 astensioni.

Il Parlamento inoltre chiede che “sia messa a punto un’operazione umanitaria europea di ricerca, solida e permanente, che, come Mare Nostrum, sia operativa in alto mare e alla quale contribuiscano tutti gli Stati membri sia con risorse finanziarie che con attrezzature e mezzi” e sollecita l’UE a cofinanziare tale operazione.

Rafforzare la solidarietà e la condivisione delle responsabilità tra i paesi dell’UE

Il Parlamento deplora che il Consiglio europeo del 23 aprile non si sia impegnano per istituire un meccanismo vincolante di solidarietà in tutta l’UE. Per rispondere alle recenti tragedie nel Mediterraneo con “solidarietà e equa ripartizione della responsabilità”, i deputati affermano che:

la Commissione europea dovrebbe fissare una “quota vincolante” per la ripartizione dei richiedenti asilo tra tutti i paesi UE,

gli Stati membri dovrebbero utilizzare appieno le possibilità esistenti per il rilascio dei visti umanitari e prendere in seria considerazione la possibilità di applicare la direttiva del 2001 sulla protezione temporanea oppure l’articolo 78, paragrafo 3, TFUE, i quali prevedono entrambi un meccanismo di solidarietà in caso di afflusso massiccio e improvviso di sfollati,

i paesi dell’Unione europea dovrebbero fornire un maggiore contributo ai programmi di reinsediamento esistenti,

le regole del sistema europeo comune di asilo devono essere rapidamente e integralmente recepite nel diritto nazionale e attuate da tutti gli Stati membri partecipanti.

Cooperazione con i paesi terzi e lotta contro gli scafisti

La risoluzione chiede un più stretto coordinamento delle politiche dell’UE e degli Stati membri nell’affrontare le cause all’origine della migrazione e una maggiore cooperazione con i paesi partner in Medio Oriente e in Africa.

Chiede anche sanzioni penali il più possibile severe contro la tratta di esseri umani e il traffico di migranti ed esorta gli Stati membri e le agenzie dell’UE a collaborare più strettamente per individuare e tracciare il finanziamento di queste reti criminali e identificare il loro modus operandi, per impedire loro di arricchirsi mettendo a repentaglio la vita dei migranti.

Contesto

L’operazione congiunta “Triton”, coordinata da Frontex, è pienamente operativa dal 1° novembre 2014, dispone di una dotazione iniziale di 2,9 milioni di euro mensili, a fronte degli oltre 9 milioni di euro mensili che erano a disposizione di Mare Nostrum. Dall’avvio di “Triton”, sono stati soccorsi lungo la rotta del Mediterraneo centrale più di 24.400 migranti irregolari, dei quali circa 7.860 con il concorso di risorse cofinanziate da Frontex.

La commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento sta preparando una proposta di risoluzione per una strategia UE sulla migrazione per il medio e il lungo termine.