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Natale in catene

L'ormai famoso fazzoletto di verde di via Cortese, gestito con amore dai due pensionati Giacomo e Ciro che nello stesso, da qualche anno, investono rispettivamente la propria pensione ed il proprio tempo, rischia di diventare un caso nazionale: tre furti dell'abete in soli dieci mesi! Giacomo Della Guardia, della cui storia di vita si è interessata una rete RAI nazionale, ha dapprima adottato via Piscicelli all'Arenella per poi dedicarsi a tempo pieno all'area verde di via Cortese e per questo motivo, nel febbraio di quest'anno, Luigi de Magistris ha voluto premiarlo con una targa del Comune di Napoli che gli è stata consegnata dallo stesso Sindaco nell'area verde. De Magistris, in quella occasione e con le proprie mani, mise a dimora un abete offerto dal Comune di Napoli in sostituzione di quello che era stato precedentemente rubato. Procede quindi tutto bene, ma solo fino all'inizio di dicembre di quest'anno considerato che i vandali sono arrivati ed hanno spezzato l'abete donato dal Comune di Napoli. Ma Giacomo della Guardia non si è arreso e per non negare la gioia dell'albero addobbato ai bambini che frequentano il parco, ha ricomprato di tasca sua un altro abete che avuto purtroppo pochi giorni di vita, considerato che la settimana scorsa è stato nuovamente spezzato e portato via. Arrendersi all'inciviltà? Giammai! Perché il consigliere dei Verdi Carmine Attanasio e l'assessore all'ambiente Tommaso Sodano hanno deciso che non bisognava abbandonare questi “angeli del volontariato” ed hanno provveduto, da qualche giorno, a far arrivare il "quarto" abete che in queste ore viene addobbato dai due indomiti pensionati. Questa volta però, Giacomo e Ciro, hanno pensato bene di difendere l'albero con una catena di acciaio e con un lucchetto che fa "brutta mostra" sulla sommità dell'albero. Una storia da raccontare, questa dei due pensionati, una storia bella, intrisa di speranza ma allo stesso tempo di tristezza visto che quest'albero, così difeso ricorda la famosa vignetta di Mordillo che vuole rappresentare "l'ultimo albero" difeso da quattro militari armati fino ai denti e che ben rappresenta la follia e la povertà culturale delle nuove generazioni.

Napoli, 20 dicembre 2014