Casamicciola Terme: I Carabinieri sottopongono a sequestro l’ex Hotel Stefania che ospita i degenti dell’Igiene Mentale trasferiti da Villa Orizzonte
Asl Napoli 2 Nord battuta definitivamente
Casamicciola Terme: I Carabinieri sottopongono a sequestro l’ex Hotel Stefania che ospita i degenti dell’Igiene Mentale trasferiti da Villa Orizzonte
di Gennaro Savio
Sull’isola d’Ischia svolta decisiva a riguardo dello scellerato accentramento di alcuni servizi sanitari presso l’ex Hotel Stefania di Casamicciola Terme in cui nei mesi scorsi l’ASL Napoli 2 Nord, sotto la guida dell’ex Direttore generale Giuseppe Ferraro, ignorando clamorosamente le dure proteste di piazza, trasferì al suo interno i degenti di Villa Orizzonte e gli utenti del Centro di Salute Mentale nonostante l’ex struttura ricettiva non avesse ottenuto il cambio di destinazione d’uso. Ebbene, dopo il pronunciamento del T.A.R. Campania e del Consiglio di Stato i quali hanno confermato che l’ASL non poteva operare all’interno della struttura di piazza Bagni e dopo le ordinanze di sgombero prodotte dal Comune, in queste ore i Carabinieri hanno sottoposto l’ex albergo sotto sequestro ed entro trenta giorni dovrebbe essere sgomberato.
“Ora il problema – ha dichiarato il Consigliere comunale di Forio Domenico Savio firmatario nei mesi scorsi di un esposto contro l’ASL – è quello di evitare che gli utenti traslocati da Villa Orizzonte a Villa Stefania vengano trasferiti sulla Terraferma. Per evitare questo nuovo dramma ai pazienti della salute mentale ischitana, i sindaci dell’isola d’Ischia, che su questo fronte avrebbero dovuto muoversi già da tempo, di concerto con i vertici dell’ASL Napoli 2 devono immediatamente trovare la struttura adeguata dove ospitarli”.
L’Avvocato Bruno Molinaro, in merito, paventa la possibilità che i degenti di Villa Orizzonte possano far ritorno presso la struttura baranese. “Ritengo che, una volta effettuato lo sgombero della struttura – ci ha dichiarato Molinaro – i pazienti potranno essere nuovamente trasferiti a Villa Orizzonte, in quanto, da una verifica effettuata, non risulta che il contratto con i proprietari di tale immobile – disponibili anche a rinegoziare il canone a suo tempo convenuto con l’A.S.L. – sia stato formalmente risolto.
Questo, d’altronde, è anche il desiderio espresso in più occasioni dal Vescovo della Diocesi di Ischia, Mons. Pietro LAGNESE, il quale, intervenuto “ad opponendum” con il mio patrocinio nel giudizio innanzi al Tribunale Amministrativo, ha motivato la sua iniziativa con l’esigenza di garantire la piena salvaguardia delle ragioni di “solidarietà morale, sociale e processuale” nei confronti dei pazienti bisognosi, i soggetti più deboli di questa triste vicenda. Valuteremo – ha concluso Molinaro – l’eventualità della costituzione di parte civile nei confronti dei responsabili per il ristoro integrale dei pregiudizi, morali, patrimoniali e non patrimoniali, sofferti non solo da parte delle persone giuridiche pubbliche coinvolte ma anche dai numerosi pazienti psichiatrici dell’isola, destinatari – loro malgrado – di scelte scellerate e contrarie ai principi di correttezza e “buon andamento” sanciti dall’art. 97 della Costituzione”. Sin qui le parole dell’Avvocato Bruno Molinaro. Intanto il Comitato di Cittadinanza Attiva, così come annunciato nelle settimane scorse, continua ad essere fattivamente impegnato a trovare una struttura adatta a poter ospitare gli utenti del Centro di Salute Mentale e quelli ex Villa Orizzonte.
Ischia, 4 dicembre 2014