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Serena Autieri moderna sciantosa napoletana

di Domenico De Gregorio

Arriva nella sua terra natia Serena Autieri con lo spettacolo “La Sciantosa” in scena al teatro Diana di Napoli, scritto da Vincenzo Incenzo e diretto da Gino Landi. Si alza il sipario e prima ancora di vedere la protagonista assoluta dello show, immagini della città di Napoli e del suo popolo creano l’atmosfera giusta per accogliere con un grande applauso la maschera di Pulcinella che da il via allo spettacolo, una rilettura appassionata della vita di Elvira Donnarumma, detta “‘a capinera napulitana”, regina indiscussa dei cafè chantant d’inizio ‘900, anticonformista e antidiva, amata da Eleonora Duse e Matilde Serao. Accompagnata dai suoi musicisti, Serena Autieri che non ha mai smesso di coltivare la passione per la musica, altra forma di espressione del suo talento artistico, partendo con i brani più conosciuti e coinvolgenti – quali ‘A tazz’ e cafè e Comme facette mammeta – ai classici passionali immortali come I’ te vurria vasà e Reginella, sino a perle nascoste come Serenata napulitana e Chiove, oggi ascoltabili solo con il grammofono a tromba, la bionda sciantosa entra nei luoghi e nei codici del caffè concerto e del varietà, vero e proprio spartiacque tra la musica della Napoli che fu e quella che verrà, con un significativo lavoro di ricerca e rivalutazione nel repertorio dei primi del ’900, prima che la canzone della Belle Epoque cedesse il passo all’inno patriottico con l’entrata in guerra dell’Italia. Tra una “mossa”, una rima recitata e una lacrima, si ritrovano quelle radici poetiche e melodiche ottocentesche e quei profumi arabi, saraceni e americani che Napoli, crocicchio di riferimenti locali e stimoli provenienti da ogni latitudine, ha ruminato e restituito al mondo nella sua inconfondibile cifra. Mentre Serena con la sua voce limpida ed appassiona canta, fotografie d’epoca fanno da cornice perfetta ad uno spettacolo ricco di forti emozioni e velata melanconia.

Napoli, 6 novembre 2014