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Idee E Progetti Per Le Smart Cities Del Futuro

E Per Start Up Di Successo

di Chiara Scamardella

Ricette e suggerimenti per costruire le smart cities del futuro e creare start up di successo: a fornire i consigli su come selezionare i programmi più innovativi, finanziarli e inserirli in progetti integrati sono stati esperti italiani e americani di rilievo internazionale, Istituzioni, grandi aziende e investitori nel corso di un seminario promosso dall’associazione Amerigo e dalla Missione diplomatica americana in Italia in collaborazione con il Consolato degli Stati Uniti a Napoli, in programma all’Unione industriali di Napoli ieri, lunedì .
L’evento rappresenta la seconda tappa italiana dello Smart City Tour di Amerigo & Partners, che mette insieme il mondo diplomatico americano, grandi aziende, Istituzioni pubbliche, Venture Capital e start up con l’obiettivo di definire soluzioni innovative per la vita dei cittadini e le attività delle imprese. L’idea base del programma è che le Smart Cities rappresentino un volàno per la politica industriale digitale capace di generare crescita e occupazione.
Ospite d’eccezione dell’evento, al quale  ha partecipato fra gli altri il Console generale degli Stati Uniti a Napoli per il Sud Italia Colombia Barrosse, è Clara Brenner, Ceo e fondatrice di Tumml.org, acceleratore statunitense di Startup innovative che operano nel campo delle soluzioni per le Smart-Cities e l’Urban Redesign. Brenner è stata inserita dalla rivista Forbes tra i 30 giovani under-30 più importanti nell’imprenditoria social, mentre il San Francisco Business Times ha definito Tumml la migliore Startup nell’ambito del proprio Tech & Innovation Awards. Altra protagonista dell’incontro  è stata  Julieta Valls Noyes, del Bureau of European and Eurasian Affairs del Dipartimento di Stato Americano.
Come diventare una smart city? Brenner anticipa cinque strategie da seguire: “Avere in tutti i settori dell’amministrazione comunale una figura che si concentri sull’innovazione, guidi l’iniziativa e risponda direttamente al sindaco. E poi riflettere su quali dati condividere con il pubblico e quali dati riguardanti il settore privato possano essere utili all’amministrazione pubblica”. L’esperta americana suggerisce inoltre di favorire la cultura del rischio e l’accettazione del fallimento: “Essere smart – aggiunge – significa percorrere nuove strade, e questo implica che a volte non si otterrà il risultato sperato. Occorre garantire sia all’amministrazione cittadina che all’intera comunità l’accesso a infrastrutture tecnologiche di base, come computer, email, wi-fi, web/hosting e così via. Siate smart – raccomanda Carla Brenner – e non seguite semplicemente le tendenze, ma concentrate i vostri sforzi su ciò che veramente avrà un impatto in termini di smart city. In altre parole, non cercate di realizzare tutto, ma scegliete piuttosto ciò che è adatto alla vostra comunità”.
All’incontro  hanno partecipato , fra gli altri, Ambrogio Prezioso, Presidente degli Industriali partenopei; Vito Cozzoli, Presidente di Amerigo; Guido Trombetti, vicepresidente della Regione Campania e assessore alla Ricerca Scientifica, Ivanhoe Lo Bello, Vice Presidente Nazionale di Confindustria; Fulvio Martusciello, Consigliere del Presidente della Regione Campana allo Sviluppo Economico e Attività Produttive; Carlo Purassanta, Amministratore Delegato di Microsoft Italia.
Invitati inoltre Stefano Caldoro, Presidente della Regione Campania e Tommaso Sodano, vicesindaco del Comune di Napoli.
A presentare le iniziative di Amerigo per il 2015 sono stati Massimo Cugusi, segretario generale di Enam, che  ha presentato anche la tappa europea dello Smart City del 10 novembre a Bruxelles; Gianluigi Traettino, vicepresidente di Amerigo, e Andrea Gumina, Responsabile Government di Amerigo e Program manager dello Smart City Tour.
L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Osservatorio Smart City, Anci e ForumPA, e sponsorizzato da Enel e Vodafone Italia.

Napoli, 7 ottobre 2014