Che ne sarà di noi? Giovanni Della Pietra. Nola
Che ne sarà di noi?
di Giovanni Della Pietra
Nell’ 11a giornata di Serie A, in Emilia arrivano i Campioni d’Italia feriti dal pari in UCL: allo stadio Renato Dall’Ara è Bologna – Napoli. La gara termina con il risultato di 2-0 in favore degli emiliani con reti di Dallinga e Lucumì nella ripresa.
Highlights
Il primo squillo della gara è a tinte azzurre, con il tiro a giro di Elmas che inaugura la carriera di Pessina in Serie A, entrato in sostituzione dell’infortunato Skorupski. Rispondono i padroni di casa con una bordata dalla distanza di Rowe, che costringe Milinkovic-Savic a salvare in maniera non ortodossa. La gara si sblocca grazie alla rete di Dallinga, che attacca il cross di Cambiaghi, e trafigge Milinkovic-Savic. Provano l’immediato raddoppio i rossoblù con la conclusione volante di Orsolini da posizione defilata: Vanja respinge con i pugni. Al 65′, il Bologna mette la parola fine al match con il colpo di testa di Lucumì per il definitivo 2-0.
Il punto Della Pietra
Bologna – Napoli si legge come un tentativo di una squadra che vorrebbe ma non può:sfibrata negli uomini e nel fisico, la compagine guidata da Antonio Conte inizia a dare segni di perdita di solidità mentale che l’aveva
contraddistinta nella scorsa stagione. Ma andiamo per gradi: il Bologna di Vincenzo Italiano – bentornato mister! – si schiera con l’ormai celeberrimo 4-2-3-1 facendo ruotare gli uomini che nella settimana avevano avuto una difficoltosa partita contro il Brann in UEL. Quindi in difesa Juan Miranda preferito a Lykogiannis, Pobega sostituisce Moro in mezzo al campo, Orsolini e Rowe prendono possesso delle fasce ai lati di Odgaard, con Dallinga unico riferimento offensivo al posto del ‘Toto’ Castro. Il Napoli di Antonio Conte invece ripercorre la stessa formazione vista contro l’Eintracht in UCL con il ritrovato 4-3-3.
In una prima parte di gara che strizza l’occhio all’equilibrio, il Napoli tiene un blocco basso e il palleggio del Bologna è a tratti sterile. Sembra di ripercorrere lo stesso binario di Napoli – Como, ma il punteggio cambia quando Cambiaghi e Dallinga sfruttano un errore di sistema della retroguardia azzurra, trafiggendo Milinkovic-Savic sul palo di sua competenza. I partenopei non riescono a reagire, anzi finiscono nel balordone più totale: prima gli emiliani sfiorano il raddoppio con una magia volante di Orsolini, poi lo trovano con la testata di Lucumì. Nel mezzo anche forti cenni di nervosismo azzurro con Højlund che sbraccia su Ferguson rischiando una punizione severa.
Il Bologna non è più una sorpresa: aspetta il momento propizio, impone il proprio gioco. Il Dall’Ara è un proprio e vero fortino: i rossoblù non perdono in casa contro una big dal marzo del 2024 (contro l’Inter).
Il Napoli deve iniziare a porsi il problema dell’attacco: tre le gare consecutive in cui gli azzurri non trovano la via della rete, e con Como e Bologna scarseggiano anche le azioni da gol. Lo sfogo di Conte in conferenza riporta sul Maradona i fantasmi della stagione dei tre allenatori: il tecnico salentino preannuncia un incontro con la dirigenza: che ne sarà di noi
Pagelle
Cambiaghi 7.5: Il suo ingresso coincide con l’aumento del ritmo del Bologna: trova il passaggio che dà lo strattone decisivo al match da cui il Napoli non sa più rialzarsi.
Rrahmani 4: La Domenica nera di Amir Rrahmani è allo Stadio Dall’Ara. Vede l’inserimento di Dallinga sul primo gol, ma nonostante ciò non riesce ad impedirlo. In ritardo sul raddoppio emiliano, permette a Lukumì di staccare indisturbato.
Milinkovic-Savic 5: Partita non da incorniciare nemmeno per il gigante serbo. La parata tecnicamente non perfetta sul tiro dalla distanza di Rowe, è solo il preludio della ciliegina sulla torta nell’errore di sistema che porta alla rete di Dallinga: si fa buggerare sul suo palo! Resta l’unico baluardo della porta azzurra, però…
Højlund 4.5: Patisce la solitudine dell’attaccante contiano, che sfoga in una gomitata a Ferguson. Combatte, ma non nel senso giusto.

Arbitro
Chiffi 5: È assolutamente una certezza il valore della prestazione del fischietto da Padova. Le statistiche dicevano che è l’arbitro che ammonisce meno in questa Serie A. Dopo questa gara direi: ovvio! Lascia correre tanto, forse, troppo nella prima frazione gioco. La tensione si alza nella seconda parte di gara: Højlund avrebbe meritato il rosso per una gomitata su Ferguson. Per non farsi mancare nulla inverte anche qualche possesso.
Nola, 11 novembre 2025




