Consapevolezza. Giovanni Della Pietra. Nola
Consapevolezza
di Giovanni Della Pietra
Nel big match della 22^ giornata, il Napoli accoglie la Vecchia Signora, ancora imbattuta nella Serie A 24/25, in una delle classiche del nostro campionato: allo stadio Maradona è Napoli – Juventus. Il match termina con il risultato di 2-1, con gli azzurri che ribaltano il momentaneo vantaggio di Kolo Muani, grazie alla marcatura di Anguissa e al penalty di Lukaku.
Highlights
Al 6′, la Juve è già pericolosa grazie alla giocata di Yildiz sull’imbucata di Thuram, ma Meret riesce ad opporsi con un grande intervento. Risponde il Napoli con la conclusione volante di Politano che sfiora il gol dell’anno. L’equilibrio viene interrotto al termine del primo tempo con la girata vincente di Kolo Muani sull’assist involontario di Anguissa. I partenopei reagiscono con il colpo di testa di Lukaku all’inizio della ripresa, che costringe Di Gregorio al salvataggio. Trova il pari il Napoli con la testata di Anguissa sulla pennellata millimetrica di Politano. Successivamente, sull’imbucata di Lukaku, McTominay viene colpito da Locatelli causando il penalty, trasformato con freddezza da Lukaku per il definitivo vantaggio azzurro.
Il punto Della Pietra
Napoli – Juventus è la dimostrazione dell’effetto farfalla: il battito d’ali di Kolo Muani, determina lo tsunami azzurro dall’altra parte del campo. Ma andiamo per gradi: il Napoli si schiera con l’ormai celeberrimo 4-3-3 di formazione contiana, con i soli Spinazzola e Juan Jesus a sostituire gli acciaccati Oliveira e Buongiorno. La Juventus risponde con un 4-2-3-1 con unico riferimento offensivo il neo-acquisto Kolo Muani, ma solo sulla carta: perché Koopmeiners ha compiti prettamente da mezz’ala. In fase offensiva è lo stesso Koop a portare Juan Jesus fuori posizione, determinando un pericoloso 3vs3 e liberando le corsie esterne per le sovrapposizioni dei terzini. La prima frazione sembra destinata all’equilibrio con colpi da una parte e dall’altra con una leggera supremazia territoriale e di gioco della Vecchia Signora, grazie al fatto di essere riuscita ad imbrigliare la costruzione azzurra. Ma ecco la scintilla che cambia di volto al match: la rete inaspettata di Kolo-Muani allo scadere del 1° tempo. La reazione del Napoli è veemente con una Juventus che cerca di abbassarsi per sfruttare eventuali ripartenze in contropiede. Ma, la ripresa partenopea è ascrivibile alla definizione di “perfezione” del nostro dizionario: pressione e recupero alto del pallone, gioco rapido e pressing avversario mandato fuori giri, ripartenze inibite con le marcature preventive. Gli azzurri trovano il pari con Anguissa e azzannano alla giugulare la preda, e la tramortiscono definitivamente con il penalty conquistato da McTominay e trasformato da Lukaku. Il resto è un rincorrersi dei ticchettii dell’orologio privo di sofferenza, grazie ad un controllo da grande squadra. La seconda parte del match termina con il parziale di 10 tiri dei partenopei contro gli 0 dei bianconeri.
Per gli azzurri, seconda gara del tour de force ricco di scontri ad alta quota, seconda vittoria convincente consecutiva, allungando a 7 i trionfi di fila: dopo l’Atalanta tocca alla Juventus. La reazione d’orgoglio è il manifesto di una squadra in evoluzione: gioca un calcio più offensivo rispetto a quanto visto all’inizio della stagione senza disdegnare momenti di rallentamento per lasciare spazio alle ripartenze, ma senza quegli abbassamenti improvvisi di baricentro che qualche battito lo facevano saltare. Piccola nota a margine, il Napoli 24/25 dopo 22 giornate ha già raggiunto i 53 punti, bottino raccolto nella passata nefasta stagione.
A proposito di abbassare il baricentro, in casa Juve, bisogna analizzare la gestione del vantaggio: la squadra di Motta sceglie di difendere molto bassa – con il baricentro a circa 25 metri dalla propria porta – abbandonando così ogni velleità offensiva. Ottima strategia, se non fosse per un dettaglio: 11 avversari. La Vecchia Signora incappa nella prima sconfitta in questa Serie A, interrompendo una striscia di 28 risultati utili consecutivi.
Pagelle
Conte 8: Un errore perturba l’equilibrio della prima frazione e la Juve va avanti. Negli spogliatoi, il Napoli si assume i rischi del caso e reagisce con grinta ed acume, mettendo il muso davanti. L’immagine di quello che quest’uomo riesce a dare alla squadra è nel contrasto di testa da terra di Simeone allo scadere. Voglio quello che ha preso lui!
Politano 7.5: Onnipresente sulla fascia destra azzurra, attacca, ma fa anche il quinto; fa un assist, ma sfiora anche una rete che avrebbe fatto sgranare gli occhi. Né Cambiaso né McKennie possono rallentare la sua corsa instancabile. Il numero 21 si arrende solo ai crampi. Na-Politano.
Arbitro
Chiffi 5: Il fischietto di Padova non convince nella sua direzione di gara: metro di giudizio non adatto al match. Sorvola su qualche fischio: manca un giallo a Gatti per atterramento su Neres diretto in area di rigore (su cui non fischia nemmeno il fallo), a Di Lorenzo che fa sentire un po’ troppo i tacchetti a Mbangula, e a Thuram graziato in un paio di occasioni. Ben coadiuvato dagli assistenti in occasione delle reti su azione: Kolo Muani è tenuto in gioco da Juan Jesus in occasione dello 0-1, senza andare nemmeno a scomodare il tocco di Anguissa. Regolari anche le varie posizioni sulla rete dello stesso centrocampista camerunense.
Un penalty concesso e uno negato agli azzurri: Locatelli colpisce McTominay in scivolata per il rigore del vantaggio napoletano, ma poco prima Lukaku chiede un tocco di braccio di Gatti, con il difensore juventino che però ha il braccio in posizione di corsa. Giusto non punire.
Nola, 27 gennaio 2025