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Porta Napoli Est: De Luca cala l’Asso!!
di Carlo Gimmelli

Il Governatore Sceriffo sfida la Schlein per il terzo mandato e si ricandida senza il PD: la scommessa del Megaprogetto di Riqualificazione di Piazza Garibaldi e Napoli Est.

Lo aveva promesso e annunciato in tutte le salse: alle regionali del 2025 il “Governatore del mondo” Vincenzo De Luca ci sarà.

A costo di sfidare l’involontario asse Meloni – Schlein (il Governo ha impugnato la legge regionale deluchiana, che gli consentirebbe di ricandidarsi, dinanzi alla Corte Costituzionale ma per fermare soprattutto il quarto mandato del leghista Zaia), il sultano di Sarno ha mobilitato le sue truppe cammellate per fare lo sgambetto all’odiata (politicamente) Miss Elly e tentare l’assalto in solitaria a Palazzo Santa Lucia o, in alternativa, far perdere i Dem.

Da almeno un anno De Luca sta portando avanti una promozione mediatica delle magnificenze del suo quinquennio, a partire dalla gestione dell’emergenza Covid, che pure gli ha portato qualche noia giudiziaria, ma il vero asso calante riguarda il mega progetto Porta Napoli Est con la riqualificazione di Piazza Garibaldi e dell’immensa area dell’ex scalo merci di Corso Lucci.

Lo scalo merci, un’area di duecentomila metri quadrati, che dal 1957 (anno della costruzione della nuova stazione ferroviaria) all’inizio degli anni ’80 fu il principale terminal di movimento merci su rotaia che serviva il centro commerciale diffuso di Piazza Mercato e dintorni.

La necessità di decongestionare il centro cittadino e il decentramento logistico con la nascita dell’Interporto di Nola ed altri hub commerciali ne causò lo smantellamento e il cambio di destinazione a terminal di autobus, servizi e parcheggio.

Un demansionamento, si disse, provvisorio ma durato oltre un trentennio, che ha visto il progressivo degrado dell’intera macro area Garibaldi, quartiere Vasto, Case Nuove in una zona ad alto potenziale di sviluppo in pieno centro città.

L’ambizioso progetto commerciale di Grandi Stazioni, in realtà già dall’inizio del nuovo millennio, ha messo la stazione ferroviaria al centro del villaggio puntando sul boom turistico della città e sull’ alta velocità che dal 2024 è stata inserita dalla European railway station index tra le 10 stazioni Top europee (prima in Italia) per innovazione, accessibilità, servizi e collegamenti con il centro città.

Il traffico di circa 150.000 viaggiatori giornalieri e un volume annuale di oltre 50 milioni di passeggeri la rende particolarmente appetibile sotto il profilo turistico commerciale, un potenziale sottoutilizzato, come già documentato in altri articoli, dalle criticità sociali ed economiche delle zone limitrofe.

Immagine di ricerca visiva

Da qui un progetto, ritenuto storico: un investimento pubblico-privato di 8,5 miliardi di euro, 30 anni di lavori, una profonda riqualificazione urbana e sociale su un’area complessiva di 3,5 milioni di metri quadrati che, nelle intenzioni, cambierà il volto della zona est della città: un nuovo centro urbano multifunzionale che cambierà il volto della città nei prossimi decenni, un bando di concorso internazionale l’area ex scalo merci, immediatamente attigua alla Stazione Centrale, vedrà una profonda riqualificazione urbana con la creazione di un hub di interscambio sull’asse aeroporto, stazione ferroviaria e porto (il 2024 altro anno record con circa 9 milioni di crocieristi), un parco pubblico in Via Galileo Ferraris, una casa per studenti da 500 posti (in via di ultimazione, sarà inaugurata nel 2025) nell’ex palazzo INPS, la sede del nuovo quartier generale della Regione Campania, riqualificazione e creazione di nuove strutture residenziali e il restyling di Piazza Garibaldi.

Immagine di ricerca visiva

Una ghiotta occasione per De Luca di mettere la firma politica (con Manfredi) su una vera rivoluzione urbanistica annunciando sui suoi canali social, il 31 gennaio, la scelta del progetto vincitore per il primo segmento dei lavori riguardante Piazza Garibaldi ed ex scalo merci, oltre alla copertura del fascio binari della Circumvesuviana dal Terminal di Corso Garibaldi fino alla Stazione Centrale (già cantierizzata) che costituirà un percorso ciclopedonale con spazi verdi tra le due Stazioni con il contemporaneo recupero della vecchia stazione Bayard (la prima in Italia nel 1839) e una linea turistica Napoli Portici su carrozze d’epoca.

Insomma Don Vincenzo cala l’asso della storica riqualificazione, in parte già finanziata dalla regione Campania con 400 milioni, per riproporre l’immagine dell’uomo del fare che è stata all’origine della sua fortuna politica a Salerno.

Il linguaggio forte, spesso al limite dell’insulto, ha contribuito a creare l’immagine dell’uomo forte che combatte la burocrazia forzando le procedure, impattando sovente contro la scure della Corte dei Conti, che ormai vive da separato in casa la militanza nel PD.

Le sue invettive, spesso, sessiste, contro avversari politici recentemente si sono concentrate sui big Dem definiti “imbecilli”, “rincoglioniti” (Bersani), “trasformisti”, “politicamente inconsistenti” ma l’elenco è lungo e variegato, accusati di favorire il Governo della Meloni (“stronza” e “stracciarola”) impedendogli di ricandidarsi per la terza volta perché invidiosi dei risultati raggiunti in Campania.

In realtà De Luca da anni è mal sopportato ai piani alti di Via Sant’Andrea e pare aver ingaggiato una guerra personale contro la Schlein, disposta al rischio di perdere la Campania pur di liberarsi dello sceriffo di Sarno e dei suoi capobastone.

Quello che pare certo è che in vista delle regionali autunnali il clima pare già abbastanza rovente, molto dipenderà dalla sentenza della Consulta (prevista entro l’estate) presieduta da Giovanni Amoroso di Mercato San Severino (feudo elettorale di Don Vincenzo).

La posta in palio sarà la gestione dei miliardi del PNRR, De Luca pare intenzionato a scendere in campo da solo, il PD, al solito, pare diviso tra il diktat Elly e la mission impossible di ricucire per non perdere la Campania dopo 10 anni magari offrendogli un assessorato pesante mentre la Meloni gongola sognando il ribaltone.

L’esito? 1 X 2

Napoli, 27 gennaio 2025