gio 30 GENNAIO 2025 ore 18.23
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Puntando in alto
di Giovanni Della Pietra

1buonaLa tensione a Bergamo si taglia con un coltello per il match che può dare una direzione al campionato e alla lotta scudetto: al Gewiss Stadium è Atalanta – Napoli. Il match termina con il risultato di 2-3 al termine di una gara intensa e rocambolesca. Il gol che apre le danze è di Retegui che porta in vantaggio i nerazzurri. Sempre nella prima frazione di gioco, il Napoli ribalta il punteggio con le reti di Politano e McTominay. Nella ripresa, una marcatura per parte: prima Lookman per il momentaneo pari e, successivamente, Lukaku per il decisivo e definitivo 2-3.

Highlights
Alla prima vera occasione, Retegui trasforma in oro un’imbucata innocua di Ederson, mettendo il pallone sotto la traversa per il vantaggio orobico. Pari immediato del Napoli, con Politano che addomestica un pallone sporco e trafigge Carnesecchi. All’azione fallita in campo aperto di Lookman, risponde l’inserimento vincente di McTominay favorito dall’assist di Anguissa (1-2). All’alba della seconda frazione, Lookman trova un angolino insperato per battere Meret con una prodezza. L’Atalanta sfiora addirittura il ribaltone con il colpo di testa di De Keteleare su cui Meret risponde con una gran parata. Ma sono i partenopei a trovare il nuovo vantaggio con l’incornata di Lukaku.

Il punto Della Pietra
Atalanta – Napoli è stato uno spot per il calcio italiano: gara ad alta intensità con letture tattiche interessanti e giocate di alta qualità, condite da un pizzico di errori difensivi che hanno tenuto incollati gli appassionati degli highlights. Mister Gasperini presenta la sua Atalanta con il canonico 3-4-1-2, con Samardzic preferito a Pasalic e a De Keteleare, e Retegui affiancato a Lookman, fornendo il riferimento offensivo diversamente dalla gara di andata. Il Napoli si schiera con l’ormai collaudato 4-3-3 contiano con David Neres titolare della fascia sinistra, dopo la partenza di Kvaratskhelia, direzione PSG. Le intenzioni tattiche sembrano abbastanza chiare: la Dea punta sulla sualukaku pressione alta uno contro uno, per togliere possibilità di gioco ai partenopei e costringerli al lancio lungo su Lukaku o all’uscita sugli esterni dove li aspetta la superiorità numerica bergamasca (come fatto nel match di andata). Gli azzurri, invece, alternano una fase di attesa ad una fase di pressione alta per recuperare palla nei pressi della metà campo offensiva e mandare fuori giri la pressione orobica con le rotazioni ormai consone. La gara si apre con una fase di studio, da cui emerge l’Atalanta grazie alla rete di Retegui, che trasforma una palla all’apparenza governabile per la retroguardia azzurra. Scosso dallo svantaggio, il Napoli guadagna metri e consapevolezza nel palleggio e nel momento di pressione neroazzurra, trova prima il pari su un lancio lungo accomodato da Lukaku, sul cui prosieguo è Politano a ritrovare l’equilibrio del match; poi addirittura, trova il vantaggio, grazie alla pressione alta, con la rete di McTominay. L’assedio dell’Atalanta di inizio ripresa e la difficoltà nell’uscita da parte degli azzurri sono il preludio al nuovo pareggio degli atalantini con la prodezza di Lookman. È proprio quando i cambi lasciano presagire che il Napoli possa accontentarsi del pari, un’azione estemporanea e cinica degli azzurri conduce al nuovo e definitivo vantaggio firmato Lukaku. L’Atalanta prova a mettere in campo il massimo del suo arsenale offensivo a discapito dell’equilibrio, che un Napoli, con 6 difensori in campo, riesce a sfruttare per congelare il possesso e subire pochissimo nei minuti che separano al triplice fischio.

L’Atalanta è ormai senza dubbio una forza del nostro campionato, che sta attraversando un periodo di rallentamento, con tre pareggi e la sconfitta contro il Napoli, che la allontanano 7 punti dalla vetta. Il modo unico di giocare della Dea, spesso mal copiato, deve portare a grandi ambizioni sia in Italia che in Europa, che cozza con la retorica del nascondino, ormai stantia, prodotta dal tecnico e dalla società orobica.
In casa Napoli, la squadra si è adattata alle qualità di gioco dell’avversario senza snaturare le proprie. Ora gli azzurri si ritrovano in un giro di fuoco al termine del quale si potranno davvero valutare le ambizioni titolate di questa squadra: nel mentre, la prima tacca è stata messa con la vittoria al Gewiss, ora si attende la Juventus al Maradona.

Pagelle
Anguissa 7.5: Stravince il duello con Ederson, mostrando almeno in questa gara superiorità fisica e tecnica. Fornisce due assist dal peso specifico incalcolabile, orientando la gara verso il trionfo azzurro. Con Antonio Conte, Frank è un calciatore totale. Dove sei stato in tutti questi anni?
Lookman 7: Quando prende palla a metà campo e punta la porta avversaria, la difesa azzurra retrocede, manifestandogli una sorta di rispetto meritato, ed è sempre un pericolo. Una giocata da stropicciarsi gli occhi sulla scivolata di Di Lorenzo, poi trova l’angolino per il momentaneo 2-2. Ma che calciatore è Ademola Lookman!

Senza titolo

Arbitro
Colombo 6.5: Prestazione altalenante del fischietto di Como, in una gara che però poteva presentarsi spigolosa. Nei primi minuti, lascia giocare tanto, ma è bravo a modificare il metro dopo qualche minuto di contatti continui. Inverte qualche possesso, ma in una gara del genere è davvero il minore dei mali. L’errore da matita blu è legato all’ammonizione di Neres: è proprio il giocatore brasiliano a subire l’intervento falloso di Bellanova, che avrebbe dovuto ricevere la sanzione. Silent check sulla rete del 2-3 per lo smarcamento di Lukaku: leggera la mano del belga su Scalvini, giusto lasciar correre. Ogni tanto lo si dimentica: ma il calcio è uno sport di contatto!

Nola, 18 gennaio 2025