gio 26 DICEMBRE 2024 ore 12.50
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Crash test
di Giovanni Della Pietra

 

Per la 11^ giornata di Serie A, il Napoli, miglior difesa d’Italia, ospita la compagine più in forma del momento e migliore attacco del campionato italiano: al Maradona è Napoli – Atalanta. Il match termina con una roboante vittoria esterna con il risultato di 0-3, grazie ad una doppietta di Lookman nel primo tempo e la rete di Retegui al crepuscolo della gara.
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Highlights
La prima occasione del match, al 9’, stappa la gara: De Roon rimette in area un pallone, De Ketelaere spizza e Lookman al volo deposita in porta per il vantaggio della Dea. La reazione furiosa degli azzurri è tutta nel tiro dalla lunetta di McTominay che si stampa sul palo. Passano venti minuti e l’Atalanta trova il raddoppio con De Ketelaere che spacca la doppia marcatura e apre per Lookman, che dal limite dell’area non sbaglia. Nella ripresa, il Napoli cerca l’episodio anche da calcio piazzato con due colpi di testa che però hanno poca fortuna: prima con Rrhamani e poi con Buongiorno. La Dea flirta con il terzo gol sul coast to coast di Kossounou che libera al tiro Lookman, ma lo trova definitivamente con la conclusione volante di Retegui sul cross di Bellanova al 92’. 2

Il punto Della Pietra
Sembra di essere tornati indietro di 7 mesi, invece di nuovo, il Napoli, questa volta guidato da Antonio Conte, sprofonda contro l’Atalanta di Giampiero Gasperini. La formazione prescelta dal tecnico salentino è quella ormai canonica incastonata nel 4-3-3 fluido, mentre mister Gasperini sorprende lasciando in panchina il capocannoniere di questa Serie A, Mateo Retegui, prediligendo una struttura che non dia punti di riferimento nel suo 3-4-1-2 con Lookman e De Ketelaere supportati da Pasalic. Lo schema è quello di ogni partita dell’Atalanta: intensità alta, pressione uomo contro uomo e lotta fisica. Da subito, la Dea impone il proprio ritmo e dopo neanche dieci minuti trova il vantaggio con Ademola Lookman. Il Napoli prova a reagire, alzando anche il pressing, ma la pressione fuori tempo di Oliveira, libera l’uscita con Zappacosta e De Ketelaere, che si allarga per giocare alle spalle del terzino uruguaiano. Tutto ciò porta Buongiorno fuori posizione, liberando l’azione poi dall’altra parte del campo. Tutta la reazione azzurra è racchiusa nel tiro di McTominay che si stampa sul palo. L’Atalanta non si scompone, continua a gestire i ritmi della partita e trova anche il raddoppio sempre con l’attaccante nigeriano. La ripresa ripropone lo stesso copione della prima frazione di gioco: l’Atalanta gestisce il pallone cercando di stanare un Napoli che si difende con un blocco basso, mentre i partenopei provano a ripartire con un passaggio forzato su Lukaku, ma Hien lo tiene a bada, e la squadra non gli dà il supporto. Sugli esterni invece tra braccetto, esterno e trequartista chiudono le vie di passaggio alle ali del Napoli. La Dea mette la firma in calce ad una prestazione sontuosa con la rete dello 0-3.
Il Napoli, dopo 5 vittorie consecutive e altrettante tra le mura del Maradona, ha un brusco risveglio dal sogno nonostante mantenga il primato in classifica. Come nella partita di Milano, il Napoli mai aveva dato la sensazione di poter subire, così nella sfida odierna i partenopei mai hanno dato la percezione di poter pungere gli avversari.
Gli orobici invece si arrampicano in classifica al secondo posto, con una prestazione da grande squadra manifesto di un sistema di squadra ormai rodato.

Pagelle
Lookman 8: Il nigeriano è in versione finale di Europa League dello scorso anno. Domina sulla fascia di pertinenza ed è autore di una doppietta. Fondamentale il suo lavoro in fase di copertura per schermare ed indirizzare la costruzione partenopea.
Hien 7.5: Stravince lo scontro fisico con Lukaku, tra anticipi, controllo dell’avversario e un pizzico di mestiere chiude il match con 8 contrasti vinti su 9.
Lukaku 5: Coinvolto nello sviluppo monotematico del Napoli, ma le poche sponde che gli riescono non trovano supporto e le vie esterne sono chiuse.
Conte 5: Paga i 10′ di studio iniziali in cui l’Atalanta mette il muso davanti. Il suo Napoli ha una sola via d’uscita: palla su Lukaku e riesce a costruire bene poco. Mai la sua squadra si prende il rischio di muovere il pallone e di attaccare alle spalle la difesa orobica. In fase difensiva, i difensori patiscono l’assenza di punti di riferimento e i terzini sono schiacciati dai movimenti degli attaccanti neroazzurri che liberano lo spazio per gli inserimenti dalle retrovie.
pagella
Arbitro
Doveri 5: Vittima del suo stesso metro di giudizio spregiudicato: lascia giocare tanto, ma qualche volta gli sfugge di mano. Solamente tre gli ammoniti (anche Mazzocchi dalla panchina), tutti nella ripresa, ma se ne perde due nei primi 45′: a Buongiorno, per fallo su De Ketelaere, e a Zappacosta, per un fallo di mano che arresta un’occasione potenziale. Sulla rete dello 0-3, valuta regolare l’intervento su Neres, il VAR è tagliato fuori dal cambio di APP, resta l’errore.

Nola, 4 novembre 2024