Aspettando il Derby d’Italia. Giovanni Della Pietra Nola
Aspettando il Derby d’Italia
di Giovanni Della Pietra
In attesa del Derby d’Italia che designerà l’inseguitrice del Napoli (o forse il contrario), gli azzurri ospitano un Lecce con voglia di riscatto: per la 9^ giornata di Serie A, allo stadio Maradona, è Napoli – Lecce. Il match termina con una vittoria di misura per gli azzurri, con la rete decisiva del capitano Giovanni Di Lorenzo sugli sviluppi di corner.
Highlights
Sulla prima vera occasione del match, Falcone si oppone a Neres. Successivamente, il tiro di Ngonge viene murato, ma ribatte Oliveira, con la deviazione di Di Lorenzo, che spedisce in rete, ma il VAR annulla la marcatura del vantaggio partenopeo. Chance per il Lecce: Baschirotto in terzo tempo, colpisce di testa, ma Meret risponde presente. Ultima possibilità del primo tempo su un tiro di Ngonge su cui si oppone Falcone. Nella ripresa, Buongiorno fa da sponda per Lukaku che da buona posizione spara alto sopra la traversa. Il gol giunge al 72’ quando sugli sviluppi di corner stacca McTominay, e sulla ribattuta Di Lorenzo mette in porta.
Il punto Della Pietra
Napoli – Lecce passa a referto come una vittoria degli azzurri in pieno stile Antonio Conte, contro una squadra arcigna già di per sé, ma che presta ancora più attenzione alla fase difensiva dopo lo 0-6 racimolato nello scorso turno contro la Fiorentina. Il Napoli sceglie la via della prudenza e tiene fuori gli esterni d’attacco titolari, in vista della sfida contro il Milan dell’imminente turno infrasettimanale: Politano – fondamentale per le economie tattiche della squadra partenopea – viene sostituito da Ngonge, mentre come annunciato David Neres prende il posto di Kvaratskhelia. Il Lecce, invece, rivoluziona l’undici di partenza dopo la débâcle del Via del Mare, ritrovando dall’inizio lo zambiano Banda, in crescita di minuti dal principio della stagione.
Nei primi minuti di partita, sembra che sia il Lecce a prendere l’iniziativa creando qualche occasione potenziale soprattutto da calcio piazzato, ma nel giro di 15′, il Napoli alza i giri del motore ed inizia a macinare il proprio gioco, rallentato da una squadra giallorossa che si difende molto bassa, creando densità al limite dell’area e spesso con tutti gli effettivi dietro la linea di centrocampo. Evidente è la posizione chiave di Ramadani che va a schermare le linee di passaggio in verticale verso la punta partenopea, mentre in fase di costruzione salentina viene preso in carico da McTominay.
Nella fase di forcing del primo tempo, il Napoli avrebbe anche trovato il gol con Di Lorenzo, poi negato dal VAR, ma non mancano le opportunità anche dall’altra parte del campo.
A metà della seconda frazione di gioco, visto che il risultato non si sblocca, mister Antonio Conte decide di adoperare tutto il potenziale offensivo a sua disposizione inserendo Politano, principalmente per rallentare Banda, artefice di una prova positiva, Kvaratskhelia e Raspadori. Trovata la marcatura nuovamente con Di Lorenzo, il Napoli si arrocca in difesa, con un Lecce che prende il predominio del campo e con il solo Raspadori che non riesce a fare da riferimento offensivo per fare salire la squadra. In questa fase, non ci sono vere occasioni da rete di marca giallorossa ma la tensione della difesa azzurra resta alta.
Fondamentale vittoria di corto muso per gli azzurri, che creano tante occasioni nitide, ma riescono a sbloccarla solo sugli sviluppi di corner. Resta la prova positiva della difesa, ma restano i dubbi sull’arroccamento finale con Raspadori a baluardo offensivo.
D’altro canto, il Lecce sfrutta le proprie caratteristiche difensive e in qualche occasione sfiora anche la rete del vantaggio. Buona risposta alla pessima prestazione della scorsa settimana, ma i 5 punti in 9 giornate e i soli 3 gol all’attivo si fanno sentire.
Pagelle
McTominay 6.5: Non passi l’idea che la partita dello scozzese sia solo sul colpo di testa imperioso in occasione del gol. La sua prestazione ha anche un’importa tattica tra l’aiuto a centrocampo in fase di costruzione, lo schermare Ramadani durante il pressing, e il riempimento dell’area durante gli attacchi.
Ramadani 6.5: Partita di posizione, in cui scherma ogni pallone che passi dalle sue parti. Calciatore di un’importanza tattica elevata. Merita chance di altro livello.
Di Lorenzo 7: Con qualche prestazione importante allontana i fantasmi di una passata stagione triste e un Europeo nefasto. È tornato il tuttocampista che ha portato mister Conte ad imporre la sua permanenza. Se poi trova anche il gol…
Arbitro
Tremolada 5: Non una prova sufficiente quella del fischietto di Monza, che si lascia scivolare via qualche intervento di troppo, non dando mai continuità al suo metro di giudizio. Gli errori che ne danneggiano la prestazione sono evidenti: manca un penalty agli azzurri per il contatto tra Banda e Politano, con lo zambiano che travolge l’esterno azzurro. VAR tagliato fuori dal protocollo, la decisione resta al campo.
Allo scadere, Rebic, che sta per entrare in area di rigore, viene atterrato da Di Lorenzo, già ammonito: manca il secondo giallo, che pesa più sulla prossima partita che su questa.
Corretto annullare la prima rete di Di Lorenzo: da regolamento, il penultimo difendente è il limite oltre il qualche c’è l’offside. In questo caso, Falcone fa un passo avanti, lasciando il difensore partenopeo al di là della linea difensiva giallorossa.
Nola, 28 ottobre 2024