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Mors tua vita mea
di Giovanni Della Pietra

Il Napoli espugna il Mapei Stadium

1In un inusuale mercoledì di campionato si affrontano due tra le squadre più in crisi di questa parte di stagione: al Mapei Stadium si gioca Sassuolo – Napoli, recupero della 21° giornata di Serie A. Il match termina con un risultato tennistico (1-6) in rimonta in favore degli azzurri di Francesco Calzona, guidati da Amir Rrhamani, Victor Osimhen – autore di una tripletta – e da Khvicha Kvaratskhelia – anche per lui due marcature all’attivo – dopo la rete di Uros Recic, che illude i neroverdi. Il Napoli riparte nel suo cammino alla ricerca dell’Europa con una vittoria finalmente convincente a discapito di un Sassuolo sempre più inglobato nella lotta per non retrocedere.

Preview del match
Il Sassuolo si trova nella stagione più travagliata da quando è stato promosso in Serie A nel 2012-13, culminata questa settimana nell’esonero del1 mister Dionisi, sostituito ad interim dall’allenatore della Primavera Emiliano Bigica. L’avvicinamento a questo match è stato piuttosto traumatico con 1 solo punto nelle ultime 6 partite giocate, grazie al pareggio casalingo contro il Torino. L’ultima vittoria del Sassuolo risale al 6 Gennaio 2024 quando i neroverdi si imposero per 1-0 contro la Fiorentina, con il tabellino firmato da Andrea Pinamonti.
Il Napoli giunge alla sfida del Mapei Stadium con una sola vittoria nelle ultime 5 partite in tutte le competizioni (2-1 vs. Hellas Verona), tra cui spicca il pareggio con il Barcellona nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. I partenopei sono reduci dall’amara “X” di Cagliari, raggiunti al 96’ dalla rete di Luvumbo con una vistosa compartecipazione della retroguardia azzurra. Con il nuovo allenatore, il Napoli prova a riallacciare il filo delle vittorie in trasferta, infatti, nonostante la nefasta annata, la squadra napoletana ha il 5° rendimento esterno dell’intera Serie A. Dopo ben 5 trasferte senza trovare gol sotto la guida di Walter Mazzarri, il Napoli con Francesco Calzona ha ritrovato la via della rete nella trasferta dell’Unipol Domus di Cagliari alla prima del tecnico calabrese, con il solito cannoniere Victor Osimhen.
2I precedenti tra le due squadre sorridono ampiamente agli azzurri che sono imbattuti contro il Sassuolo da ben 6 sfide, in cui si sono registrati 2 pareggi e, nelle sfide più recenti, 4 vittorie napoletane. Nelle ultime 3 volte che le due squadre hanno incrociato i guantoni, il Sassuolo non è riuscito a trovare la marcatura. Per quanto riguarda gli incontri al Mapei Stadium, gli emiliani non trovano la vittoria dal lontano 2015, nella prima dell’allora guida tecnica partenopea Maurizio Sarri. Il match della gara di andata (2° giornata di Campionato) è terminato 2-0 per un Napoli, allora guidato da Rudi Garcia, con le marcature di Osimhen e del capitano Di Lorenzo.
Nonostante i numerosi ex in questa partita (Traorè, Politano e Raspadori per il Napoli, il neo-tecnico Bigica per il Sassuolo), a finire sotto i riflettori è Victor Osimhen, che ha un vero e proprio conto aperto con il Sassuolo, contro cui ha siglato 6 reti in 5 partite e contro cui segna ininterrottamente da quattro incontri (solo contro Cagliari ed Udinese ha fatto meglio), segnando anche la sua unica tripletta in carriera. Ripescato, invece, dagli incubi dei tifosi azzurri è Andrea Pinamonti, che pur avendo segnato solo 2 reti contro la squadra partenopea, fu artefice della rimonta da 0-2 a 3-2 quando vestiva la maglia dell’Empoli del 24 aprile 2022, che costrinse il Napoli a dire addio ai sogni titolati di quella annata.

Partita
Il Sassuolo conta tra gli indisponibili per il match del Mapei Stadium: i difensori Mattia Viti e Jeremy Toljan, entrambi infortunati, a cui si1 aggiunge lo squalificato Boloca, fermato dal Giudice Sportivo per una giornata per somma di ammonizioni. Rientra almeno per la panchina il capitano e numero 10 Domenico Berardi, fondamentale per lo sviluppo del gioco della squadra neroverde. Il neo-tecnico Bigica non stravolge la formazione ideata dal suo predecessore confermando il 4-2-3-1: preferendo Tressoldi al rientrante Erlic, e Recic che sostituisce lo squalificato Boloca, concludendo con la linea Bajrami – Thorstvedt – Laurientè a sostenere l’unica punta Andrea Pinamonti.
In casa Napoli, invece, Francesco Calzona deve fare a meno di Cyril Ngonge – già assente contro il Cagliari – e di Jens Cajuste, per un risentimento muscolare avvertito durante la settimana. Rispetto al pareggio in Sardegna, il tecnico di Vibo Valentia modifica quattro pedine nel suo 4-3-3 di spallettiana memoria: Juan Jesus paga l’errore nel finale dell’ultima partita e viene sostituito da Ostigard, mentre Traorè prende il posto di Zielinski; ritornano tra i titolari – dopo la squalifica – il capitano Giovanni Di Lorenzo e Matteo Politano, che prende il posto di Giacomo ‘Jack’ Raspadori, per completare il tridente offensivo azzurro con Kvaratskhelia, largo a sinistra, e l’ariete Victor Osimhen.
3Il Napoli approccia alla partita in maniera ottimale: presidia la metà campo del Sassuolo, gioca corto con passaggi rapidi ed inizia a creare qualche occasione da rete. Al 12’, Rrhamani imbuca per Di Lorenzo, che crossa verso il centro dove c’è Osimhen, che viene anticipato; sulla ribattuta Traorè colpisce al volo con la palla che sibila alla sinistra della porta difesa da Andrea Consigli. Un minuto dopo, entra in gioco anche Kvaratskhelia, allarga sull’out di sinistra per Mario Rui, che prova a servire ancora l’attaccante nigeriano, anticipato da Ferrari all’ultimo centimetro disponibile.
Nonostante sia il Napoli ad avere il predominio di possesso palla e territoriale, è il Sassuolo a sbloccare la gara con un gran tiro dalla distanza di Uros Recic, su cui Alex Meret non può arrivare.
La squadra partenopea pare aver accusato il colpo e per una decina di minuti sembra spegnersi, ma al 26’ prova a scuotersi con un passaggio in verticale di Di Lorenzo per Osimhen, il quale, da posizione defilata, tenta una conclusione velleitaria.
In due minuti  (28’-30’),i napoletani ribaltano la gara prima con Rrhamani, che trovato da Anguissa con un fantastico colpo di tacco in posizione4 atipica, aggancia l’avversario sull’1-1; poi la rete di Osimhen su suggerimento di Politano per mettere la freccia e superare l’avversario.
Al 38’, Kvaratskhelia cerca il gol dell’anno provando una conclusione balistica da centrocampo, che per qualche centimetro termina sopra la traversa di Consigli.
Al 40’, Napoli in pressione alta, con Matheus Henrique che sbaglia un passaggio in orizzontale, servendo involontariamente Politano, il quale consegna il pallone ad Osimhen alle spalle della difesa avversaria, per lo scavetto dell’1-3.
L’ultima azione, allo scadere di un primo tempo a tinte azzurre, è sui piedi Khvicha Kvaratskhelia, imbeccato da Traorè, trova Consigli pronto sul primo palo.
Le statistiche delineano un primo tempo di dominio azzurro con un possesso palla 70%-30%, con 13 tiri per impensierire la difesa neroverde.
5La seconda parte del match inizia con lo stesso canovaccio del primo tempo: il Sassuolo cerca di attaccare a testa bassa per rimontare nel risultato, lasciando più spazio alle scorribande offensive degli azzurri e, infatti, il Napoli dilaga.
Al 47’, la squadra partenopea, nella figura di Kvaratskhelia, recupera palla in area di rigore del Sassuolo su una rimessa dal fondo, per poi servire al centro Osimhen, che appoggia il pallone in porta per l’1-4 e la tripletta personale.
Al 49’, in contropiede, il numero 77 azzurro punta l’avversario diretto su suggerimento di Osimhen dalle retrovie, e dipinge un arcobaleno che termina sul palo lontano per andare sul risultato di 1-5.
Prova ad iscriversi al festival del gol azzurro anche Giacomo Raspadori – subentrato a Politano – con una volée sul cross di Kvaratskhelia, che però finisce centralmente tra le braccia del numero 1 sassolese.
Al 76’, il fuoriclasse georgiano sigla la sua doppietta personale colpendo al volo su una ribattuta da calcio d’angolo. La partita termina sul risultato di 1-6 per un Napoli straripante.

Il Punto Della Pietra
Leggi 27 tiri, di cui 9 in porta, e non puoi fare a meno di pensare, con un velo di malinconia e un sorriso beffardo, a quello che poteva essere e 1non è stato, alle partite con 0 tiri in porta al primo tempo o addirittura a fine partita con alla guida Walter Mazzarri. Certo, alcuni avversari erano di caratura diversa o in uno stato di forma migliore di un Sassuolo alla ricerca di se stesso, ma ciò che cambia è l’atteggiamento della squadra: sin dal 1° minuto, il Napoli presidia la metà campo del Sassuolo, giocando corto con un palleggio rapido e creando numerose occasioni da gol. Il gol di Recic ha spento per qualche minuto gli entusiasmi e sembrava un’altra serata da vorrei ma non posso, ma il tacco di Anguissa spalanca le porte del Paradiso e il Napoli riallaccia il filo dove l’aveva interrotto. Se la diagnosi esaminata da mister Calzona, era quella di un problema di natura mentale, questa vittoria è più una speranza che una certezza in attesa di sfide più probanti.
In casa Sassuolo, i problemi sono ancora troppo evidenti e non possono essere attribuibili al solo mister Dionisi. Manca, come l’acqua nel deserto, Domenico Berardi, da qualche stagione unica fonte di luce di un Sassuolo che altrimenti brancola nel buio in zona offensiva. In zona difensiva, il Napoli ringrazia le disattenzioni neroverdi in diversi gol odierni e i regali su almeno due occasioni, trasformate poi in marcatura dalla squadra partenopea. C’è da svegliarsi per puntare almeno a rimanere in Serie A.

La classifica
1Con la vittoria roboante del Mapei Stadium, il Napoli raggiunge la Lazio in classifica, spartendosi l’ottava piazza, portandosi ad un solo punto dall’Europa, rappresentata dalla Fiorentina a quota 41. La Champions, diventato un sogno utopico per il Napoli, dista ormai 8 punti, identificata nella figura di un Bologna (4°) che ha tutta l’aria di non volersi fermare a sognare. Il Sassuolo con la sconfitta, invece, resta impantanato nella zona calda di classifica al 18° posto, a pari punti con Cagliari ed Hellas Verona, ad oggi la prima squadra salva o qualificata per l’eventuale spareggio. Nella serata, nel big match da recuperare, l’Inter batte l’Atalanta con un sontuoso 4-0, legittimando la sua posizione da primato, lasciando a -12 l’inseguitrice principale, la Juventus. Gli orobici, invece, restando a -2 dal Bologna per la qualificazione in Champions League, in attesa del grande scontro con i felsinei di questa domenica al Gewiss Stadium.

Pagelle
Sassuolo: Consigli 5.5; Pedersen 5 (56′ Missori 5.5), Tressoldi 4 (77′ Kumbulla s.v.), Ferrari 5, Doig 4.5; Racic 5 (56′ Volpato 5), Matheus 1Henrique 4.5; Bajrami 6 (77′ Defrel s.v.), Thorstvedt 5, Laurienté 4.5; Pinamonti 5 (87′ Kumi s.v.). All: Bigica 5

Napoli: Meret 6.5; Di Lorenzo 7.5, Rrahmani 7 (62′ Natan 6), Ostigard 6, Mario Rui 6.5; Anguissa 7, Lobotka 7.5 (80′ Dendoncker s.v.), Traorè 6.5 (76′ Zielinski s.v.); Politano 7 (62′ Raspadori 6), Osimhen 8 (76′ Simeone s.v.), Kvaratskhelia 7.5. All: Calzona 7.5

I migliori
Osimhen 8: 5 gol in 3 partite: da quando è tornato rimette in sesto l’attacco azzurro che trova nuova verve realizzativa. Distrugge la porta del Sassuolo con la sua tripletta. Tranquilli, poi l’aggiusta lui. Osi-aggiustatutto.

1Kvaratshkelia 7.5: “Cadi dal cielo come un capolavoro” sarebbe stata la colonna sonora sanremese del gol sfiorato da 50 metri, ma finisce di qualche centimetro alta sopra la traversa. Non demorde e mette a referto una buona partita condita da un assist e due reti. Alza la pressione sul 4° gol azzurro per recuperare palla e servire Osimhen al centro. Sul 5° gol, brucia mezza squadra sassolese, imbeccato da un pallone con il contagiri dell’attaccante nigeriano questa volta assistman, e pennella una traiettoria perfetta che termina alle spalle di Consigli. Nella 6° rete, invece, mira la porta di forza e prepotenza.

Lobotka 7.5: Come un provetto Houdini scompare quando la pressione si fa troppo asfissiante, poi riappare alle spalle della prima pressione neroverde. Recupera palla per innescare l’azione del 5° gol. Magico.

Di Lorenzo 7.5: Quando Lobotka scompare per la pressione avversaria, eccolo lì ad allargare il gioco e a portare la palla oltre la linea sassolese. Nei 10 minuti di black out dopo il gol neroverde, prende la squadra per mano e crea qualche azione da gol con diverse imbucate da centrocampista. A Laurientè lascia la polvere e spesso va a presidiare anche la zona centrale. Capitano vero.

Calzona 7.5: Se il problema individuato era principalmente di natura psicologica si vedono grandi passi avanti, ma i miglioramenti dal punto di vista tattico e di gioco sono sotto gli occhi di tutti. Dr.House.

Peggiori
Tressoldi 4: Chi siamo? Dove andiamo? Qual è il senso della vita? Perché Tressoldi gioca titolare con tutti gli allenatori? Domande a cui non1 avremo mai una risposta. Va in difficoltà in ogni azione, tra Kvaratskhelia e Osimhen: perde il nigeriano sull’azione del vantaggio Napoli, regala il pallone al numero 77 per l’1-4 in un’uscita tragicomica. Enigmatico.

Matheus Henrique 4.5: Starà ancora cercando Lobotka, che lo ha mandato fuori giri. La sua partita è racchiusa nel passaggio orizzontale con cui innesca Politano per l’azione dell’1-3.

Ostigard 6: Il peggiore prende la sufficienza ed è tutto dire. Si potrebbe fare una ricerca sociologica per capire da dove derivi la stima inscalfibile e incondizionata che la tifoseria social riversa nei suoi confronti. Rischia di mettere in difficoltà Meret con un passaggio con l’uomo avversario praticamente addosso, che il portiere ha dovuto rinviare maldestramente. Da quella rimessa nasce poi il gol del vantaggio sassolese. Per il resto normale amministrazione.

Arbitro:
Chiffi 6: Partita non aggressiva che si conclude con 8 falli fischiati e 0 ammonizioni. Si incanala subito su binari tranquilli, il divario in campo fa il resto: questo gli consente di alzare la soglia del giallo.

Nola, 1 marzo 2024