Prima amara. Giovanni Della Pietra. Nola
Prima amara
di Giovanni Della Pietra
L’esordio di Calzona (in Serie A) termina 1-1
Come ai vecchi tempi, si gioca di domenica alle 15: il Napoli, guidato da Francesco Calzona all’esordio in Serie A da head coach, si ferma sul pari contro il Cagliari volenteroso e tatticamente ordinato di Sir Claudio Ranieri. Alla Unipol Domus, è il gol di Victor Osimhen ad aprire le marcature, a cui risponde Luvumbo Zito con un gol nel recupero inoltrato, che lascia l’amaro in bocca alla squadra partenopea. Napoli che accoglie questo pareggio con qualche rimpianto, con il rischio di lasciare anche la 9° piazza; Cagliari che invece raccoglie un punto fondamentale per la lotta salvezza, ritrovando quello che è il suo fortino dopo due arresti interni.
Preview del match
Il Cagliari si avvicina al sentito match contro il Napoli in un periodo abbastanza complicato, con le dimissioni di mister Ranieri, rigettate dal gruppo squadra, che ha scelto il suo comandante per questa lotta salvezza. I Casteddu sono reduci dal pareggio in trasferta contro l’Udinese, che ha fatto muovere la classifica dopo 4 sconfitte consecutive (in fila contro Frosinone, Torino, Roma e Lazio). I rossoblù trovano nella loro isola un fortino, infatti pur avendo il 15° rendimento interno del campionato, dalla Unipol Domus derivano 15 punti dei 19 conquistati.
Il Napoli giunge al termine della settimana tribolata di avvicinamento al match del Unipol Domus con due pareggi, entrambe contro squadre rossoblù, in ambedue i casi per 1-1 (contro Genoa in Serie A, contro Barcellona in Champions League), e con un allenatore diverso da Mister Mazzarri, autore del risultato contro i liguri, mentre Francesco Calzona, subentrato, alla sua prima partita in maglia azzurra, è stato il condottiero del pari interno contro il Màs que un club. Il ruolino di marcia dei napoletani nell’appropinquamento alla gara dell’ex Sardegna Arena è tutt’altro che rassicurante: una sola vittoria nelle ultime 5 in tutte le competizioni (2-1 contro il Verona), chiudono il computo 3 pareggi e 1 sconfitta (contro il Milan per 1-0).
Lontano dal Maradona, i partenopei, pur avendo il 5° miglior rendimento in Serie A, vengono da ben 5 match senza portare a casa i tre punti. In queste cinque partite, il Napoli non è riuscito nemmeno a trovare la via della rete e potrebbe rimanere a secco per sei trasferte di fila, eguagliando il record negativo del 1979.
I precedenti tra le due squadre sorridono agli azzurri, avendo perso solamente una delle ultime 25 partite contro i Casteddu (17 V, 7 N). Inoltre, in nessuna delle ultime 14 sfide i sardi hanno realizzato più di una rete contro i partenopei, siglando un totale di 7 reti. Il match del girone di andata è terminato 2-1 per il Napoli allora guidato da Walter Mazzarri, con le reti di Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia. Per la cabala, anche il più recente precedente in quel di Cagliari, terminato per 1-1 nel Febbraio del 2022, si è svolta alla 26° giornata. Quel match riportato risulta essere l’unico pareggio in Sardegna nelle ultime 7 disputate, completando un conteggio con 6 vittorie azzurre.
Finisce sotto i riflettori Victor Osimhen, che ha segnato al Cagliari in ogni sfida in cui l’ha trovato di fronte: 4 gol in quattro sfide. Il Cagliari risulta essere anche la vittima dell’ultimo gol siglato in Serie A dall’attaccante nigeriano proprio nel match di andata dello scorso 16 dicembre.
La partita
Il Cagliari non può arruolare per il match della Unipol Domus: il trequartista Mancosu, l’attaccante uzbeko Eldor Shomurodov, il difensore greco Hatzidiakos e il recente infortunato Ibrahim Sulemana. Rientrano tra i convocati il giovane Oristanio e il secondo portiere Aresti, quest’ultimo dopo aver scontato un turno di squalifica. La novità di formazione di Mister Claudio Ranieri è il nuovo modulo 4-4-2: con Nandez e Jankto a presidiare la fascia destra, dove dovrebbero vedersela con Kvaratskhelia; il giovane angolano Luvumbo Zito largo a sinistra con licenza di accentrarsi e l’attacco composto dall’italo-peruviano Gianluca Lapadula e l’ex della partita Gianluca Gaetano, con compiti prettamente difensivi di oscurare i movimenti e i passaggi verso Lobotka, fulcro del gioco del Napoli.
Gli azzurri, invece, devono fare a meno di Cyril Ngonge, in gol nell’ultima contro il Genoa, e dello squalificato Giovanni Di Lorenzo, che in qualità di capitano ha deciso di stare vicino alla squadra partendo anche lui per la trasferta sarda. La formazione scelta da Mister Calzona è il solito 4-3-3 di spallettiana memoria: con Mazzocchi a sostituire lo squalificato Di Lorenzo e Piotr Zielinski, che è rientrato nelle turnazioni dei titolari dopo qualche settimana di panchina, per la querelle di mercato che lo vede prossimo sposo dell’Inter. Il tridente offensivo è composto da Raspadori e Kvaratskhelia ai lati del cannoniere Victor Osimhen.
La prima frazione di gioco inizia con una lunga fase di studio tra le due squadre da cui emerge il Cagliari con qualche potenziale occasione da rete. Al 16’, Luvumbo mette un cross in area di rigore, dove Jankto però colpisce maldestramente e l’azione si smorza sul fondo. Al 22’, ancora Luvumbo Zito punta Mazzocchi per poi servire un pallone al centro dell’area, su cui si fionda Lapadula, che però viene anticipato da Oliveira. Qualche secondo dopo, ancora il giocatore angolano serve Lapadula con un lancio profondo, ma il portiere azzurro blocca il colpo di testa del peruviano.
La reazione del Napoli del primo tempo è tutta nel tiro di Giacomo ‘Jack’ Raspadori che scalda i guantoni di Simone Scuffet, portiere rossoblù.
Al minuto 33, episodio fondamentale nell’economia della gara: Gianluca Gaetano batte un calcio di punizione verso il centro dell’area dove è posizionato Lapadula, ma su cui svetta Amir Rrhamani che anticipa malamente l’attaccante peruviano insaccando il pallone nella propria porta. Ma sull’intervento del difensore kosovaro impatta la posizione irregolare di Lapadula, rilevata grazie ad un OFR.
Ultima azione del primo tempo è a tinte rossoblù, con Meret che esce su una palla profonda proveniente dalla difesa cagliaritana; ma il portiere azzurro si scontra con Juan Jesus. Luvumbo colpisce la palla di testa verso la porta sguarnita, ma non centra lo specchio.
Il primo tempo vede un dominio azzurro in termini di possesso palla (25%-75%), ma in termini di azioni è il Cagliari ad essere più pericoloso.
La ripresa inizia con i Casteddu subito pericolosi con un Luvumbo Zito in giornata di grazia, che serve un passaggio sul primo palo su cui si fionda Lapadula, ma la spedisce fuori.
Il Napoli si crea uno spazio di qualche minuto in cui attaccare dopo aver guadagnato molto campo. Al 64’, Zielinski batte corto un calcio d’angolo per Kvaratskhelia, che crossa verso il centro dell’aria dove Victor Osimhen colpisce di testa, ma la parata di Scuffet sembra abbastanza agevole.
Al 65’ si stappa la partita: Raspadori recupera palla in zona offensiva, crossa in area di rigore un pallone delizioso che Osimhen deve solo appoggiare in porta per il vantaggio azzurro.
Verso il finire della partita il Napoli ha diverse occasioni per chiudere definitivamente la partita, tutte con un minimo comun denominatore: l’egoismo degli attaccanti azzurri. Infatti, al 91’, Simeone allarga sulla destra su Politano, transitando centralmente per Cajuste: l’esterno azzurro cerca di sorprendere il portiere colpendo con la punta del piede, ma non centra il bersaglio grosso, ignorando completamente El Chiolito libero in area di rigore. Al 93’, Simeone salta nettamente Dossena, ma colpisce in pieno il portiere avversario, negando la conclusione a Lindstrom pronto ad accogliere l’eventuale passaggio del compagno.
Il Cagliari trema anche per un tiro dalla media distanza di Lobotka, che sibila alla sinistra della porta difesa da Scuffet.
Nell’ultima azione della partita, al minuto 96, Dossena lancia lungo su Luvumbo Zito, che controlla la palla sull’errore di Juan Jesus e trafigge Meret per il gol dell’1-1. L’immagine finale della partita è un dolorante Luvumbo Zito in festa sotto la curva gremita dai suoi tifosi.
Il punto Della Pietra
Per il Napoli è un punto che lascia l’amaro in bocca, giacché aveva assaporato il gusto della vittoria. Guardando il lato positivo, si vede qualche progresso rispetto alle partite precedenti dove il gioco era inibito anche nelle idee: nella prima frazione, il Napoli prova a costruire qualcosa, ma proprio non ci riesce; nella ripresa, soprattutto dopo il gol del vantaggio, con un Cagliari alla ricerca disperata del pareggio riesce a creare qualche azione pericolosa, a dimostrazione che la natura del problema che blocca questo Napoli è soprattutto di natura mentale. Pesa sul risultato, l’errore difensivo sul finale di partita. Dovendo fare i conti con la cruda realtà della classifica, questo Napoli già si era scucito il Tricolore dal petto da qualche giornata, ma adesso anche l’obiettivo Champions League sembra diventare un sogno utopico.
Dal punto di vista cagliaritano, invece, il pareggio è più che meritato: non solo per come ha difeso nella prima frazione di gioco, con le due linee da quattro molto vicine, che faceva densità e impedivano ai giocatori del Napoli di trovare profondità, ma anche per quanto costruito soprattutto nella prima parte di partita. Con questo spirito, i rossoblù guidati da Mister Ranieri daranno battaglia fino alla fine nella lotta salvezza.
Classifica di giornata
Il Napoli con il pareggio di Cagliari non riesce a superare ed avvicinare momentaneamente le squadre impegnate nelle due partite del Monday Night, Fiorentina e Lazio, ed allontanarsi dal Torino, impegnato all’Olimpico contro la Roma. Nella zona Champions, l’Atalanta ottiene un ottimo pareggio (1-1) a San Siro contro il Milan, ma viene scavalcato dal Bologna (4°) vittorioso per 2-0 contro il Verona. In vetta, la Juventus acciuffa una vittoria all’ultimo secondo contro (3-2) un Frosinone in crisi di risultati, ma non di prestazioni, per rincorrere ancora l’Inter capolista, che nonostante l’ampio turnover, si impone per 0-4 al Via del Mare di Lecce. Nella zona rossa della classifica, vince solamente l’Empoli, vittorioso per 2-3 sul campo del Sassuolo, impelagato in una situazione molto rischiosa: 17° a pari punti con Verona e Cagliari. Perdono anche l’Udinese, sconfitto per 2-0 sul campo del Genoa, e la Salernitana, fanalino di coda, battuta dal Monza per 0-2 all’Arechi.
Pagelle
Cagliari: Scuffet 6.5; Nandez 6.5, Mina 6.5, Dossena 6.5, Augello 5.5 (76’ Oristanio 6); Jankto 6 (61’ Zappa 6), Makoumbou 6, Deiola 6, Luvumbo 7; Gaetano 6.5 (61’ Viola 5.5), Lapadula 6 (61’ Pavoletti s.v.; 76’ Petagna 6). All. Ranieri: 7
Napoli: Meret 6; Mazzocchi 5.5 (85’ Ostigard s.v.), Rrhamani 5.5, Juan Jesus 5, Oliveira 6; Anguissa 6, Lobotka 6, Zielisnki 6 (79’ Cajuste 6); Raspadori 6 (79’ Lindstrom 6), Osimhen 6.5 (84’ Simeone 6), Kvaratskhelia 5.5 (73’ Politano 6). All: Calzona 6
I migliori
Luvumbo 7: Una spina nel fianco della difesa azzurra. Mazzocchi lo vede sfrecciare e mettere cross al centro con molta facilità. Trova il gol del pareggio al 96’ che fa esplodere l’Unipol Domus.
Gaetano 6.5: Gioca contro la squadra che detiene il suo cartellino e fa bella figura. Il suo compito principale è quello di oscurare Lobotka e lo fa bene nella prima parte di partita, ma non fa mancare un buon fraseggio. Mette il suo zampino anche sul gol del vantaggio, poi annullato.
Nandez 6.5: Resiste ad un Kvaratskhelia in fase off e tiene bene la linea.
Osimhen 6.5: Una partita di battaglia contro Yerri Mina, che non gli risparmia qualche colpo proibito. Si divora un’occasione schiacciando centralmente il pallone, ma, qualche secondo dopo, si fa trovare libero sul secondo palo per siglare il gol dello 0-1. Due gol in due partite, quanto è mancato! Ma adesso è tornato.
Ranieri 7: Rimescola la formazione negli uomini e nel modulo: ne esce una squadra attenta tatticamente e propositiva. Prepara una vera e propria trappola per gli azzurri, con una marcatura ad hoc sugli uomini chiave del Napoli. Mezzo voto in più di stima: l’analisi post-partita è di una lucidità e integrità intellettuale disarmante. Fa bene al calcio.
I peggiori
Kvaratskhelia 5.5: Se per qualche giornata è stato il faro della squadra, portando avanti la carretta, adesso la luce si è spenta e si è perso nel mare in tempesta. I suoi tentativi di sortita offensiva vengono prontamente bloccati da Nandez e Jankto.
Augello 5.5: Puntuale nelle chiusure difensive e dà dinamismo sulla sua fascia in sovrapposizione, ma pecca nell’azione del gol del Napoli, perdendo una palla sanguinosa.
Juan Jesus 5: Poco efficace in fase di costruzione e fa un pasticcio facendo rimbalzare la palla sul lancio di Dossena nell’azione del gol del pareggio cagliaritano
Arbitro
Pairetto 5.5: Gestisce i cartellini in una partita che si mostra scorbutica e dura sin dai primi minuti. Mostra qualche fischio frettoloso e diversi errori nella gestione dei possessi, mal coadiuvato dai suoi assistenti.
Negli episodi cruciali sceglie sempre l’opzione sbagliata. Al 33’, Gaetano batte un calcio di punizione verso Lapadula, su cui svetta Rrhamani che anticipa maldestramente il peruviano mettendo la palla nella propria porta. Sull’azione impatta la posizione irregolare di Lapadula, e quindi viene salvato dal VAR che lo invita all’OFR.
Al 71’, altro episodio dubbio: fallo reiterato di Juan Jesus su Pavoletti, Pairetto non fischia. Il VAR può limitarsi solo alla valutazione geografica ed essendoci accertata che l’impatto falloso avviene fuori area non può cambiare la decisione dell’arbitro.
Nola, 26 febbraio 2024