Derby azzurro. Giovanni Della Pietra. Nola
Derby azzurro
di Giovanni Della Pietra
Il Napoli trionfa allo scadere
Il Napoli guidato da Walter Mazzarri trionfa nel derby campano contro la Salernitana, completando una rimonta con il gol decisivo del 2-1 siglato al 96’. Il Napoli ritrova il gol e, soprattutto la vittoria, dopo 4 giornate di astinenza dal 16 dicembre 2023 contro il Cagliari, nell’ultimo 2-1 casalingo. La Salernitana, per la seconda settimana consecutiva, vede sfuggire punti importanti in dirittura di arrivo (l’ultima settimana 1-2 contro la Juventus con gol decisivo di Dusan Vlahovic al 91’).
La partita
Il Napoli arriva allo scontro con la Salernitana allo Stadio Diego Armando Maradona con un andamento tutt’altro che positivo: 1 punto nelle ultime 4 partite (0-0 contro il Monza) e 15° rendimento interno del campionato di Serie A, chiudendo il girone d’andata a 28 punti, con un rotondo -22 sulla stagione del Terzo Tricolore. La Salernitana, dal canto suo, sembra in ripresa nonostante il doppio intoppo contro la Juventus. Presenta però il 17° rendimento esterno della massima serie del Campionato nostrano, con solo 5 punti conquistati sui 30 disponibili e chiudendo il girone d’andata all’ultimo posto con soli 12 punti.
I precedenti sorridono agli azzurri: mai sconfitti in casa nella sfida campana con la Salernitana, ma i granata negli ultimi incontri all’ex Stadio San Paolo sono sempre riusciti a siglare almeno una rete, impattando per 1-1 nell’Aprile del 2023 contro i partenopei, costringendoli a rinviare la festa per l’agognato Scudetto
La lista degli assenti in questa partita si presenta lunghissima: in casa Napoli, Walter Mazzarri è costretto a fare a meno del portiere titolare Alex Meret, del lungodegente Oliveira, del difensore brasiliano Natan, dello squalificato grande ex della partita odierna Pasquale Mazzocchi, del polacco Piotr Zielinski, per un infortunio dell’ultimo minuto e dei convocati in nazionale in vista della Coppa d’Africa, Frank Zambo Anguissa e l’attaccante Victor Osimhen. Napoli, quindi, da ridisegnare con Gianluca Gaetano in campo, alla sua prima partita da titolare, ed in panchina i giovani D’Avino e Gioielli.
Anche in casa Salernitana le assenze non mancano, con Filippo Inzaghi costretto a rinunciare a numerosi calciatori tra cui spiccano i nomi di Boulaye Dia, autore di una rete nell’ultimo scontro diretto, di Kastanos, dello squalificato Giulio Maggiore e del capoverdiano Jovane Cabral, impegnato nella competizione continentale africana, ma ritrova il portiere titolare ‘Memo’ Ochoa.
La prima frazione di gioco è caratterizzata dal continuo e sterile palleggio del Napoli, che ottiene il 70% di possesso palla, ma con poche azioni da gol potenziali. Al 28’, un lampo di Antonio Candreva, centrocampista della Salernitana, rompe l’equilibrio: dopo un’azione manovrata sulla destra della Salernitana, la palla viene respinta dalla difesa azzurra, e ripresa da Candreva che trova un gran gol dalla media-lunga distanza, complice la scarsa pressione della difesa del Napoli. Unico squillo azzurro del primo tempo degno di rilevanza si ha su imbucata di Di Lorenzo che trova Simeone (in posizione di fuorigioco), il quale centra il portiere avversario Ochoa. Il Napoli trova l’insperato pareggio su calcio di rigore nel recupero della prima frazione di gioco, guadagnato da Simeone che subisce fallo da Fazio, con tanto di revisione VAR. Politano trasforma il penalty e il primo tempo termina 1-1.
La squadra partenopea sembra essere ritornata dagli spogliatoi con un nuovo piglio: subito azione di Cajuste che lo porta a tirare dai 20 metri, mettendo in difficoltà la retroguardia granata. Il momento di foga però passa e il Napoli si aggrappa al solito Khvicha Kvaratskhelia, che tra l’81° minuto, in azione solitaria, ed il 93’, in tandem con Zerbin, prova a guidare il Napoli alla vittoria.
Il momento decisivo si ha quando al 96’, Raspadori batte una punizione diretta dentro l’area di rigore, rimpallo tra i giocatori della Salernitana, svetta Demme – subentrato all’infortunato Cajuste – su Tchaouna riuscendo a servire Rrahmani che controlla e gonfia la rete per il gol del 2-1. L’immagine conclusiva della partita è il difensore kosovaro che festeggia sotto la curva azzurra.
Da annoverare l’ammonizione di Kvaratskhelia, che diffidato, salterà il prossimo turno di Serie A.
Il punto Della Pietra
Fondamentale vittoria del Napoli, che riesce a muovere la classifica dopo qualche giornata di stasi. Vittoria che però non necessariamente indica l’uscita da questo periodo di difficoltà in cui governa la confusione e il nervosismo tra i calciatori in campo, mancano i cambi per le tante assenze e manca soprattutto un gioco corale che possa mettere costantemente in difficoltà l’avversario. Il Napoli, anche oggi, sull’1-1 si mostra Kvara-centrico, portando il giocatore georgiano a svariare su tutto il fronte d’attacco e attendere le sue giocate. Si spera che questi tre punti ottenuti in extremis possano portare morale, e nuova voglia di cercare se stessi in questo Napoli spento, in vista della Supercoppa in Arabia e del prosieguo del campionato.
La Salernitana tiene bene il campo, cercando una partita principalmente di contenimento, con qualche estemporanea fuoriuscita dalle trincee create in campo, che la porta ad essere anche in vantaggio. Avrebbe probabilmente meritato qualcosa in più in termini di punti, come ottenuto contro le big in questo campionato: vedi la vittoria contro la Lazio o il pareggio acciuffato contro il Milan.
La classifica
Importante vittoria del Napoli, che si tiene ancorato al treno per la Champions League, raggiunge la 7° piazza e recupera punti sulla 4° posizione, in virtù delle sconfitte di Roma e Bologna, rispettivamente contro Milan e Cagliari, e il pareggio della Fiorentina ancorato sul pari dall’Udinese.
La Salernitana, con questa cocente sconfitta, è sempre più ultima e vede la salvezza allontanarsi a causa della vittoria del Verona contro l’Empoli.
Pagelle
Napoli: Gollini 6; Di Lorenzo 6, Rrhamani 6.5, Juan Jesus 6, Mario Rui 6; Cajuste 5.5 (77’ Demme 6.5), Lobotka 6, Gaetano 5 (56’ Raspadori 5); Politano 6 (66’ Zerbin 6), Simeone 6, Kvaratskhelia 7. All. Mazzarri 6
Salernitana: Ochoa 6.5; Gyomber 6.5 (83’ Daniliuc s.v.), Fabio 5, Lovato 6; Sambia 6 (91’ Bronn s.v.), Legowski 6 (66’ Pierozzi 6), Martegani 6, Bradaric 6.5; Candreva 7, Tchouna 6, Simy 5.5 (91’ Ikwuemesi s.v.). All. F. Inzaghi 6.5
I migliori
Kvaratskhelia 7: Mostra lui la via. Il Napoli si aggrappa alle sue spalle e lui lo trascina come fa con Bronn nell’occasione del 93’.
Candreva 7: 37 anni e non sentirli. Gioca da mezz’ala con licenza di offendere, ci mette grinta, tecnica e senso tattico. In più, pennella una traiettoria deliziosa sul gol del vantaggio granata, da riguardare più volte.
Demme 6.5: Talmente fuori dal progetto tecnico del Napoli, da sembrare anche fuori dal momento di crisi. Entra lucido e reattivo, suo l’assist del gol del 2-1.
Rrahmani 6.5: Non è un gol a cambiare il voto di una partita, ma la sua rete pesa e anche tanto! Partita attenta e con poche sbavature, manca pressione di reparto sul gol di Candreva.
I peggiori
Fazio 5: Non male la sua partita. Dà poco spazio a Simeone, ma risulta protagonista in negativo per la Salernitana in entrambe le marcature azzurre.
Gaetano 5: Prima presenza da titolare in Serie A tutt’altro che indimenticabile. Non sostituisce al meglio Zielinski. Per Spalletti, sarà un futuro fuoriclasse. Un giorno crescerà. Forse.
Raspadori 5: Il suo ingresso è rivedibile. Non incide mai.
Arbitro
Marianelli 5.5: Partita che poteva essere focosa, ma per sua fortuna si incanala in una partita in alcuni momenti anche di attesa e scialba. Sufficienza per quanto riguarda gli episodi cardine, meno per quanto riguarda la gestione dei 90’: si dimentica più volte la regola del vantaggio e ha una gestione dei cartellini rivedibile.
Attira su di sé le ire ingiustificate e senza basi di Inzaghi e del Presidente Iervolino: sul rigore richiesto al 15’ minuto dai tesserati della Salernitana, Rrahmani e Simy si trattengono ambedue in area di rigore azzurra: il fallo reciproco non viene fischiato. Sull’occasione del rigore di Simeone, anche il tecnico piacentino riconosce che ormai è un rigore VAR codificato, già visto più volte anche nell’ultima settimana (vedi Huijsen-Castellanos nel derby di Roma di Coppa Italia, o anche Darmian-Magnani in Inter – Verona). Sul gol del decisivo 2-1, i dirigenti granata chiedono a gran voce un fallo di Demme: Demme stacca in anticipo su Tchaouna, che in ritardo, va verso il 4 azzurro. Ineccepibile in termini di regolamento l’ammonizione di Kvaratskhelia, che lo costringerà a saltare il prossimo turno di campionato.
Nola, 15 gennaio 2024