Encefalogramma piatto. Giovanni Della Pietra. Nola
Encefalogramma piatto
di Giovanni Della Pietra
Napoli fermato sul pari dal Monza con brivido
Il Napoli di Walter Mazzarri impatta sul pari a reti bianche con il Monza di Raffaele Palladino dopo uno 0-0 molto tattico e di studio, con poche occasioni, ma con il secondo tempo che regala qualche sussulto.
La partita
Il Napoli, padrone di casa, si presenta allo Stadio Diego Armando Maradona con l’obbligo di invertire il trend negativo interno (15° rendimento interno del campionato di Serie A, a pari di squadre che lottano per obiettivi meno nobili).
Mancano però gli squalificati Osimhen e Politano dopo le espulsioni di Roma, il lungodegente Oliveira, il partente Elmas (pronto a lasciare Napoli alla volta del Lipsia), il secondo portiere Gollini e il brasiliano Natan, con un Napoli tutto da ridisegnare.
Allora, Walter Mazzarri sceglie: dentro Raspadori; occasione per il giovane Zerbin, che vince il ballottaggio con Lindstrom; riconfermato Lobotka dopo l’infortunio di Roma.
Il Monza, dal suo canto, si presenta anch’esso con qualche assenza di troppo, tra cui lo squalificato Pablo Mari, che costringe l’allenatore brianzolo ad arretrare sulla linea difensiva Roberto Gagliardini, con l’inserimento di Akpa Akpro.
Fuori la rivelazione di quest’anno Colpani, dentro Pedro Pereira.
La prima frazione di gioco è statica, con molto studio con il Monza che blocca la prima costruzione del Napoli con uno dei due sottopunta fisso su Lobotka, fulcro del gioco partenopeo, e la fascia destra del Monza che riesce a contenere le scorribande di Kvaratskhelia.
In questa fase di studio, emerge un lungo periodo di palleggio del Monza, che mostra tutto il nervosismo del Maradona e di un Napoli sull’orlo di una crisi di nervi.
Gli unici due picchi del primo tempo sono a tinte azzurre: al 38’, Anguissa imbeccato da Mario Rui, taglia alle spalle del diretto avversario, ma il tiro è troppo centrale; allo scadere della prima frazione, Kvara con un’azione personale mette in pericolo il risultato.
All’intervallo il Monza sostituisce Pedro Pereira con Birindelli, per lasciare su Kvara un giocatore senza ammonizione pendente, ma anche egli dopo poco incorre nell’imprevisto del giallo.
La seconda ripresa sembra subito di tutt’altra fattura, sia dal punto di vista delle occasioni, sia dal punto di vista dell’agonismo con gialli che iniziano a fioccare da entrambe le parte.
Al 57’, l’occasione più grande della partita azzurra: Kvara e Raspadori combinano nello stretto, lasciando libero Kvara di tirare a pochi passi dalla porta, sceglie di chiudere sul primo palo e Di Gregorio para tra le gambe.
Al 65’ viene decretato una penalty in favore del Monza, per opposizione con il braccio di Mario Rui su tiro di Colpani (entrato nella ripresa).
Meret è bravo intuire il lato e neutralizza un calcio di rigore tirato tutt’altro che bene dal capitano brianzolo Pessina.
Su quest’azione fioccano le ammonizioni per proteste per i giocatori del Napoli.
Qualche occasione che non impensierisce Di Gregorio e qualche interruzione di troppo (e a volte anche mancata) fanno da contorno a questa ripresa. Mazzarri prova a scavare a fondo in ciò che rimane dalla sua panchina e subentrano l’oggetto misterioso Lindstrom e il “sempre giovane” Gaetano.
Degno di nota è l’esordio in Serie A di Nikita Contini, che prende il posto dell’eroe di giornata con i guantoni per un cambio forzato da un infortunio alla coscia.
L’ultima occasione del K.O. capita sui piedi del subentrato Gaetano, che servito da Simeone, non riesce ad angolare a sufficienza il tiro trovando la pronta opposizione di Di Gregorio.
Da annotare l’espulsione di entrambi gli allenatori: Mazzarri cerca di separare la rissa nascente tra Kvaratskhelia e Bondo, in seguito ad un fallo non ravvisato dal signor Di Bello ai danni del georgiano ed esce di molto fuori dall’area tecnica; Palladino viene allontanato per proteste reiterate.
Il punto della pietra
La pressione del Maradona proprio non riesce a favorire il Napoli, che per la sesta volta in stagione non raccoglie bottino pieno in casa.
Un Napoli che prova a ricercare il suo gioco, ma che sembra sempre più una sbiadita copia di quello della scorsa stagione: cerca qualche barlume di luce soltanto con le giocate di Kvaratskhelia, per questa partita con la licenza di muoversi su tutto il fronte d’attacco.
Questo Napoli Kvara-centrico risulta però essere efficace a folate, ma molto confusionario in fase offensiva, creando azioni poche azioni e con giocatori poco lucidi sotto porta.
Il Monza, dal canto suo, raccoglie un importante punto sul terreno dell’ex San Paolo con un’identità di gioco ben strutturata e prendendosi il rischio di inserire Gagliardini come centrale di difesa, autore di un’ottima partita.
Soprattutto nelle prime fasi di gioco, riesce a contenere Kvaratskhelia e, di conseguenza, a bloccare gran parte delle iniziative del Napoli; poi i gialli iniziano a pesare, la stanchezza e la perdita di lucidità inizia a farsi sentire e il georgiano trova qualche spazio.
Una partita dove i migliori in campo sono i due portieri ci fa capire la portata delle parate che sono state compiute, e che hanno ancorato il risultato sullo 0-0.
La classifica
Con il pareggio in casa con il Monza, il Napoli vede allontanarsi il 4° posto, occupato momentaneamente dalla Fiorentina, in seguito alla vittoria contemporanea con il Torino, ed in attesa delle partite delle rivali.
Mette a rischio anche la 7° piazza con l’Atalanta che ospiterà il Lecce.
La lotta per il 4° posto è ancora lunga, ci sono ancora 20 partite da giocare, ma con questo risultato un altro punto del tricolore si scuce dal petto degli azzurri.
Il Monza, invece, con un pareggio al Maradona, consolida la sua buona classifica da salvezza tranquilla, come una delle prime dopo le squadre che si giocano l’Europa.
Le pagelle
Napoli: Meret 7 (74’ Contini 6); Di Lorenzo 5.5, Rrhamani 6.5, Juan Jesus 6, Mario Rui 6; Lobotka 6 (85’ Simeone s.v.), Anguissa 6, Zielinski 5.5 (71’ Gaetano 6); Zerbin 5 (71’ Lindstrom 5.5), Raspadori 5.5, Kvaratskhelia 6. All: Mazzarri 5.
Monza: Di Gregorio 7.5; D’Ambrosio 6.5 (76’ Cittadini 6), Gagliardini 7, Caldirola 6.5; Pedro Pereira 6 (46’ Birindelli 6), Pessina 5.5, Akpa Akpro 6 (62’ Bondo 6), Curria 6.5; Carboni 5.5 (57’ Colpani 6.5), Dany Mota 6; Colombo 6 (76’ Machin 6). All: Palladino 6.5.
Migliori
Di Gregorio 7.5: Ancora il risultato sullo 0-0 con le sue parate, complice la poca freddezza dei giocatori azzurri fuori porta. Fa sembrare banale la parata su Anguissa, ed è fortunato nelle prodezze su Kvara e Gaetano.
Meret 7: Stesso discorso che vale per il suo collega, senza di lui questa partita non sarebbe finita 0-0. Partita sui soliti standard dell’azzurro, ma che vive su qualche picco, parata su Carboni e Birindelli, ma soprattutto il rigore neutralizzato a Pessina.
Gagliardini 7: Fuori ruolo, ma non si vede. Gioca da libero vecchio stampo non lasciando mai Raspadori, suo diretto avversario. Entra in anticipo con i tempi giusti.
Peggiori
Zerbin 5: Esordisce con una spinta in area di rigore che può costare caro su un suo ritardo. Non si mette mai in moto, complice un Napoli Kvaracentrico, con il georgiano che spesso invade anche la sua zona di pertinenza.
Pessina 5.5: Gara tattica e di pressione, assorbe gli inserimenti di Zielinski e di Anguissa. Ma sulla sua partita pesa il calcio di rigore sbagliato come un macigno.
Arbitro
Di Bello 5: Prova a dare un suo metro, ma non si adegua alla partita. Fischia tanto e male. I brianzoli recriminano per un’azione chiusa per il tocco dell’arbitro in netta superiorità numerica; avrebbe dovuto leggere prima l’andamento dell’azione.
Nola, 29 dicembre 2023