La smetti di adattarti a situazioni che non condividi? Matteo Tafuro. Nola
La smetti di adattarti a situazioni che non condividi?
di Matteo Tafuro
“Il segreto del cambiamento è nel focalizzare
tutta l’energia non nel combattere il vecchio,
ma nel costruire il nuovo”.
Socrate
Con questa mia, mi rivolgo a coloro che vanno, sempre e da sempre, controcorrente!
Nel senso che si staccano dalla potestà socio-politico imperante, la qual cosa significa riflettere sulla realtà e sul potere, nonché sui media per cogliere gli eventi e le conseguenti cause che contrassegnano questa ossequiante vostra bella società.
Ecco, allora, che, in questo periodo in cui l’umanità è assillata dalla pandemia, dalla guerra, dal PNRR, è vitale saper leggere in modo sensato e critico le decisioni legislative, che a poco a poco stanno erodendo le libertà individuali.
Al di là di ogni ragionevole dubbio!
Se prendi un rospo, lo metti in una pentola con l’acqua e lo porti sul fuoco, osserverai una cosa interessante: il rospo si adatta alla temperatura dell’acqua, rimane dentro e continua ad adattarsi all’aumento di temperatura…
Però, quando l’acqua arriva al punto di bollire, il rospo vorrebbe saltare fuori dalla pentola, ma non riesce perché è troppo indebolito e stanco a causa degli sforzi che ha fatto per adattarsi alla temperatura…
Alcuni direbbero che ciò che ha ucciso il rospo è stata l’acqua bollente…
Ciò che ha ucciso il rospo invece è stata la sua incapacità di decidere quando saltare fuori.
È questo il principio della rana bollita di Noam Chomsky.
Lo studioso e attivista politico statunitense in questo enunciato vuole descrivere la nociva capacità dell’essere umano di adattarsi a situazioni deleterie senza reagire…se non quando è tardi.
La società italiana, infatti, vive letteralmente schiacciata da questa classe politica e subisce passivamente le sue continue afflizioni e prepotenze.
Il suo continuo rigenerarsi, presentando sempre gli stessi candidati/mummia, non fa altro che rimettere sulla scena forme di remissività, immobilismo, non curanza e deresponsabilizzazione.
Il fenomeno della rana bollita viene applicato quotidianamente su tutti noi, attraverso delle subdole tecniche di manipolazione di massa e delle coscienze.
Tecniche travestite da benessere, esteriormente progettate a favore dei cittadini, come il vivere meglio, la salute, l’implementazione di sempre più servizi e tecnologie.
Ma dove ci sta portando tutto questo?
Ci sono persone che sperano ancora che le soluzioni arrivino dall’alto, convinti che nel frattempo possono tranquillamente lasciarsi crogiolare nella comodità della vita quotidiana.
Un po’ come la rana apprezzava il momento in cui l’acqua si riscaldava pian piano.
La verità è che queste persone sono già mezze bollite, sono i dormienti di questa società.
Ma gli statisti, i vegliardi del regno, che scuola politica hanno?
L’avviamento professionale?
“Se guardiamo ciò che succede nella nostra società da alcuni decenni, ci accorgiamo che stiamo subendo una lenta deriva alla quale ci abituiamo.
Un sacco di cose, che ci avrebbero fatto orrore 20, 30 o 40 anni fa, a poco a poco sono diventate banali, edulcorate e – oggi – ci disturbano solo leggermente o lasciano decisamente indifferenti la gran parte delle persone.
In nome del progresso e della scienza, i peggiori attentati alle libertà individuali, alla dignità della persona, all’integrità della natura, alla bellezza ed alla felicità di vivere, si effettuano lentamente ed inesorabilmente con la complicità costante delle vittime, ignoranti o sprovvedute.”
Perciò, caro e amato votante smettila di adattarti a situazioni che non condividi, a rapporti abusivi, ai falsi amici parassiti, ai venditori di fumo e ai tanti altri che ti infiammano.
Se continui ad adattarti corri il rischio di morire dentro.
Salta fuori finché sei in tempo.
Ricordati che hai il diritto di essere libero di saltare fuori dalla pentola bollente.
Napoli, 10 luglio 2023