BufalaFest, Un Successo tra le Polemiche….
BufalaFest, Un Successo tra le Polemiche….
Chiude il Bufala Fest con un Bilancio Positivo, ma, Manfredi chiude il Lungomare….
di Carlo Gimmelli
Si è chiuso Domenica con un boom di presenze la rassegna eno gastronomica Bufala Fest, questo anno dedicata alla sostenibilità ambientale, alla ottimizzazione energetica e al risparmio delle risorse ambientali.
Con una emergenza climatica ormai insostenibile ma mai al primo posto nella agenda politica, il segmento primario agricolo e zootecnico sta toccando livelli di sofferenza probabilmente mai sperimentati in precedenza; il comparto di eccellenza nazionale rischia di perdere il 70% delle aziende, indebitate, che non riescono a far fronte al calo della produzione dovuto alla siccità e ai costi dell’energia.
Essenziale ricorrere ad investimenti tecnologici imponenti per trovare ed utilizzare fonti energetiche alternative che limitino la devastazione ambientale che ciclicamente presenta il conto dell’ipersfruttamento delle limitate risorse naturali.
Siamo stati presenti durante l’intera durata della kermesse raccogliendo pareri e valutazioni di addetti ai lavori, sponsor, dirigenti del Consorzio Bufala Campana DOP, visitatori e giornalisti.
Una manifestazione che ha messo al centro dell’attenzione la valorizzazione della mozzarella di Bufala Campana DOP e altri prodotti bufalini; trentasei ristoratori, tra pizzerie, paninoteche, bracerie, pasticcerie, tutte con il comune denominatore dei prodotti della filiera bufalina, ma anche convegni, eventi, idee, progetti green e le cene gourmet sulla terrazza Exclusive incorniciata in uno scenario straordinario.
Cene di gala organizzate dai numerosi sponsor e curate dalla scuola di cucina Dolce& Salato che Domenica ha coinvolto tre chef stellati, Salvatore Bianco, Pasquale Palamaro, Gabriele Piscitelli che hanno infiocchettato l’evento con le loro esclusive creazioni.
Notevole successo hanno riscontrato gli eventi di show cooking (cinque per ogni giornata): ricette e fantasie culinarie live preparate dagli chef degli sponsor e distribuite al pubblico goloso e curioso di assaggiare e interagire con i maestri della cucina italiana; corsi di degustazione di prodotti caseari di bufala con giurie popolari scelte tra giornalisti (anche chi scrive) e semplici avventori.
Tra le novità di rilievo, “Il giardino delle idee” un salottino green affacciato sulla spiaggia della Rotonda Diaz, riservato a stampa e sponsor , impreziosito da arbusti e piante da frutta che ha ospitato eventi, promozioni editoriali, convegni sul tema della sostenibilità ambientale della filiera zootecnica dei prodotti bufalini e non solo.
Interessanti iniziative GREEN COME QUELLA DEI Fratelli Brazzale, produttori del formaggio Gran Moravia, prodotto nella Repubblica Ceca, che hanno compensato le emissioni di carbonio degli stabilimenti produttori con la piantumazione di centinaia di migliaia di alberi e la eliminazione di fonti di energia a carbone sostituite integralmente da pannelli solari.
Insomma una altra rassegna gastronomica che ha calamitato buongustai e semplici avventori, turisti e non, con una offerta culinaria, culturale e musicale che ha visto numerosi artisti nazionali esibirsi sul palco allestito sul lungomare, Monica Sarnelli, Enzo Gragnanilello, Fabio Concato, Valentina Stella, Riccardo Fogli, Dolcenera.
Per la cronaca, nessun problema di viabilità, né di ordine pubblico ma ci ha pensato l’ineffabile sindaco Manfredi, curatore fallimentare della città, ad aprire un nuovo fronte polemico, annunciando tra le righe, proprio in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento, che più che probabilmente il lungomare verrà negato a manifestazioni con questo impatto di pubblico, “per preservarlo da un eccesso di pubblico ed evitare i numerosi problemi di viabilità e sostenibilità riscontrati in occasione del Pizza Village”.
In futuro quindi grandi eventi delocalizzati negli spazi (quasi fatiscenti) della Mostra d’Oltremare o in periferia.
Parole in libertà che hanno già suscitato la reazione indispettita degli organizzatori del Pizza Village che, forti dei numeri boom ottenuti, sono intenzionati a spostare l’Evento a Milano, dove il made in Naples è particolarmente apprezzato e a New York dove, sono certi, si registreranno numeri importanti.
Ora, al di là, della opportunità di registrare tali dichiarazioni dopo un successo di pubblico e critica indiscutibile, sarebbe opportuno ricordare al nostro sindaco normalizzatore le condizioni vergognose in cui versa il “lungomare più bello del mondo”, prima di vietare o limitarne l’uso a manifestazioni internazionali: noi ci siamo stati ed abbiamo riscontrato una situazione comatosa, la (ex) Reale passeggiata borbonica, oggi dismessa Villa Comunale, è una polverosa e decadente distesa di tufo con aiuole incolte, statue mutilate e vandalizzate, fontane spente e aride, dove nella più totale anarchia cani senza guinzaglio insozzano ex aiuole spelacchiate e giovani calciatori scugnizzi devastano la meravigliosa Cassa Armonica con furenti partite di pallone, utilizzando gli ottocenteschi lampioni come porte, il tutto in totale assenza di vigilanza, gioia per molestatori, guardoni e rapinatori.
Fuori, se possibile, è anche peggio, il marciapiedi lungo Via Caracciolo è perennemente occupato da abusivi che noleggiano bici, improbabili risciò e vecchie macchine a pedali mentre gli inguardabili Chalet ostruiscono il passeggio con i loro tavolacci in plastica; la fontana della rotonda Diaz è un ricettacolo di rifiuti e, occasionalmente, quando funziona, piscina con trampolino per giovani e maturi bagnanti; mentre un trenino ciuf ciuf da (autorizzato non si sa da chi) e giostrine da sagra strapaesana completano il desolante quadro, il tutto accompagnato da un enorme camion bar che accoglie i clienti con tavolacci e vecchie sedie in plastica posizionate per godere dell’inimitabile panorama del golfo.
Per tacere della situazione da far west che abbiamo riscontrato a Mergellina nell’area Chalet (?) dove da trenta anni si blatera di riorganizzazione, uniformità architettonica, con Chalet in ferro e marmo e chiusura alle auto: oggi si tira a campare tra auto in quinta fila, regolamenti di conti all’arma bianca, abusivismo d’ordinanza, aiuole incolte e truffatori in servizio permanente effettivo.
Ciliegina sulla torta, gli “storici” ormeggiatori abusivi che hanno trasformato la scogliera prospiciente il Consolato U.S.A in una depandance ad uso dei clienti con tanto di statua di San Pio ed erbetta sintetica con sedie e tavoli, il tutto alla luce del sole.
E’ questo il lungomare elegante che il nostro sindaco annunciatore vuole preservare dai disagi dei grandi Eventi?
Ah, saperlo!
Napoli, 20 luglio 2022