mar 26 NOVEMBRE 2024 ore 19.18
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GAME OVER?

di Carlo Gimmelli

La “maledizione” del Maradona continua, azzurri quasi fuori dalla lotta scudetto.

Le lacrime di Insigne, uno dei migliori in campo ieri, sprofondato in panca nel solitario dopopartita sono l’immagine di questo decisivo Napoli Roma che certifica, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che no, il Napoli non è ancora maturo per lo scudetto.

I fischi piovuti alla fine sugli azzurri non sono segnale di disamore ma di una profonda delusione, con un campionato mai così livellato verso una mediocrità generale gli azzurri avevano tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo e la sensazione è quella di una occasione irripetibile sprecata.

Il crollo fisico e mentale dei partenopei in questo finale di stagione è evidente, le milanesi con il loro procedere incerto gli hanno concesso spesso l’opportunità di rientrare nel giro ma il fortino Maradona si è rivelato troppo spesso un grand hotel per le avversarie.

Spalletti dovrà spiegare, magari a bocce ferme, i motivi di questo disagio, soprattutto mentale, che ha fiaccato le gambe azzurre nei momenti decisivi; sul banco degli imputati, anche ieri, soprattutto Fabian Ruiz e Zielinsky (subentrato solo nel convulso finale), lenti, impacciati, fuori dalla partita e quasi dannosi, due fantasmi gemelli che sembrano vivere un malessere personale, per loro a fine stagione probabile la valutazione di un addio.

La partita: il Napoli ha giocato solo il primo tempo, partito con la solita veemenza è passato meritatamente in vantaggio al 10°: Lobotka illumina con un delizioso lancio in area per Lozano (ieri uno dei migliori) che si presenta in area davanti al portiere e viene atterrato con un pestone da Ibanez; rigore nettissimo che lo scarso arbitro Di Bello (ieri disastroso) non ha visto inizialmente ma concede dopo essere stato richiamato al monitor. Insigne trasforma con freddezza.

L’inizio perfetto, la Roma appare frastornata e gli azzurri giocano con insolita scioltezza cercando il gol della sicurezza, ma al solito Osimhen appare troppo isolato, Fabian Ruiz passeggia in campo e il solo Lozano riesce a creare qualche scompiglio nella difesa giallorossa.

Il pessimo arbitraggio di Di Bello raggiunge il top con la gratuita ammonizione del maestoso Koulibaly dopo un impeccabile doppio taclke scivolato in uscita.

 Nella ripresa cambia tutto, la Roma cresce vistosamente, applica un continuo possesso palla e si stabilisce nella metà campo avversaria; gli azzurri impauriti non riescono a gestire il pallone e solo Osimhen tiene in apprensione la difesa giallorossa con i soliti allunghi.

La Roma fa la partita, il Napoli indietreggia troppo e concede due clamorose palle gol ma Abraham prima e Pellegrini dopo, graziano Meret.

A venti dalla fine i partenopei si illudono di riuscire a portare a casa la classica vittoria sporca , la Roma meriterebbe il pari ma Spalletti intravede i tre punti di platino e commette gli errori fatali sui cambi: toglie Osimhen, ancora tonico e utilissimo, Insigne, che riusciva ad essere utile in difesa e a tenere palla e il migliore Lozano della stagione per inserire un inutile e spaesato Mertens, Elmas e un altro difensore Juan Jesus con il risultato di consegnarsi agli avversari per venti minuti senza riuscire a superare il centrocampo.

In pieno recupero la mazzata del pareggio di El Sharawi lasciato colpevolmente solo in area per battere a rete.

Game over! Pari giusto e forse inutile per entrambi.

Azzurri fuori? Forse, ma mancano ancora 5 gare e nella prossima giornata l’Inter ospiterà proprio i giallorossi mentre il Milan affronterà la difficile trasferta di Roma contro la Lazio.

Gli azzurri saranno ad Empoli nell’incontro sulla carta più abbordabile, appunto..sulla carta!

Occorrerà vincerle tutte e sperare nell’harakiri delle milanesi, difficile ma non impossibile.

Napoli, 20 aprile 2022