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Gabriele Lavia ed il suo straordinario “Berretto a Sonagli”.
di Domenico De Gregorio

Allestimento raffinato ed elegante per una delle più complete opere di Luigi Pirandello “Il berretto a sonagli” in scena al Teatro Diana di Napoli per la regia di Gabriele Lavia che sul palco veste i panni di Ciampa, personaggio chiave del dramma pirandelliano.

Ben nota al pubblico, la vicenda del tradimento coniugale sbandierato ai quattro venti dalla gelosissima Beatrice ad opera del marito con la giovane moglie dell’anziano e devoto Ciampa, si svolge in una Sicilia dei primi del novecento dove la forma valeva più della sostanza, in una società animata da “pupi” ovvero burattini grotteschi manovrati dal potere dell’ipocrisia.

Quello che subito colpisce, una volta alzato il sipario, è la scenografia che sapientemente sottolinea il pensiero pirandelliano, quel sentire, quel vedere, quel dubbio strisciante, la cattiveria dilagante che prende forma nei volti di maschere che osservano le mosse dei protagonisti, ossessionati dai loro rimorsi di coscienza generati da un egoismo cieco che impedisce loro di comprendere la vera portata delle proprie azioni, gli effetti devastanti di decisioni prese sulla scia della collera cieca. Ogni personaggio incarna dunque un sentimento, l’uno contro l’altro tutti spinti fino al limite estremo della pazzia.

Ed è proprio nella pazzia che il devoto scrivano Ciampa trova la soluzione del complicato scandalo ridondante in tutto il paese. Una soluzione che mette tutti d’accordo, una soluzione che consente a tutti i “pupi” di poter continuare il proprio gioco dell’ipocrisia e del perbenismo. Gabriele Lavia è perfetto nei panni di Ciampa, anziano signore invisibile alla società ma non per questo insensibile ed incapace di nutrire sentimenti e di vedere con lucidità e senso civile la realtà dei fatti. Tutti gli attori danno vita ad un recitato corale che travolge il pubblico fino all’epilogo finale.

Napoli, 12 febbraio 2022