mer 27 NOVEMBRE 2024 ore 05.30
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Due babà per la “grassa” Bologna

di Carlo Gimmelli

Il Napoli si ritrova a Bologna e rimette il turbo.

Un sontuoso Napoli, perfetto per 70 minuti, annichilisce un mediocre e confuso Bologna e riprende la rincorsa verso le milanesi.

Dopo l’incredibile harakiri contro la Fiorentina in Coppa Italia, con la partita in pugno, costato la eliminazione dal torneo iridato, gli azzurri si rituffano nel campionato e rosicchiano due punti all’Interma soprattutto tre punti al Milan incredibilmente sconfitto a San Siro dallo Spezia ammazza grandi che già espugnò il Maradona a dicembre , rovinando il cenone di Natale ai tifosi azzurri.

Gli Spallettiani ritrovano soprattutto il gioco, dominando gli avversari con un possesso palla del 70% per più di un’ora con geometrie perfette e padronanza assoluta della partita.

Lozano, disastroso ed espulso in Coppa, liquida la pratica con la prima doppietta in serie A, sbagliando quasi niente, veloce, preciso nei passaggi, pronto a rincorrere l’avversario in copertura; il suo futuro si deciderà a giugno ma se mostrerà finalmente quella continuità che gli chiede Spalletti, difficilmente il tecnico darà il via libera per la cessione.

Prova maiuscola di Zielinsky e Fabian Ruiz, di un altro livello rispetto agli avversari; il polacco, negativo al tampone, ha raggiunto in extremis in treno i compagni poche ore prima della gara e, pur senza allenamenti da giorni, ha giganteggiato a centrocampo.

Con il graduale rientro dei big e la speranza che il periodaccio degli infortuni a catena e il covid diano tregua, il gioco sta tornando ai livelli di novembre e va dato merito al tecnico di Certaldo di essere riuscito a contenere il calo di rendimento e risultati con metà squadra out.

Gli azzurri sono arrivati a Bologna con la convinzione di fare risultato e da subito hanno fatto capire ai confusi avversari che sarebbe stata una gara in salita: determinazione, dominio assoluto del centrocampo e Mertens e Lozano velocissimi nel finalizzare.

Almeno fino al 70° quando il Napoli ha deciso di calare il ritmo e abbassare il baricentro, i felsinei non erano riusciti ad avvicinarsi ai sedici metri avversari.

La notizia migliore della serata resta, oltre la vittoria, il rientro di Victor Osimhen mascherato, dopo 57 giorni di assenza e la ricostruzione dell’osso malare, frantumato in venti punti dopo il violento scontro con l’interista Skriniar.

Il diamante grezzo del Napoli è sembrato scalpitante e voglioso e, se frenerà l’eccessiva irruenza che lo porta spesso a fare danni, sarà il determinante valore aggiunto nella volata finale che vede i partenopei ancora in piena corsa.

Mancano all’appello ancora i big koulibaly e Anguissa, ancora per qualche settimana in coppa d’Africa(il difensore è finalmente risultato negativo al test covid e può giocare con la sua nazionale) e l’ormai quasi ex Insigne: sarebbe bello congedarsi dai tifosi con qualcosa di importante.

Domenica arriva al Maradona la cenerentola Salernitana del nuovo presidente Iervolino, tifoso del Napoli ma desideroso di sbancare a Fuorigrotta.

Dopo il suicidio contro Empoli e Spezia sarà vietatissimo sbagliare!

Napoli, 18 gennaio 2022