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Damos una vuelta por Madrid. Primera tappa.
Una passeggiata per Madrid. Prima tappa

di Martino Ariano

 


Perché Madrid, in realtà, non è niente di speciale. Non ha un grande fiume. Né importanti grattacieli. Né canali o laghi. Né gloriose rovine. Né il mare. A Madrid mancano molte cose. Però ha la gente per le strade. Ha angoli inattesi. Ha la varietà. Il contrasto. L’animazione costante. E i suoi costumi. Vale la pena levarsi presto – per una sola volta – per vivere un giorno la vita di Madrid.

Miguel Mihura

 

Vivendo a Madrid, ho pensato di portarvi mediante un viaggio virtuale, in quella che è la terza città più popolata d’Europa e capitale della Spagna.

Durante il mese di Settembre sarò la vostra guida turistica, focalizzandomi soprattutto sugli aspetti e i luoghi artistici di Madrid.

In questo senso la città è una delle più dinamiche ed attive, con una forte vocazione poliedrica.

Nonostante il suo forte passato, possiede un’anima contemporanea in continua evoluzione.

Artisticamente è una città eclettica, dove stili, movimenti, storie e culture si mescolano, comunicano, creano e vivono.

È una città che ti accoglie a braccia aperte, non ti giudica e ti dà la possibilità di vivere ciò che vuoi in piena libertà.

Un’oasi di civiltà, di possibilità, di cultura, di vita e perché no di sana trasgressione.

Madrid ha una strana magia, nonostante sia una città rumorosa e in alcuni tratti carica di traffico, la sensazione che si prova camminando per le strade della città è quella di tranquillità, di rilassamento.

Soprattutto se la si paragona a città come Roma, Milano, Londra o New York, risulta essere, seppur carica di gente, di traffico e soprattutto di movida, una città tranquilla, rilassata.

Prima di tutto bisogna tenere in mente alcune cose: gli spagnoli sono un popolo molto accogliente e disponibile.

Madrid è ben organizzata e collegata con i mezzi pubblici, avendo una estesa metropolitana (la terza in Europa).

Gastronomicamente offre una vasta scelta e i ristoranti hanno l’opzione del Menù del dia, che consiste in un menù completo sui 10/15€; infine, è una città per tutte le tasche.

Fatto queste premesse, a tratti romantiche, iniziamo il nostro viaggio.

PRIMA TAPPA

Iniziamo dal cuore della città: PUERTA DEL SOL.

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È una piazza semicircolare che non funge solo da centro per la città, ma anche per l’intera Spagna, in quanto rappresenta il Km 0 di tutte le arterie stradali spagnole.

In origine, nel XV secolo, era una delle porte d’accesso alla città, i cui resti si possono osservare nella stazione metro, sottostante la piazza.

La piazza è circondata da palazzi settecenteschi e tra questi spicca la Casa de Correos, oggi sede del governo della Comunidad de Madrid, realizzata nel 700 in stile neoclassico dal francese Jacques Marquet, è sovrastata da una torre dell’orologio. Quest’ultimo regola l’ora spagnola e scandisce ad ogni Capodanno con i suoi 12 rintocchi l’inizio del nuovo anno, con il rito tradizionale delle campanadas (ad ogni rintocco corrisponde un chicco d’uva, che la folla riunita in piazza deve mangiare per buono auspicio per ogni mese dell’anno).

Osservando la piazza, oltre alle fermate metro e a quella del treno caratterizzata da  moderna calotta di cristallo, troviamo: due fontane; al centro la statua equestre di Carlos III; verso calle Alcalá, la statua del Oso e il Madroño (Orso e il Corbezzolo), simbolo di Madrid e dall’altro lato, verso Calle Arenal, issa su una colonna, la Statua della Mariblanca.
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Imbocchiamo Calle Mayor e, mantenendo la sinistra, ci imbattiamo in una stradina laterale che ci conduce in un altro luogo caratteristico della città: PLAZA MAYOR.

Storicamente cuore del centro storico di Madrid, fu la piazza del mercato. Ridisegnata dall’architetto Juan de Herrera per volere di Filippo II e continuata nel 600 da Juan Gomez de Mora per volere del re Filippo III, si presenta come una piazza rettangolare porticata circondata da edifici a quattro piani balconati.

Al centro e a nord della piazza spicca la Casa de la Panaderia, un edificio in stile barocco dalla caratteristica facciata dipinta e limitata da due torri.

L’edificio originale risale al 1590, opera di Diego Sillero. Fu rimaneggiato da Juán Gómez de Mora nel 1617 per inglobarlo alla sistemazione totale della piazza.

Nel 1672 un incendio distrusse quasi completamente l’edificio. Fu l’architetto Tomás Román a ricostruirlo, mentre i pittori Claudio Coello e José Jiménez Donoso decorarono gli interni e dipinsero la facciata.

La facciata fu rinnovata altre due volte, nel 1914 da Enrique Guijo e nel 1988 da Carlos Franco. Gli affreschi, in pieno stile barocco, sono caratterizzati da allusioni mitologiche, che alludono alla storia di Madrid.

Di fronte alla Casa de la Panaderia, è situata la Casa de la Carniceria, la cui facciata è omogenea al resto dei palazzi e la si distingue solo grazie alla presenza di due torri angolari.
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Al centro della piazza troviamo la statua equestre di Filippo III disegnata da Giambologna ma realizzata da Pietro Tacca.

La piazza, come accennato prima, fu soggetta a molti incendi e per questo ha subito molte modificazioni nei secoli.

L’incendio più devastante avvenne nel 1790 che portò l’architetto Juan de Villanueva a ricostruire e ridisegnare la piazza, come la si vede oggigiorno.

La piazza, che prima era delimitata da quattro palazzi, con Villanueva viene chiusa agli angoli, unendo i quattro palazzi.

Per accedere alla piazza progettò 9 archi d’accesso.

Il più caratteristico è l’Arco de Cuchilleros, formato da una ripida scalinata che conduce alla pittoresca Calle de Cuchilleros (fabbricanti di coltelli) con i suoi edifici molto alti ed inclinati, simili a contrafforti.

Risalendo questa calle (strada) ci imbattiamo in un altro edificio, architettonicamente molto interessante: il MERCADO DE SAN MIGUEL.
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Eccellente esempio di architettura eclettica, fu progettato da Alfonso Dubé y Diez nel 1911. A pianta rettangolare, in ferro battuto e vetro, venne inaugurato nel 1916.

Dal 2009, e soprattutto dal 2018, è il cuore della gastronomia spagnola.

Tra le facciate in vetro e le colonne in ferro battuto dallo stile marcatamente spagnolo, infatti, si possono assaporare tutte le eccellenze e le specialità della cucina spagnola.

La piazza dinanzi all’entrata principale del Mercado ci immette su Calle Mayor.

Proseguiamo la nostra passeggiata lungo questa strada.

Ci imbattiamo ad un certo punto nella Plaza de la Villa.
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Ci troviamo nella Madrid medievale.

Sulla piazza si affacciano tre edifici:

  1. A est troviamo la Casa y Torre de los Lujanes, in stile gotico-mudéjar e sede dell’Accademia di Scienze Morali e Politiche;
  2. A sud, la Casa de Cisneros, in stile plateresco;
  3. A ovest, la Casa de la Villa, in stile barocco con torri angolati, è attualmente una delle sedi del Comune.

Al centro della piazza un’aiola circonda una statua del marinaio Alvaro de Bazar.

Termina qui la nostra prima tappa. Spero vi sia piaciuta.

Alla prossima. Hasta luego!

 

Madrid, 2 settembre 2022