22 aprile 2021: Giornata mondiale della Terra
22 aprile 2021: Giornata mondiale della Terra
di Pasquale Falco
Nell’isola di Utopìa, l’occupazione comune a tutti i cittadini è l’agricoltura (quanto servirebbe che molti restituissero le loro braccia all’agricoltura!), per la quale vengono educati sin da piccoli. Oltre a ciò ognuno si dedica ad un particolare mestiere e nel tempo libero si dilettano in studi letterari, così che nessuno venga sopraffatto dalla pigrizia. La guerra è profondamente detestata in Utopìa, poiché viene utilizzata solamente per difendere il territorio, per combattere i nemici che abbiano invaso le terre di amici o allo scopo di liberare un popolo dalla tirannia, poiché i torti fatti ad amici vengono puniti più aspramente che non i propri. Ogni regione o singola città possiede una propria religione, tuttavia esiste una divinità eterna e inspiegabile riconosciuta da tutti chiamata: Mitra. A lui attribuiscono l’origine e la fine di tutte le cose. Chi non è tollerante verso le altre religioni viene punito con l’esilio o la schiavitù.
Esiste oggi, un posto dove è possibile scrivere una nuova narrazione del Pianeta Terra e dell’Umanità?
Rispondere positivamente è difficile, tuttavia l’umanità ha lottato e manifestato, da sempre, per la difesa della Pacha Mama.
Siamo negli anni settanta, presidente degli Stati Uniti era Kennedy.
Nel 1971 Intel costruisce il 4004, il primo microprocessore della storia, progettato da Federico Faggin.
Nasce il consumismo, sull’onda delle prime manifestazioni contro la globalizzazione.
Erano gli anni delle manifestazioni di protesta per la guerra in Vietnam.
E’ in quel periodo che nacque l’idea dell’Earth Day, la Giornata della Terra.
È da qui che prende il via il moderno movimento ambientalista.
L’ illuminazione venne al senatore democratico del Wisconsin, Gaylord Nelson.
Dopo aver osservato migliaia di studenti scendere in piazza per manifestare contro la guerra in Vietnam, capì che quella era la strada per realizzare una grande manifestazione ambientale a livello nazionale.
Il 22 aprile 1970, ispirandosi a questo principio, 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono per una manifestazione a difesa della Terra.
I singoli gruppi che avevano combattuto contro l’inquinamento da combustibili fossili, l’inquinamento delle fabbriche e delle centrali elettriche, i rifiuti tossici, i pesticidi, la progressiva desertificazione e l’estinzione della fauna selvatica, all’improvviso presero coscienza di avere in comune gli stessi valori.
In migliaia di college e università si organizzarono manifestazioni di protesta contro il degrado ambientale e da allora il 22 aprile prese il nome di Earth Day, la Giornata della Terra.
La copertura mediatica della prima Giornata Mondiale della Terra venne realizzata da Walter Cronkite della CBS News con un servizio intitolato “Giornata della Terra: una questione di sopravvivenza”.
La Giornata della Terra diede una spinta determinante alle iniziative ambientali in tutto il mondo e contribuì a spianare la strada al Vertice delle Nazioni Unite del 1992 a Rio de Janeiro.
Nel corso degli anni l’organizzazione dell’Earth Day si dota di strumenti di comunicazione più potenti arrivando a celebrare il proprio ventesimo anno di fondazione con una storica scalata sul monte Everest in cui un team formato da alpinisti statunitensi, sovietici e cinesi, realizzò un collegamento mondiale via satellite.
Al termine della spedizione tutta la squadra trasportò a valle oltre 2 tonnellate di rifiuti lasciati sul posto da precedenti missioni.
Nel 2000, grazie all’espansione di internet, lo spirito fondante dell’Earth Day e la celebrazione dell’evento vennero promosse a livello globale.
L’evento che ne conseguì riuscì a coinvolgere oltre 5.000 gruppi ambientalisti al di fuori degli Stati Uniti, raggiungendo centinaia di milioni di persone.
Nel corso degli anni la partecipazione internazionale all’Earth Day è cresciuta, è l’affermazione della Green Generation, che guarda ad un futuro libero dall’energia da combustibili fossili, in favore di fonti rinnovabili, alla responsabilizzazione individuale verso un consumo sostenibile, allo sviluppo di una green economy e a un sistema educativo ispirato alle tematiche ambientali.
Il tema di quest’anno è, giustamente, Restore Our Earth ed è incentrato non solo sul bisogno di ridurre il nostro impatto ambientale, mentre ci rimettiamo in carreggiata in seguito agli effetti del Covid-19, ma anche su cosa possiamo fare per rimediare ai danni che abbiamo causato.
“Dobbiamo concentrarci sui processi naturali, sulle tecnologie verdi e sul pensiero innovativo che assieme possono contribuire in maniera duratura e trasformativa a ripristinare la nostra Terra”, ha dichiarato in un’intervista a Vogue Kathleen Rogers, presidente di EarthDay.org.
Ci sono migliaia di eventi disponibili, sia online sia in presenza (nel rispetto delle misure di contenimento anti-Covid19): utilizza questa mappa per scoprire quelli più vicini a te.
Inoltre, gli organizzatori hanno creato un comodo toolkit per agevolare la tua partecipazione, ospitando un teach-in (kit di strumenti per l’insegnamento) per educare la comunità sulle sfide che stiamo affrontando o organizzando la pulizia di un’area, specialmente considerato l’aumentato inquinamento causato da mascherine e guanti monouso durante la pandemia.
Inoltre, è possibile seguire l’Earth Day Live 2021, un evento in diretta streaming con tanto di workshop, tavole rotonde e una serie di ospiti d’eccezione (l’evento dell’anno scorso ha visto la partecipazione di attori come Jane Fonda e Joaquin Phoenix).
Napoli, 20 aprile 2021