mar 26 NOVEMBRE 2024 ore 23.18
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Il valore esplosivo della presenza
di Andrea Tafuro

 

 hqdefault“Quando la politica fa un passo indietro le donne ne fanno due avanti”.
“Viste le numerose collaborazioni al femminile dell’ex presidente BCE le politiche di genere possono segnare una svolta”.

Continuo con i desiderata degli ossequiosi e dei proseliti sempre umettanti?

Il Draghi1 (vedi qui il programma esposto al Senato) prende il via con 24 ministri, incluso il premier.

Otto (dico 8) donne.

Numericamente, fa il 32%.

Insomma gli aruspici possono cantare al suon della lira: “Questa volta è andata in modo diverso”. Yes! È andata diversamente dalle altre volte, ma uguale a come di solito va”.

Insomma, siamo alle solite, il gender gap, continua a penalizzare le donne a causa di stereotipi, disuguaglianze di genere e mancanza digender-equality-SIR-European-Commission opportunità educative che affondano le proprie radici già dalla prima infanzia.

Questo giornale ha da sempre preso posizione sul tema e continuerà a farlo (vedi articolo).

La pandemia e il relativo lockdown, hanno fatto da spartiacque, segnando con violenta precisione il perimetro entro cui contenere uomini e donne.

Questa ferita profonda, portata nei gangli vitali della nostra bella società ha allargato ancora di più la distanza tra le differenti parti sociali, per non parlare poi delle questioni di genere.

Ancor di più ragazze e bambine hanno visto svanire opportunità di sviluppare talenti e competenze, mattoni indispensabili per costruire il futuro che sognano.

Ciò nonostante, al tempo del Covid, dietro al riconoscimento del virus, alle tecniche per testare le persone e allo sviluppo dei vaccini, ci sono le donne.

Lo sapevate che dietro al vaccino anti Covid-19 c’è una donna?

E’ la biochimica ungherese Katalin Karikò.

images-3Vi invito a leggere l’articolo: “Women Scientists at the forefront of the fight against COVID-19”, pubblicato su: International Science Council (ISC) e molte delle vostre granitiche certezze circa la femminilità si incrineranno.

Come al solito nel Bel Paese, si sono levate grida di dolore, ci si sono stracciate le vesti in pubblico, sono partite eclatanti proteste, ma il bel Mario, per ora, sembra non aver colto.

Lo stesso ministero delle Pari opportunità, non ha fatto alcun passo avanti.

Oltre quaranta associazioni e parlamentari di tutti gli schieramenti si sono unite sotto il nome di Donne per la salvezza. (vedi l’elenco delle associazioni aderenti)

“Sarebbe un’azione di rilievo con un valore concreto e simbolico, scrivono le Donne per la salvezza, che riaccenderebbe nelle italiane la speranza in un percorso di fuoriuscita dalla crisi attento alle loro necessità e ai problemi specifici della metà del Paese che paga il prezzo più alto all’emergenza Covid in termini di occupazione e di servizi”.

D’altro canto, il 4° Rapporto sull’imprenditoria femminile di Unioncamere, analisi che interessa un milione e 340 mila aziende, evidenzia che il Covid-19 rallenta la corsa delle imprese femminili.

Tra aprile e giugno, le iscrizioni al sistema camerale di nuove aziende al femminile sono oltre 10mila in meno rispetto allo stesso trimestre deldonne 2019.

I dati ci dicono, inoltre, che l’impresa donna è sempre più sostenibile e meridionale.

Il Lazio, presenta, (+7,1%), Campania (+5,4%), Calabria (+5,3%), Trentino (+5%), Sicilia (+4,9%). In termini di incidenza territoriale, al vertice si incontrano tre regioni del Mezzogiorno (Molise, Basilicata e Abruzzo).

Tra le principali caratteristiche di queste imprese, la maggiore attenzione all’ambiente.

La quota delle imprese che investono nel green è superiore a quella degli imprenditori maschili (31% vs 26 per cento).

Carissimo Mario,

le femmine, in questa pandemia, sono le più penalizzate e sono le protagoniste nel e del confinamento.

Perdono il lavoro molto più degli uomini e spesso non lo cercano più.

La vostra reale retorica non ha prodotto niente se non a far emergere con più chiarezza che le donne sono state accantonate.

frasi-di-frida-kahlo-in-spagnoloAnzi, sono state sfruttate e usate come camera di compensazione funzionale per risolvere i gravi problemi causati dalla penuria dei servizi pubblici essenziali (vedi la scuola).

Le donne sono sole anche per la mancanza di una dimensione collettiva di riconoscimento e solidarietà fra donne.

Sul piano della sensibilizzazione collettiva è quanto meno urgente potenziare la capacità delle istituzioni di identificare gli ambiti dove si crea discriminazione di genere, dando potere di controllo alle donne stesse, nella loro libertà di autodeterminarsi.

Nola, 21 febbraio 2021