Passeggiata natalizia lungo lo stivale…con mascherina.
Passeggiata natalizia lungo lo stivale…con mascherina.
di Martino Ariano
Il Natale 2020 è iniziato a colpi di DPCM, che hanno limitato e frenato il normale e tradizionale svolgimento della festività più attesa dell’anno, il Natale.
Dopo aver presentato, lunedì scorso 7 dicembre, uno dei protagonisti indiscussi del Natale, l’albero di Natale, continuiamo il nostro viaggio nella magia natalizia, ampliando il nostro sguardo.
Simuliamo una passeggiata serale.
Indossiamo un caldo cappotto, una sciarpa, un cappello, un paio di scarpe comode, la mascherina e andiamo.
Incamminiamoci tra le strade dei nostri borghi, dei nostri paesini, passeggiamo lungo uno dei nostri tanti lungomare, sostiamo nelle piazze delle nostre città, che da Nord a Sud, in questo periodo dell’anno, sono illuminate da nuove e tantissime luci.
Dal 6 dicembre ad oggi, si sono avvicendati vari eventi pubblici, che hanno come protagonisti l’inaugurazione e l’accensione degli alberi e delle luminarie natalizie.
Infatti, se da un lato, molte iniziative tradizionali del Natale, come i mercatini, hanno subito le limitazioni o gli stop a causa della pandemia, le decorazioni natalizie, dall’altro lato, non hanno subito molte limitazioni e hanno comunque invaso le nostre città.
Infatti guardandoci intorno, durante la nostra passeggiata, osserviamo e scopriamo luminarie, proiezioni, installazioni, tra le più tradizionali alle più innovative.
Personalmente vi accompagno in un piccolo viaggio, tra quelle più significative di quest’anno.
Iniziamo dal cuore finanziario e modaiolo del nostro Paese: Milano.
Nella città lombarda, porta d’Europa, tappe obbligatorie sono i 21 alberi di Natale, che dal 7 dicembre illuminano la città grazie al progetto Natale degli Alberi, donato dalla Fondazione Bracco.
Questi alberi, che sono delle vere e proprie installazioni artistiche, abbracciano i più disparati stili ed affrontano altrettanti argomenti e temi, da quelli ecologici a quelli sociali. Tra questi, quelli più artisticamente interessanti, sono:
- l’Albero del Cambiamento di Piazza XXV Aprile, che costituito da uno schermo, proietta come un caleidoscopio le bellezze della città, che diventano le decorazione dell’albero. Tale installazione è opera dell’architetto Giorgio Palù.
- in Piazza della Scala, troviamo l’Albero del Vento, caratterizzato da travi lamellari con luci led spiralmente disposte, che riproducono il moto rotatorio del vento e della musica.
- l’Albero del Gioco in Piazza Gramsci, che come ci suggerisce il nome, costituisce una giostra per bambini, un grande scivolo rosso che avvolge una struttura popolata da vari personaggi tratti dai cartoni animati.
- in Piazza XXIV Maggio, troviamo l’Albero della Musica, che si presenta sottoforma di una struttura metallica hi-tech con 40 light boxes cubici luminosi.
- l’Albero di Domani ci accoglie in Piazza San Carlo con una struttura a tre pannelli in tessuto bianco che mediante la fibra ottica ricrea una foresta di alberi.
- in Via Luca Beltrami, a pochi passi dal Castello Sforzesco, troviamo un albero che omaggia la street art, mi riferisco al Golden Tree, formato da una struttura piramidale data dall’intreccio di 22 canestri da basket decorati da vari street artists.
- a Largo La Foppa ci imbattiamo in una struttura metallica piramidale formata da strisce di led bianchi intervallate da 4 schermi a led che proiettano le interazioni degli osservatori mediante la web, per questo è intitolato l’Albero del Futuro.
- quelli artistici ed ecologici, come il One Filament Paper Tree, l’albero a spirale realizzato mediante l’intreccio di 366 metri di carta ecologica trattata al Qwarzo, nella Galleria del Corso o quello in Piazza Tre Torri, denominato Ad Lumen, creato con scarti di alluminio;
- quello dal forte messaggio sociale, divenendo un manifesto di denuncia per uno dei settori più colpiti dalla pandemia, quello dei lavoratori dello spettacolo, l’Albero dei Bauli in Piazza Cadorna. Come ci indica il nome, è costituito dai bauli, tipici dei backstage degli spettacoli ed eventi, divenuti simbolo di questa categoria che è scesa in piazza ad ottobre per avere più tutele. I bauli sono disposti a raggiera e sono decorati da tubolari a led;
- molto originale è l’Albero di Luce in Piazza Croce Rossa, un’installazione artistica di Roberta Cipriani. Più che abete, riproduce un salice piangente, in quanto è formata da un tronco cilindrico in corten inciso con citazioni letterarie e avente rami ornati da decori dorati realizzati dall’azienda Magic Decor;
- l’opera di urban light art, costituita dall’Albero dei Ghiacci, creata da AADV Entertainment, Greymatters e Gianni Pinna, si erige nel centro di uno dei polmoni verdi della città, la Biblioteca degli Alberi, formata da strutture ghiacciate ed orsi specchiati.
- il mio preferito in assoluto è l’Abbraccio all’Umanità, che troviamo a Largo Victor de Sabata dinanzi al Santuario barocco di San Giuseppe.
Precisamente è un’istallazione artistica, opera dell’architetto Michele De Lucchi, che strizza l’occhio, per la sua struttura, al colonnato del Bernini e alla struttura dei giardini pensili. L’opera è formata da 10 colonne lignee, che costruite con piccole tavolette di legno sovrapposte, recano in cima ognuna un albero.
Lasciamo Milano, per passeggiare, o meglio attraversare con una gondola, una delle città più magiche e romantiche del nostro Paese, emblema della bellezza e della cultura italiana nel mondo: Venezia.
La città lagunare più famosa al mondo, oltre per le polemiche e il successo riscosso dal progetto ingegneristico del MOSE, ha fatto parlare di sé anche per la decorazione scelta in vista del Natale, ritenuta troppo contemporanea e costosa.
Mi riferisco all’installazione artistica Albero Digitale dell’artista ottantenne Fabrizio Plessi, caratterizzata da un albero di Natale digitale formato da 80 schermi luminosi incastonati in una struttura d’oro e collocato tra le colonne di Piazza San Marco.
Quest’opera richiama un’altra installazione dello stesso artista, intitolata L’età dell’oro, visibile a pochi passi da quella citata, infatti è situata lungo la facciata del Museo Correr che dà su Piazza San Marco. Le finestre sono state sostituite da schermi, che riproducono in loop cascate d’oro, metallo prezioso simbolo della città.
Riprendiamo la gondola e attraversiamo il Canal Grande e lasciamoci rapire dalla magia di questa passeggiata – ops, volevo dire, traversata – accentuata dal gioco di proiezioni su uno dei ponti storici della città, il Ponte di Rialto. Grazie
all’iniziativa Natale di Luce 2020, infatti, il ponte si colora digitalmente, mediante un video mapping, che riproduce i momenti e i personaggi storici della città.
Lasciamo Venezia, per addentrarci nel cuore dell’Italia, precisamente in Umbria, nella provincia di Perugia, in uno dei borghi più belli d’Italia, Deruta. Nella piazza di questo borgo si erge un albero decisamente originale con un forte legame territoriale.
L’originalità? 11 metri di ceramica dipinta interamente a mano dagli artigiani locali.
Una vera chicca del made in Italy.
Restiamo in Umbria e allunghiamo il passo per raggiungere la città natale del patrono d’Italia e padre del Presepe, San Francesco. Ebbene ci troviamo ad Assisi, dove per le festività natalizie, saranno proiettati due degli affreschi di Giotto, quello raffigurante la Natività sulla facciata della Basilica Superiore e quello dell’Annunciazione sulla facciata della Cattedrale di San Rufino. Entrambi gli affreschi fanno parte del corredo artistico di una dei luoghi più importanti sia per la cristianità che per la storia dell’arte, la Basilica di San Francesco d’Assisi.
Non possiamo trascurare un’altra perla italiana, Firenze.
Nel capoluogo fiorentino, passeggiando lungo l’Arno, veniamo catturati da una versione inedita del Ponte Vecchio.
Come il Ponte di Rialto a Venezia (sopra citato), anche il ponte storico e caratteristico di Firenze è illuminato da un videomapping, questa volta però da un forte contenuto sociale. Inserito nel F-Light, il Festival delle Luci di Firenze, che coinvolge da anni gli edifici storici fiorentini, il Ponte Vecchio ci ricorda il tema delle migrazioni.
Scendiamo lo stivale e tappa immancabile è quella nella capitale, cuore storico, culturale, artistico e politico dell’Italia: Roma.
Dopo una passeggiata sul lungotevere, ci incamminiamo lungo Via della Conciliazione, per raggiungere uno dei posti più suggestivi al mondo, Piazza San Pietro. Lì a pochi passi
ll’Obelisco Vaticano e dal presepe in ceramica di Castelli, svetta, con i suoi 28 metri, il tradizionale albero di Natale, donato quest’anno dalla Slovenia e inaugurato lo scorso venerdì 11 dicembre.
Continuiamo la nostra passeggiata, seguendo il versante tirrenico, fino a raggiungere il comune di Bacoli, in Campania. Sostiamo in particolar modo, sulle rive del lago di Miseno, dove in lontananza, al centro del lago, scorgiamo l’installazione luminosa di un albero di Natale. Ebbene si, è un albero galleggiante!
Ma attraversiamo la Basilicata, dove non si può che passeggiare tra le stradine di uno dei tanti patrimoni UNESCO italiani, ovvero i Sassi di Matera. Tale località ci restituisce un autentico presepe vivente 365 giorni l’anno.
Dopo Matera, passiamo per Tito, in provincia di Potenza, dove veniamo catturati da un albero gigante. Gemello del più famoso albero di Gubbio, anche questo viene realizzato lungo un versante di un monte. Precisamente, con le sue 8 mila luci, l’albero di Tito, prende forma partendo dalla Torre di Satriano e si sviluppa lungo il versante che affaccia su Tito.
Lasciamoci alle spalle la Basilicata e raggiungiamo la Puglia, dove a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi, ci accoglie un albero che, come quello di Deruta, è legato alle antiche tradizioni locali, in questo caso non si tratto di ceramica ma dell’arte dell’uncinetto. In Piazza del Popolo, infatti, si erge in tutta la sua bellezza un albero realizzato con ben tremila metri quadrati di uncinetto.
Volevo a tal proposito fare un appunto: il crochet, comunemente chiamato uncinetto, è ripreso e magistralmente valorizzato negli ultimi lavori dell’artista-designer Bernardo Palazzo. Oltre all’installazione Rainbow ancora in situ, voglio ricordare quella intitolata Mondo di Luci del Natale dello scorso anno a Cisternino, in cui l’artista riproduce con tale tecnica delle enormi palle di Natale.
Una meraviglia che oscilla tra arte, design e tradizione.
Restando ancora in Puglia, precisamente in provincia di Foggia, oltre alla discutibile ma molto ironica luminaria con la frase “Fanc**o 2020” a Manfredonia, vorrei portarvi a Lucera. In questa cittadella ritroviamo un albero, fatto da tante mini case di legno, ribattezzato l’Albero dei gatti, in quanto la struttura ha accolto una colonia di gatti.
Passiamo in Calabria dove a Santo Stefano di Rodigliano ci accoglie un altro albero realizzato lungo un versante di un monte, questa volta quello del Monte Tirone, che affaccia su Savuto. Quest’ultimo albero è considerato il più grande del Sud Italia.
Ma voglio portarvi a passeggiare a Nicotera, un piccolo borgo della provincia di Vibo Valentia, dove ci inoltriamo nel Viale del Vischio, caratterizzato da luci e decorazioni, che sospese, creano un tunnel intriso di magia natalizia.
Ovviamente non è l’unica installazione natalizia di questo genere presente in Italia, infatti, sono soprattutto i borghi a prediligere questa tendenza decorativa, che vede la creazione di corridoi, di tunnel decorati con luci e addobbi di ogni genere.
Nota di merito in tal senso merita il borgo pugliese di Locorotondo.
Tenendo in mente la già accennata tradizione dell’uncinetto, continuiamo la nostra passeggiata, che sta per svolgere al termine, e preso un traghetto, attraversiamo lo stretto di Messina, per raggiungere la Sicilia. Precisamente vi porto a Favara, in provincia di Agrigento, nella cui Piazza Cavour vediamo un altro albero di Natale fatto interamente all’ uncinetto.
Terminiamo la nostra passeggiata attraversando il Mar Mediterraneo e raggiungiamo la Sardegna. Attracchiamo ad Alghero, dove, appoggiato alla Torre di Porta Terra, ci accoglie un’installazione dell’interior flower designer Tonino Serra, che si basa su una rete costellata di stelle dorate e rami di corallo rosso.
Ovviamente non sono rami di vero corallo, ma riproduzioni stampate in 3D in plastica.
Il corallo, protagonista anche del Natale 2018, è il simbolo della città di Alghero.
Termina qui la nostra passeggiata serale.
Spero vi sia piaciuta.
Spero infine che possiate nel nostro piccolo, riscoprire la bellissima magia del Natale, nonostante tutto, nonostante una pandemia, nonostante le limitazioni.
Ricreiamo il giusto spirito natalizio facendoci forza sui mezzi, a nostra disposizione grazie alla tecnologia, e vivendo gli affetti più vicini.
Sarà un Natale volto alla semplicità.
Lì risiede la vera magia, basta sono accantonare i cattivi pensieri e il Grinch che è in noi.
Marzano di Nola, 14 dicembre 2022