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  Della Pareidolìa. L’attitudine della mente a vedere quello che non c’è.

di Martina Tafuro

 “Quanto più una discussione su Usenet va avanti,
tanto più la probabilità che appaia un paragone
riguardante i nazisti o Hitler tende a uno”
.
Legge di Godwin, 1990

 

 

 

La pareidolia è un processo psichico che porta a ricondurre forme casuali a forme note, oggetti o profili dalla forma casuale.

Deriva dal greco παρά (parà) vicino e εἴδωλον (èidōlon) immagine.

Tutti ci siamo fermati a guardare il cielo e abbiamo notato che le nuvole assomigliano alle cose più disparate.

Il monte Circeo da alcune angolazioni sembra avere la forma di una faccia rivolta verso l’alto

Vediamo visi nei giochi d’ombra delle foglie degli alberi, e, se ne abbiamo paura, una macchia sul muro diventa un pericoloso ragno.

Si tratta di un processo inconsapevole e automatico che il nostro cervello compie costantemente. Questa inclinazione è stata favorita dall’evoluzione, poiché consente di individuare situazioni di pericolo anche in presenza di pochi indizi.

Tutti abbiamo sentito parlare delle macchie di Rorschach, test psicologico che trae indizi sulla psiche a partire da ciò che uno vede in macchie di inchiostro casuali.

Immagine di una delle tavole del test, basato sul principio della pareidolia, di Hermann Rorschach.

L’importanza del processo della pareidolia, in passato, è stata importantissima per ricostruire intuitivamente la presenza di un predatore mimetizzato e in generale qualsiasi pericolo nascosto.

Questo retaggio evolutivo, resta di importanza capitale, ad esempio per la psicologia o per la pubblicità.

Insomma, le vostre modalità associative possono dire molto di voi… e essere sfruttate in maniera abusiva.

Un esempio molto interessante del test di Rorschach, basato sul principio dell’illusione pareidolitica, fu durante il processo di Norimberga.

Il caso più famoso, fu quello di Hermann Göring. Vennero sottoposti all’imputato due protocolli a distanza ravvicinata, quest’ultimo aspetto rese possibile lo studio incrociato delle due serie di responsi potendo così evidenziarne precise peculiarità: vennero chiamate “risposte sentinella”, ovvero delle risposte eccezionali dal punto di vista etimologico del significato, che rompono il soffitto di quiete marcando atteggiamenti psichici individuali e unici della personalità in esame. Un esempio è quello del significato che Göring attribuisce alla pima tavola: nella prima somministrazione il generale tedesco riscontra un pipistrello e un “insetto di giugno”, mentre nella seconda sempre un pipistrello e un “coleottero buffo”. Inizialmente queste due rappresentazioni sembravano beffarde e prive di senso, ma in un secondo momento gli studiosi analizzando una seconda volta i responsi evidenziarono un’associazione latente e non banale. Il sopramenzionato “coleottero buffo”, “insetto di giugno” rappresentava il ben più conosciuto “June bug”: un particolare tipo di coleottero che rovinò molte piantagioni americane compromettendone i raccolti. A questo punto prese anche significato la presenza del pipistrello, che Göring utilizzò inconsciamente come figura di copertura. Dietro l’icona del coleottero gli psicologi ritrovarono quella “aggressività distruttiva” che caratterizzava il regime nazista e in particolare il generale Göring.

Sviscerando, più a fondo il concetto, la mente ha iniziato a spaziare e mi è tornata in mente una celebre frase di Mark Twain: “Se le elezioni servissero a qualcosa, non ce le lascerebbero fare”.

Eh già! Vedendo il dipanarsi degli schieramenti che si contenderanno lo scranno in Consiglio, in regione Campania, percepisco molte illusioni pareidolitiche all’orizzonte.

Giovani mimetizzati da vecchi saggi, ottuagenari dalle sembianze giovanili che si aggirano spaventosi sui manifesti.

D’altra parte, se le elezioni non servissero a nulla, perché mai i politici si tormentano per riuscire a vincerle?

Ohibò!

Siamo al centro dell’agorà, dove viene messo in scena il grande inganno, è qui che si dipana la grande illusione pareidolitica.

Un nutrito e pingue gruppo di teatranti (i politici) chiedono di avere l’autorizzazione da parte dei cittadini (il pubblico pagante) a gestire il loro denaro.

Il cittadino vota quel politico, perché crede che farà qualcosa di buono per lui, ma non c’è e non ci sarà mai nessun test che svelerà questa nostra illusione.

È stato messo a puntino L’inganno perfetto, il film diretto da Bill Condon non può che essere esempio sublime.

Da una parte i cittadini vengono obbligati a versare parti sostanziali dei loro guadagni in forma di tasse, l’illusione pareidolitica è quella dei servizi pubblici.

Dall’altra il politico ottiene l’autorizzazione per gestire il loro denaro a proprio piacimento, lasciando, come dono l’illusione di avere scelto.

Perché, ormai una cosa l’abbiamo capita tutti: governare significa gestire montagne, praticamente infinite, di denaro pubblico.

Nient’altro.

James Madison, uno dei Padri Fondatori americani, ha detto: “Un popolo che vuole governarsi da sé deve armarsi del potere che procura l’informazione.”1

Perdinci, ho una visione onirica.

Anno 2020 elezioni regionali, iniziano a dipanarsi gli schieramenti.

La politica/politicante chiama i giovani a dare spazio e sfogo alla loro creatività.

Nascono le liste, si presentano i candidati.

Lista 1 promossa dal candidato A: 92 anni.

Lista 2 promossa dal candidato B: 80 anni.

Lista 3 promossa dal candidato C: 73 anni

Candidato presidente: 71 anni.

Ancora una volta, si tratta di una distorsione cognitiva che mi porta a interpretare, erroneamente, la realtà.

Il continuo tentativo del cervello di aiutarmi a comprendere il mondo, mi fa commettere, spesso, degli errori.

Quindi smetto di guardare il presente con gli occhi del passato.

La storia si ripete, ma non si ripete identica.

Non succederà mai, perché le stesse persone fanno le stesse cose, altre persone possono fare cose molto simili, ma non le stesse.

Un celebre caso di pareidolia: il volto su Marte, una formazione rocciosa marziana ripresa dalla sonda Viking 1

 Elettori tutti: “C’è vita su Marte?”. Si, no, forse.

Napoli, 3 agosto 2020