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Le priorità di Confindustria e dell’Italia
L’On. Patriciello all’incontro di Napoli

L’On. Aldo Patriciello ha preso parte, stamane, all’incontro napoletano di Confindustria – presso la sede di Unindustria Napoli – sulle priorità che la confederazione deve attuare per il Paese e in vista delle elezioni europee 2014.
“Nel prossimo semestre il nostro Paese avrà un ruolo da protagonista, assumendo la responsabilità dell’esercizio della presidenza del Consiglio dell’Unione – ha affermato Patriciello. Le innovazioni istituzionali introdotte dall’ultima modifica del Trattato di Roma e i recenti ampliamenti dell’Unione, hanno mutato funzioni e periodicità della ‘presidenza semestrale’. Non è più un compito frequente: l’ultima presidenza è stata concessa all’Italia nel 2003; la prossima non sarà prima del 2029. Pertanto vi sarà un nuovo Parlamento, con un nuovo esecutivo, visto che ci sarà anche il rinnovo della Commissione, il tutto sotto il semestre di Presidenza italiana. Il nostro Paese deve saper impiegare in maniera costruttiva tale compito.
In Europa ci si aspetta molto dalle iniziative messe in campo nei quattro settori strategici della nostra economia: industria, ricerca, telecomunicazioni ed energia. Per quanto riguarda il settore dell’industria posso citare i programmi più importanti dedicati al settore quali Cars2020, un piano d’azione per un’industria automobilistica competitiva e sostenibile in Europa; il piano Construction 2020 che ha l’obiettivo di incrementare la competitività nel settore delle costruzioni e delle sue imprese nonché nel settore siderurgico; il Quarto Pacchetto ferroviario Europeo teso a sviluppare e garantire uno spazio ferroviario europeo; senza contare gli aiuti che l’Unione prevede per le aziende in difficoltà come il programma COSME che prevede 2.3 miliardi di euro di aiuti per l’accesso al credito delle PMI (massimo 150.000 euro tramite il Fondo Europeo per gli investimenti), la nascita di nuove imprese e il sostegno alle ‘reti d’impresa’ al fine di migliorare l’accesso ai mercati mondiali. Tutti possono accedere a tale programma piccole imprese, cittadini, enti. Per non parlare del settore della ricerca, in vera e propria espansione grazie anche al nuovo programma quadro Horizon 2020 che, tramite un sistema integrato di ricorse a sostegno della ricerca e dei segmenti ad essa collegati, mira a stimolare direttamente l’economia garantendo la base scientifica, tecnologica e la competitività industriale per il futuro; futuro che ha una visione della ricerca e dell’innovazione europea in un contesto economico radicalmente mutato. Per la prima volta Orizzonte 2020 raggruppa l’insieme degli investimenti dell’UE per la ricerca e l’innovazione in un programma unico attraverso un insieme di norme omogeneo che mette maggiormente in rilievo le possibilità di tradurre il progresso scientifico in prodotti e servizi innovativi che offrano opportunità imprenditoriali e cambino in meglio la vita dei cittadini. Nel contempo riduce drasticamente le formalità burocratiche semplificando norme e procedure per attirare più ricercatori di punta e una gamma più ampia di imprese innovative. Per quanto concerne le telecomunicazioni gli sforzi sono tutti rivolti al miglioramento delle stesse tra gli Stati: da luglio 2014 le chiamate in entrata saranno gratuite, mentre per quelle in uscita, gli sms e il traffico dati in uscita sono previste opzioni molto vantaggiose rispetto ai costi attuali; le chiamate internazionali da fisso, inoltre, dovranno essere equiparate, a livello di costo, alle chiamate nazionali interurbane. L’energia, infine, è un altro argomento cardine dell’agenda comunitaria, sono stati adottati importanti provvedimenti in Europa contenenti novità in materia di prospezioni petrolifere, energie rinnovabili, rinnovo edifici dal punto di vista efficientamento energetico.
Tanto è stato predisposto – conclude l’Eurodeputato – ed i nuovi obiettivi dovranno essere la prosecuzione e il rafforzamento di tutto ciò che è stato predisposto dall’Unione. Nella prossima legislatura comunitaria bisognerà favorire provvedimenti finalizzati a ripristinare l’erogazione del credito; continuare a finanziare nuove misure tese a promuovere la crescita e la competitività continuando ad investire in ricerca ed innovazione; rafforzare l’indicazione di origine dei prodotti non alimentari consentendo alle PMI europee di vincere la sfida della competitività sui mercati mondiali; completare il mercato interno dell’energia integrando in maniera crescente le politiche ambientali ed energetiche nonché completare la costruzione di collegamenti e reti trans-europee”.

Napoli, 17 febbraio 2014