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Bisogna stare attenti!

di Giovanna Castellano

Ricordate “Napoli milionaria!”? Ricordate la frase con la quale, durante il primo atto, il protagonista Gennaro Jovine si rivolge alla moglie dopo aver scoperto che la donna ha un ruolo molto attivo nei traffici della borsa nera? Le dice: “Amà, stàmmece attiente…”.
Lo dice dopo aver, magari in maniera grossolana, tentato di suggerire di fare a meno di procurarsi un guadagno in modo illecito; è una resa: il vivere ai margini della legalità è l’unico modo per sopravvivere e quindi, non potendo evitarlo, si limita ad invitare alla prudenza.
Vogliamo vedere le analogie tra quel momento e quello che stiamo vivendo?
Allora si viveva una guerra tradizionale fatta di bombardamenti, di paura e di privazioni, oggi si vive una guerra non tradizionale fatta di impoverimento scientifico dei popoli, di paura e di privazioni; allora i cittadini erano scoraggiati dal comportamento palesemente truffaldino dei governanti e dei politici in generale, oggi i cittadini sono scoraggiati dal comportamento palesemente truffaldino e dei politici in generale; allora si viveva sotto una dittatura dichiarata che aveva ridotto il paese sull’orlo del disastro socio-economico, oggi si vive sotto una dittatura non dichiarata che ha portato il paese al disastro socio-economico; allora veniva punito chi rubava la ruota di un’auto e si lasciavano i potenti liberi di trafficare, oggi si punisce chi non fa lo scontrino fiscale e si lasciano i potenti liberi di trafficare.
Insomma è tutto uguale ad allora.
E noi (sudditi più che cittadini) che dobbiamo fare? Dobbiamo “stare attenti…”? Sì, forse dovremmo.
Con chi ci dobbiamo confrontare? Con una classe politica che riempie i nostri schermi televisivi enunciando formule magiche per risolvere tutti i nostri problemi?; ed ecco che giorno dopo giorno, se avessimo la pazienza di ascoltare i nostri politici (io non ce l’ho più!), scopriremmo che: “Se non si fa questo, non si va da nessuna parte”, “La gente non ce la fa ad arrivare a fine mese” o, qualcuno più ardito nota “La gente non arriva nemmeno alla terza settimana”, e ancora “Gli italiani non sono stupidi e sanno che è importantissima la riforma della legge elettorale” (sarò stupida, ma io preferirei una riforma dei redditi e delle rendite), “La riduzione della tassazione è ormai ineludibile”, ma si elude sempre…, “Ma ci rendiamo conto di quanta gente viva sotto la soglia di povertà?”, è un monito per noi? lo chiedono a chi questa soglia l’ha toccata o la sta sfiorando?
Forse siamo osservatori superficiali perché se capissimo bene i loro messaggi, potremmo renderci conto di quanti ci amino e quanto tutto quello che fanno lo fanno per il nostro bene! Ma noi siamo ingrati e pensiamo che lo facciano per mantenere i loro privilegi, i loro status, i loro centri di potere!, come siamo malpensanti!
Malpensanti e sciocchi se diamo importanza ad un libro che spaccia come scoop delle azioni che non potevano essere compiute in modi e tempi diversi, e per giorni abbiamo discusso del nulla (ma sempre perché “la gente è stanca e non ce la fa ad arrivare alla fine del mese”… (e infatti quasi tutti i disoccupati, gli sfrattati, i precari, i commercianti che hanno chiuso bottega, quelli che comprano prodotti alimentari scaduti per risparmiare, i giovani senza lavoro e senza speranza, non parlavano d’altro che di questo libro e di tutti i problemi che sarebbero stati risolti dal suo acquisto e dalla sua lettura).
Vabbè, in tutto questo rovinoso guazzabuglio socio-politico-economico, ieri è successo un fatto importantissimo: si è deciso che si dimettesse un Presidente del Consiglio e che fosse affidato ad un altro il compito di formare un nuovo Governo, il tutto (sia ben chiaro) nel pieno rispetto della legalità.
Diamo la verità: il momento è difficile e non siamo in grado di affrontare il nostro nemico perché la guerra che stiamo vivendo non prevede che si indossino divise e quindi non sappiamo chi appartenga ad uno schieramento e chi ad un altro (oddio, se ci impegnassimo un po’ potremmo anche farcene un’idea…); comunque ieri sera siamo andati tutti a dormire con un nuovo scenario che si prospetta e che, in tutta onestà, non sappiamo dove ci porterà.
Stamattina, come molti di noi, ho acceso il PC, ho guardato la posta, ho preso visione di qualche giornale, sono entrata in Facebook e ho pensato “chissà come si sarà scatenato il popolo di Facebook nel commentare questa notizia. Macché! Sulle bacheche non ci sono altro che cuori, cioccolatini, fiori, canzoncine d’amore, innumerevoli “ti amo”, inviti ad eventi per festeggiare. È già, avevo dimenticato che oggi è San Valentino, che per la fine del mese mancano ancora diversi giorni e che, in fondo, “chisseneimporta”, oggi è festa, poi si vedrà!
Sì, c’è gente veramente intelligente, basta fare una cosa in un giorno in cui “chi non ce la fa ad arrivare alla fine del mese” sia impegnato in altre cose e il gioco è fatto: se ne parla in televisione, sui giornali, ma non dai fiorai, nei bar, nei negozi di oggettistica o di bigiotteria.
Che dire: “Amà, stàmmece attiente…”.

Napoli, 14 febbraio 2014