Intrecci generazionali.

Intrecci generazionali

di Giulia Di Nola

Gli anziani sono una risorsa ma di questa categoria se ne parla in modo negativo: per i costi sanitari molto elevati e per il fatto che la popolazione italiana, non crescendo demograficamente, invecchia a dismisura.

Niente di più sbagliato! Perché un paese invecchia quando non ha tradizioni, quando si decide di non fare più figli e quando lo scambio culturale tra differenti generazioni viene interrotto. Succede, però, che in alcune regioni della nostra Italia, questa osmosi generazionale esista ancora e che avvenga, addirittura, il contrario; che siano cioè i giovani a insegnare ai meno giovani.

Come al Pio Albergo Trivulzio, famigerato ospizio di Milano, ove alcuni liceali, grazie a un importante progetto culturale, danno lezioni di informatica a un numero abbastanza congruo di ottantenni. In tal modo e attraverso la conoscenza del web, essi hanno potuto interloquire coi propri cari, cercare canzoni d’altri tempi e ritrovare ricette di cucina scritte in dialetto regionale e dimenticate.

Altra bella notizia ci giunge dalla “Città della vita” in Padova, un favoloso scenario naturale che accoglie una struttura con circa mille anziani, quasi tutti disabili, ma pure scuole primarie e un supermercato. Insomma, una vera, propria e realizzata chimera ove vecchie e nuove generazioni interagiscono in modo biologico.

Napoli, 18 marzo 2017