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Milano Romantica: tra le Gallerie d’Italia e il Museo Poldi Pezzoli si tiene la mostra sul Romanticismo che mette in esposizione 200 opere di vari artisti
di Maria Teresa Luongo

A Milano, fino a 17 Marzo 2019, sarà possibile ammirare le opere più rappresentative dell’identità e del valore del Romanticismo italiano. In mostra i dipinti dei maggiori interpreti della pittura romantica: Francesco Hayez, Giuseppe Molteni, Giovanni Carnovali detto Il Piccio, Massimo d’Azeglio, Giovanni Migliara, Angelo Inganni, Giuseppe e Carlo Canella, Ippolito Caffi, Salvatore Fergola, Giacinto Gigante, Domenico Girolamo Induno.

Sculture delicate di volti e corpi perfetti, dove amanti intrecciano i loro sguardi e dame velate si nascondono pudiche allo sguardo dell’osservatore, sono magnifiche presenze e coprotagoniste di questa esperienza artistica. Spiccano tra queste i lavori di tre straordinari maestri quali Lorenzo Bartolini, Pietro Tenerani e Vincenzo Vela.

La mostra è strutturata in modo da poterne ammirare la bellezza in due diversi luoghi: una prima e più emblematica parte è esposta alle Gallerie d’Italia in Piazza della Scala, la seconda a Palazzo Poldi Pezzoli, poco distante.

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Tutto è curato in ogni dettaglio e l’organizzazione complessiva è tale da sentirsi presi per mano e guidati nei diversi aspetti di questo movimento artistico, dal periodo che va dai fermenti preromantici fino alle ultime espressioni che termineranno con la realizzazione dell’Unità d’Italia e l’affermazione dell’antitetico Realismo.

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Si parte con opere d’arte che esprimono il profondo legame tra uomo e Natura, quell’immenso e misterioso verde che rapisce l’anima e, tra gli altri paesaggi, ci si ritrova con piacere nel cuore di Napoli, con dipinti come Burrasca al chiaro di luna nel golfo di Napoli di Joseph Rebel.

È possibile poi immergersi nella romantica storia di Romeo e Giulietta e in quella dei Promessi Sposi, con opere che ne rappresentano i personaggi e i momenti chiave. Tra quelli più affascinanti si distingue il ritratto de L’Innominato di Andrea Gastaldi, nell’istante della conversione e pentimento, e i due più celebri ritratti del Manzoni, quello di Francesco Hayez e l’altro di Massimo D’azeglio, entrambi grandi protagonisti della mostra.

Ma è Hayez a conquistare totalmente il visitatore con il suo dipinto “La Meditazione”, conosciuto anche come “L’Italia del 1848”, dietro al quale si cela l’intenzione di raccontare la politica mediante l’allegoria dello sguardo triste della personificazione dell’Italia, che giace stanca e ormai sconfitta. Ancora molto attuale.

29 dicembre 2018