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NAPOLI- ROMA 3-0 (1-0)

SCHIACCIANTE TRIONFO DEGLI AZZURRI SOTTO GLI OCCHI DI RE DIEGO
di Paolo Morelli

 

Napoli (4-2-3-1): Reina 7,5, Maggio 7, Fernandez 6.5, Albiol 6.5, Ghoulam 6.5, Jorginho 7,5 (40′ st Henrique sv), Inler 6.5; Callejon 7, Hamsik 6.5 (30′ st Behrami sv), Mertens 7, Higuain 7.5 (37′ st Insigne sv). (1 Rafael, 15 Colombo, 2 Reveillere, 5 Britos, 20 Dzemaili, 19 Pandev, 91 Zapata).
All.:Benitez.
Roma (4-3-3): De Sanctis 6, Bastos 4,5, Benatia 5, Castan 5.5, Torosidis 5 (3′ st Maicon 5,5), Pjanic 5,5 (16′ st Totti 5,5), De Rossi 6, Strootman 5, Ljajic 5 (10′ st Florenzi 5.5), Destro 5, Gervinho 6. (1 Lobont, 28 Skorupski, 2 Toloi, 11 Taddei, 33 Jedvaj, 46 Romagnoli, 94 Ricci, 95 Mazzitelli).
All. Garcia.

Grande impresa del Napoli di Benitez che capovolge il risultato dell’Olimpico e batte nettamente la Roma che ambiva alla finalissima da giocare in casa contro la Fiorentina e conquistare, prima tra tutte, la stella d’argento del decimo titolo. L’atmosfera è stata elettrizzante per l’importanza della posta in palio. Prima del match, un centinaio di tifosi azzurri incappucciati, hanno dato vita a disordini fuori lo stadio con lancio di sassi e fumogeni. Un’edicola è stata solo parzialmente danneggiata dal fuoco per l’immediato intervento dei vigili del fuoco.
PRIMO TEMPO – La partita ha avuto inizio con il S. Paolo dei bei tempi che ha ruggito per gli azzurri. Il Napoli è sembrato ben disposto in campo e, finalmente, si è vista una buonissima fase difensiva a cui ha partecipato tutta la squadra. La Roma si è fatta subito pericolosa con Destro che, servito da Ljaic, da pochi passi indirizza verso Reina che para. Successivamente Ljalic ha sprecato mandando alto praticamente a porta vuota, poi il Napoli ha iniziato a macinare il suo gioco, caratterizzato da possesso palla e inserimento degli esterni difensivi. Il Napoli passa alla prima vera occasione. Maggio, che ha controllato benissimo Gervinho, non contrastato da Bastos fa partire un cross dalla destra che Callejon deposita in rete con un colpo di testa in mezzo alle due distratte torri romaniste. Da lì inizia un’altra partita e la Roma, che ora deve recuperare, è arginata in maniera ottimale da un Napoli prorompente. Hamsik tenta di segnare da 40 metri con il pallone che finisce di poco alto. Niente più.
SECONDO TEMPO – La ripresa inizia con una spettacolare e gradita sorpresa per i tifosi azzurri. Diego Maradona, tra un’ala di addetti alla sicurezza che lo scortavano, si è accomodato in tributa al fianco del Presidente De Laurentiis. Mancava a Napoli dall’addio al calcio di Ciro Ferrara nel 2005. Lo stadio è impazzito ed i cori dei bei tempi si sono sentiti cantare a squarciagola dai tifosi napoletani. Nella bolgia e nel delirio totale, gli azzurri hanno ingranato la quarta ed in 5 minuti hanno annichilito la Roma. Al 3’, su calcio d’angolo, schizzata di testa di Jorginho verso il palo lungo dove Higuain anticipa il suo diretto avversario e deposita in rete ancora di testa. Re Diego esplode di gioia insieme ai suoi tifosi. Al 5’ Jorginho viene servito da Mertens tutto solo davanti a De Sanctis e lo supera con un felpato tocco nell’angolino alla sua sinistra. Maradona, in tribuna, mostrava il numero tre e gioiva in uno stadio che era un vero spettacolo. La Roma ha provato a reagire inserendo Totti al posto di Pjanic, dopo che erano già subentrati Maicon (al 3’) e Florenzi (al 10’) al posto di Bastos e Ljajic. Si è visto allora un grande Napoli che ha padroneggiato il campo con un impegno di tutti gli effettivi che ha giovato alla fase difensiva. L’ultima grande occasione capita a Destro che, a pochi passi da Reina, spedisce a fil di palo sulla sinistra del portiere azzurro, che sembrava battuto. Al 34’ Strootman si fa espellere per un applauso all’arbitro Rocchi dopo essere stato ammonito. La partita termina nel tripudio azzurro. Il Napoli di coppa non teme rivali. Iniezione di fiducia anche in vista dei prossimi impegni di coppa UEFA e di campionato dove la Roma appare ora un bersaglio assolutamente alla portata di questo Napoli. Un Napoli così grande che si fa fatica a comprendere come possa aver dilapidato tanti punti in campionato che lo hanno irrimediabilmente allontanato dal primato. L’appuntamento per la finale è a Roma, il 3 o il 7 maggio contro la Fiorentina. L’obiettivo non nascosto è la conquista del quinto trofeo. Speriamo che re Diego, a cui è stata donata a fine partita una maglia con il numero 10 da De Laurentiis, ci sia anche stavolta.

Napoli, 12 febbraio 2014