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Comune di Napoli. Palmieri: “Consiglio svuotato dei propri poteri, opposizioni fuori dall’Aula e dalle commissioni”

“Registriamo un atteggiamento della giunta che non tiene in alcun conto il ruolo del consiglio comunale e delle sue articolazioni, i gruppi e le commissioni consiliari. L’esecutivo ha relegato il consiglio a semplice assise di ratifica di qualsiasi suo provvedimento. Oggi, ad esempio, sono stati calendarizzati provvedimenti privi dei pareri dei revisori o delle commissioni competenti, in palese violazione delle regole democratiche. Il consiglio comunale non può semplicemente prendere atto di quello che l’esecutivo ha deciso. Ma qui manca la possibilità di confrontarsi su temi importanti perché la giunta arriva a sostituirsi alle competenze del consiglio, come avvenuto per la delibera sulla Napoli Servizi”.

Lo ha detto nel suo intervento il consigliere del Comune di Napoli, Domenico Palmieri, presidente della commissione Trasparenza, prima di abbandonare l’Aula insieme con i colleghi di minoranza”.

“Il confronto ci viene sottratto anche nelle commissioni consiliari – ha continuato Palmieri – perché se arrivano tanti provvedimenti nell’ultimo giorno utile, questo significa o che nei giorni precedenti c’è stato poco da discutere o che dieci commissioni hanno parlato tutte dello stesso argomento. Questo andazzo non può andare avanti. Anche i rumors sui consiglieri delegati aprono uno scenario che non ci piace. A parte l’illegittimità che verrebbe messa in atto, si andrebbe a svilire ancora una volta l’istituto delle commissioni consiliari”.

“Siamo arrivati a un punto di non ritorno. Oggi abbandoniamo l’Aula perché non ci sono le condizioni per confrontarci su delibere di cui non abbiamo avuto il tempo di discutere. Bisogna voltare pagina: o recuperiamo quella credibilità del consiglio comunale e quel confronto democratico che spetta alle opposizioni, o mettiamo in discussione tutto. Finanche la partecipazione alle commissioni consiliari, perché fare il consigliere comunale e non poter esercitare le proprie prerogative, così non ha senso”.

Napoli, 13 dicembre 2018