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Pesante sconfitta del Napoli a Bergamo
di Paolo Morelli

Giornata grigia e nubi minacciose sulle pendici attorno a Bergamo. Pericolo di nebbia e campo scivoloso. Il Napoli si è presentato con un turn over molto marcato senza Higuain, Hamsik, Jorgighno, Insigne ed in molti, compreso gli atalantini, hanno pensato che venivano risparmiate le migliori forze in vista dell’andata di Tim Cup contro la Roma. Tra i pali tornava in campionato Reina, ma, come vedremo, il suo non è stato un rientro fortunato. Soliti riprovevoli cori contro Napoli ed i napoletani e primo tempo che non ha offerto grandi spunti. Già al 3’ Morales impegna debolmente Reina con un colpo di testa. Maggio invece qualche minuto dopo sparacchia a lato. Niente di particolare fino al 19’ quando Mertens entra in area sulla sinistra ma il suo tiro in diagonale termina di poco a lato. Al 23’ un petardo espode vicino ad un tabellone pubblicitario facendolo a pezzi. L’arbitro Rizzoli ferma il gioco per liberare il terreno di gioco. Al 26’ Yepes si scontra con il suo portiere Consigli ed ha la peggio. Il gioco viene interrotto per 3 minuti. Mentre il portiere orobico viene abbondantemente fasciato alla testa, Yepes riprende, ma dopo qualche minuto, lascia il campo al subentrante Lucchini. Niente altro fino alla fine del primo tempo con gli atalantini che al 44’ chiedono la concessione di un inesistente calcio di rigore. Partita a ritmi elevati ma senza scossoni e squadre molto chiuse.
La ripresa si apre con l’azione decisiva del match. Errore di Dzemaili a centrocampo e palla recuperata dall’atalantino Morales che serve l’accorrente Denis. L’argentino calcia un tiro forte ma centrale verso la porta del Napoli. Incredibilmente Reina non respinge la palla che gli passa sotto la pancia e termina la sua corsa in rete. Si aspetta la reazione del Napoli, ma nulla accade. Al 56’ Baselli lascia il campo all’ex Cigarini, mentre al 58’ esce Zapata Duval e subentra Gonzalo Higuain. Subito dopo la migliore azione del Napoli, quella che avrebbe potuto cambiare le sorti della partita. Lo splendido appoggio di Pandev è però vanificato da Mertens che, da pochi passi, non riesce ad infilare la rete atalantina, calciando a lato. La reazione del Napoli porta al tiro Higuain dal limite dell’area, ma Consigli è attento e devia in angolo sulla sua sinistra. Un minuto dopo, però, la frittata è fatta. Scellerato intervento dal limite dell’area di Inler che, sbagliando il rinvio anche perché un po’ sbilanciato, serve inavvertitamente in area un pallone d’oro al solito Denis che non si fa pregare e lo deposita in rete con un forte tiro alla destra di Reina. Bello l’abbraccio del tanke al proprio figlio che faceva il raccattapalle dietro la porta del Napoli. Reveillere si fa ammonire da Rizzoli che, al 68’ tira fuori il cartellino giallo anche per Mertens reo di simulazione su intervento di Consigli in piena area di rigore. Azione da rivedere. Al 69’ fuori anche Dzemaili e dentro Jorginho. Ma subito dopo il Napoli ne combina un’altra. Pallone che spiove al limite dell’area. Inler non salta permettendo un intervento di testa verso l’accorrente Maxi Morales. Fernandes sembra in vantaggio ma, inopinatamente, scivola lasciando calciare l’atalantino in maniera vincente solo davanti a Reina. Disfatta totale. Al 76’ esce Reveillere ed entra il neo acquisto Ghoulam. All’82’ ottima giocata di Pandev che si libera di Stendardo in area e fa esplodere un sinistro che Consigli respinge. All’85 standing ovation per German Denis che lascia il campo per il subentrante Cazzola. Niente più fino alla fine. Festa grande sugli spalti da parte dei tifosi nerazzurri e Napoli che esce dal campo a capo chino, non essendo riuscito ad approfittare dello scivolone della Fiorentina, sua diretta inseguitrice. La gara non ha premiato le scelte di Benitez. A fine gara l’allenatore spagnolo, un po’ in difficoltà ed ermetico nelle risposte, ha fatto presente in sala stampa che la sua squadra ha vinto in passato anche con i giocatori che oggi sono scesi in campo, difendendo il suo credo che vuole tutti titolari. La verità è che sembrano ormai decisi gli obiettivi di stagione. Perso ormai il campionato, si tenterà di difendere il terzo posto, puntando tutto sulle coppe, i cui ravvicinati impegni renderanno difficile questo mese di febbraio agli azzurri. Benitez ha poi dichiarato che questi problemi (presunti) derivano dal fatto che il Napoli è in lizza per ogni competizione, difendendo così la stagione fin qui disputata. E’ pur vero che la gara sembra essere stata decisa da errori dei singoli. Ma questo sta avvenendo troppo spesso e pare il caso di domandarci se gli azzurri siano stati oggi scarsamente motivati, considerata l’ottima prova fornita mercoledì contro la Lazio in Coppa Italia. E quale stress debbano subire i centrocampisti costretti a giocare ogni gara in inferiorità numerica, soffrendo le squadre molto aggressive. Elogi sinceri a Colantuono in sala stampa, con qualcuno che addirittura voleva proiettare le immagini della partita alle scuole calcio. Il momento è difficile ed è proprio in questi momenti che i tifosi con i globuli azzurri devono stare vicino alla squadra. Alcune critiche sembrano esagerate. Il Napoli è di tutti. E tutti devono cercare, nei momenti difficili, di dare il proprio contributo per far sì che il sogno continui.

02/02/2014

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