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Fotovoltaico, Palmieri (Trasparenza): “Caos totale: pochi impianti realizzati, altri mai entrati in funzione”

“Alcuni impianti non sono mai stati realizzati, cinque sono stati installati ma mai collaudati e sette sono in funzione ma non si sa chi li gestisce e chi si occupa della manutenzione: è questa la fotografia impietosa degli impianti fotovoltaici installati sugli edifici scolastici di Napoli, previsti da due diverse linee di azione. Una del 2008, che predisponeva la realizzazione di 42 impianti con l’utilizzo di fondi regionali, e una seconda, del 2011 che, con fondi Fesr 207/2013, ne prevedeva altri venti”. Così il presidente della commissione Trasparenza del Comune di Napoli, Domenico Palmieri, che stamattina ha riunito la commissione sul tema.
“La questione – spiega Palmieri – mi è stata sollevata dal presidente della Municipalità 8, Apostolos Paipais, che si è imbattuto sul proprio territorio in quattro edifici dotati di impianti fotovoltaici, perfino collaudati, ma mai allacciati alla rete elettrica. Da qui è partito un confronto serrato tra soggetti che a vario titolo hanno preso parte alla realizzazione, dall’ex Arin all’attuale partecipata Abc, all’Agenzia Napoletana Energia e Ambiente, ed è venuto fuori che in questi anni, da quando l’Arin ha realizzato i primi 12 impianti dei 42 (previsti dalla prima linea), senza che il Comune sottoscrivesse un regolare contratto di appalto. E questa grave mancanza ancora oggi pregiudica l’entrata in esercizio degli impianti”.
Stessi limiti vengono individuati anche per la messa in funzione degli impianti fin qui realizzati con fondi europei.
Il presidente Paipais, infatti, dal canto suo rileva anche un altro limite procedurale e in questa vicenda intravede anche il rischio di un danno erariale per le casse comunali. “Gli impianti installati nella Municipalità 8 – sostiene Paipais – avrebbero garantito un risparmio di energia elettrica superiore ai 1.600 euro l’anno per ciascun edificio scolastico. Così non è stato perché, dopo aver speso soldi per istallarli e collaudarli nel 2015, non sono entrati in funzione in quanto il Comune non è riuscito, ad oggi, a capire di chi fosse la competenza per preparare gli atti necessari alla stipula del contratto con il gestore della rete elettrica nazionale. Se la terza città d’Italia si perde in un bicchier d’acqua per pochi impianti fotovoltaici, non so come potrà mai approntare il piano energetico comunale”.
La commissione ha già fissato un nuova riunione sul tema. “Tempo 60 giorni – conclude Palmieri – e vogliamo delle risposte dall’assessorato alla Politiche ambientali perché non è possibile continuare senza un soggetto che sia a capo dell’intera filiera e che si occupi della gestione, della custodia, della manutenzione degli impianti esistenti e di quelli da realizzare”.

Napoli, 17 aprile 2018