Al Teatro Diana, Napoli, “Operazione San Gennaro…, la leggenda” di Massimo Ghini
In scena, al teatro Diana di Napoli, “Operazione San Gennaro….La Leggenda” .
Brillante testo di Massimo Ghini a metà tra commedia e musical
di Domenico De Gregorio
Spettacolo ricco quello andato in scena al teatro Diana di Napoli. “Operazione San Gennaro, la leggenda” scritto da Massimo Ghini , che ne firma anche la regia e Stefano Reali, si colloca a metà strada tra la commedia brillante ed il musical per la commistione di più tecniche espressive e comunicative con il chiaro intento di rendere la rappresentazione del testo, del quale Luca Manfredi ne è stato il supervisore, veloce e dinamica.
Infatti, il rischio di questo lavoro teatrale dove Massimo Ghini veste i panni di Dudù, ruolo che fu del grande Nino Manfredi, è proprio quello di non riuscire a mantenere, per tutta la durata dello spettacolo, un ritmo serrato, veloce che non annoi lo spettatore, nonostante il susseguirsi di quadri scenici dalle alte potenzialità comiche e la presenza in scena di bravi attori, come Stefania De Francesco, Ernesto Lama, Nunzia Schiano e tanti altri caratteristi che creano quel tessuto narrativo perfetto affinché lo spettacolo funzioni.
Le scenografie di Roberto Crea sono ricche di particolari e perfettamente funzionali alla storia che vuole essere appunto veloce e brillante.
Si apre il sipario e lo spettacolo ha subito inizio dal carcere di Poggioreale, dove è detenuto Don Vincenzo, Ernesto Mahieux, una istituzione nel mondo della truffa, che metterà in contatto i due ladri americani, Jack e Maggie, Giampiero Mancini e Valentina Gullace, con Dudù, suo figlioccio, l’unico a poter, con la sua squadra di ladri “onesti”, mettere a segno il furto del tesoro di San Gennaro, ovviamente per il bene della città.
Le luci di Marco Palmieri, che sceglie tutti colori forti e caldi, sono perfette ad accompagnare le performance vocali di tutti gli attori che con grande duttilità riescono ad alternare il recitato con il canto senza perdere mai concentrazione. I quadri scenici sono tanti, ed alle scenografie di legno, carta, tessuti e colori, si alternano quelle filmate sopperendo alla non facile sintesi espressiva di passaggi narrativi che finirebbero inevitabilmente per appesantire lo spettacolo. Massimo Ghini, recita, canta e sostiene il gruppo di attori in scena con una leggerezza e naturalezza che getta le basi per il sicuro successo di questa commedia, che adesso non convince a pieno lo spettatore.
In chiusura ancora una bella canzone corale, testi di Francesca Nicotera e musiche di Armando Trovajoli, che sottolinea il lieto fine della storia, il mancato pericolo di scatenare le ire del Santo patrono di Napoli, San Gennaro.
Napoli, 15 marzo 2018