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Pubblico comizio del sindaco al termine della prima metà del mandato che cominciò nell’estate 2015

Grazzanise: Gravante in Piazza ha raccontato la sua versione sull’Attività Amministrativa

Lunga rassegna degli obiettivi raggiunti, ma anche “silenzio” su varie spinose questioni

di Raffaele Raimondo 

“E’ doveroso far sapere quello che si vede, quello che non si vede, quello che si sente e quello che non si sente”: questa la motivazione espressa dal sindaco Vito Gravante, in piazza San Giovanni nella fredda serata di domenica 10 dicembre, per introdurre il suo pubblico comizio annunciato con un manifesto che aveva pure riportato l’oggetto complessivo (Due anni e mezzo di amministrazione!) e gli argomenti che sarebbero stati trattati (La Chiesa, la politica, gli interessi, i complotti e la camorra).

Previsto per le ore 18, il discorso in realtà ha avuto inizio intorno alle 19 e si è protratto per un’ora e quaranta minuti, davanti ai cittadini fra i quali erano presenti i quattro assessori comunali (Vaio, Raimondo, Parente e Simone) evidentemente desiderosi di stare fra la gente piuttosto che sul palco. A tutti il sindaco ha rivolto il ringraziamento per la partecipazione, nonostante l’aria gelida e un’intermittente pioggerellina.

Due le ragioni a monte dell’iniziativa: una, certa, per fare il punto, dinanzi al popolo, “al giro di boa”, cioè a metà del mandato che l’Amministrazione Gravante ebbe dagli elettori il 31 maggio 2015; l’altra (probabilissima) maturata dalla necessità di rispondere apertamente all’insistente richiesta di dimissioni del sindaco e della giunta che Enrico Petrella, leader del gruppo consiliare minoritario Senso Civico, aveva riproposto in piazza un paio di settimane fa.

Sulla prima ragione il dovere di cronaca impone di annotare almeno che il sindaco si è fatto carico di tracciare un pubblico resoconto che sistematicamente spetterebbe anche ad ogni assessore, in applicazione dello Statuto municipale che all’art. 26 in modo esplicito recita: “La giunta…verifica la rispondenza dei risultati dell’attività amministrativa…riferisce annualmente al consiglio comunale sulla sua attività”. Di questo adempimento a noi sfuggono notizie aggiornate, quantomeno per gli ultimi tempi, giacché è sicuro che la più recente seduta del consiglio risale al 31 luglio scorso: dunque sono trascorsi ben quattro mesi in cui l’organo “che delibera l’indirizzo politico-amministrativo ed esercita il controllo della sua applicazione” (art. 9) è stato costretto a tenere sospese, per lunga pezza, le sue principali funzioni.

Essendo state necessarie queste premesse riferite a dati oggettivi, si è di conseguenza ridotto lo spazio da dedicare ai comunque numerosi argomenti affrontati, agli specifici problemi, alle bordate lanciate e ai pronostici formulati dal sindaco Gravante durante il suo comizio, peraltro supportato dalla proiezione su maxischermo di diapositive che avevano lo scopo predominante di rendere visibili e memorizzabili le realizzazioni delle quali il primo cittadino e la sua squadra vanno fieri.

Tuttavia, per tale omissione provvisoria, non sentiamo gran pena, perché al lettore non faremo mancare informazioni. Infatti, piuttosto che scegliere una delle tante questioni trattate e citare appena le altre, preferiamo tornare, diciamo “a puntate”, sui vari passaggi, al fine di essere un po’ più completi, sia sul piano della cronaca che della critica: del resto, tendenzialmente le preferiamo entrambe non faziose, ma costruttive. Dovessero trascorrere anche settimane e settimane, non trascureremo situazioni, scelte, fatti e misfatti sollevati nel comizio del 10 dicembre e che meritano un circostanziato approfondimento, specialmente a vantaggio del medesimo lettore.

Adesso, in conclusione, ci limitiamo a registrare che l’insieme degli argomenti che il primo cittadino di Grazzanise ha ritenuto di rievocare, rivendicandone meriti, ha fatto il pareggio col grappolo di problematiche gestionali che invece ha inteso lasciare nel dimenticatoio. Infine, ci corre l’obbligo di riferire che presto egli terrà un altro comizio a Brezza, frazione che, com’è stato evidenziato, ha bisogno di maggiore attenzione.

Grazzanise, 11 dicembre 2017