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Moronese(M5S) tutelare le famiglie e i lavoratori di Terra di lavoro SpA, inviata interrogazione al Ministro Poletti

Roma 28 Novembre, è stata presentata e pubblicata un’interrogazione al Senato della Repubblica dal MoVimento 5 Stelle, indirizzata al Ministro del Lavoro, sulla società interamente pubblica Terra di Lavoro S.p.A. L’azienda che fa capo alla Provincia di Caserta, a seguito della grave situazione di dissesto economico in cui versa l’ente, è a rischio occupazionale.

“Fra pochi giorni l’azienda che si occupa della manutenzione degli edifici scolastici e delle strade provinciali, potrebbe dichiarare la crisi aziendale, in quanto non ha più fondi per continuare a svolgere le proprie mansioni. Da mesi vive di proroghe e di affidamenti precari, pur di rimandare in avanti il problema più grosso, ovvero quello economico legato al dissesto dell’ente Provincia di Caserta” lo dichiara la portavoce del MoVimento 5 Stelle Vilma Moronese, che ha inviato un’interrogazione al Ministro Giuliano Poletti, per sottoporre la questione che investe 62 lavoratori e famiglie del casertano, che di fronte all’ipotesi fallimento della loro società, occuparono il tetto di una scuola nei mesi scorsi, in segno di protesta.

“Siamo seriamente preoccupati, sia per i lavoratori di Terra di Lavoro S.p.A., ma anche per la situazione che vive nel suo complesso l’intera provincia di Caserta, ed in primis penso alla disastrosa questione manutenzione degli edifici scolastici. Ieri il Governo ha bocciato un mio emendamento che avrebbe sgravato le Province che avessero dichiarato il dissesto entro dicembre 2015 e quindi Caserta, dal prelievo forzoso imposto dalla legge Delrio del Governo Renzi. La nostra proposta resta ad oggi l’unico modo per dare respiro ad un’ intera provincia ormai paralizzata da anni, ma al Governo sembra non interessare. Noi continueremo con la nostra azione di denuncia e di supporto ai cittadini e ai lavoratori, consapevoli che soltanto un Governo a 5 Stelle potrà cambiare in meglio le sorti dell’Italia e di questo territorio, che come ormai tutti sanno è agli ultimi posti di tutte le classifiche sulla vivibilità e sui servizi ai cittadini” conclude la Moronese.

Roma, 28 novembre 2017

Testo dell’interrogazione

MORONESE , GIARRUSSO , PUGLIA , DONNO , PAGLINI , CAPPELLETTI , LUCIDI , CRIMI , LEZZI , CASTALDI , BUCCARELLA – Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dell’economia e delle finanze. -

Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:

Terra di Lavoro SpA è una società a intero capitale pubblico e attualmente il socio unico è l’ente Provincia di Caserta. L’attività svolta è la gestione dei servizi pubblici, affidatale direttamente dall’amministrazione provinciale, con particolare riguardo alla segnaletica orizzontale della rete stradale provinciale, alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni immobili di proprietà e pertinenza dell’ente, nonché il servizio di controllo degli impianti termici, ai sensi della legge n. 10 del 1991 e successive modifiche e integrazioni, servizio di accertamento, liquidazione e riscossione tributi;
l’azienda è orientata a promuovere i propri servizi presso pubbliche amministrazioni;

considerato che:

la società, inizialmente partecipata al 51 per cento da parte della Provincia di Caserta e al 49 per cento da Italia Lavoro, agenzia del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, è nata principalmente al fine di fornire una risposta occupazionale per le maestranze del territorio, rimaste prive di lavoro e provenienti da svariate aziende manifatturiere del casertano, cadute in stato di crisi e quindi inquadrate nelle categorie lavorative, al tempo vigenti, dei lavoratori socialmente utili (LSU), in particolar modo del comune di Maddaloni (Caserta);
nel 2008, per obbligo normativo, l’ente provinciale deliberava l’acquisizione dell’intero capitale della società, raggiungendo il 100 per cento delle quote. In ragione di questo nuovo assetto aziendale e in considerazione della concomitante carenza di adeguati interventi operativi e manutentivi sugli immobili o plessi della stessa Provincia o di sua pertinenza, veniva affidata a Terra di Lavoro SpA la manutenzione di tutti gli stabili di competenza provinciale, in particolare istituti scolastici, centri per l’impiego, strutture museali oltre al palazzo della Provincia e relative strutture distaccate, mantenendo nel contempo l’affidamento relativo alla manutenzione della segnaletica stradale orizzontale;

considerato che, per quanto risulta agli interroganti:

a seguito dell’occorso fallimento della società “Ser Proter”, anche il servizio di controllo termico delle caldaie veniva affidato a Terra di Lavoro SpA, la quale assorbiva anche il personale della ditta precedentemente affidataria del servizio;
a partire dalla delibera consiliare del 29 dicembre 2015 declaratoria del dissesto finanziario, ex art. 244 del decreto legislativo n. 267 del 2000 (testo unico enti locali), la gestione amministrativa ordinaria dei beni e dei servizi di competenza del suddetto ente è divenuta di fatto impossibile con evidenti danni e disagi per i cittadini della provincia di Caserta che si vedono negati alcuni servizi essenziali;
ad ottobre 2016 si teneva un primo incontro tra le organizzazioni sindacali, la direzione aziendale e il presidente facente funzioni della Provincia di Caserta, dottor Silvio Lavornia, in quanto cominciavano a prendere sussistenza i rischi e le denegate ipotesi di consistenza delle negative ricadute economiche sui bilanci aziendali e sulle prospettive di mantenimento dei livelli occupazionali a causa degli effetti della spending review; in quella sede, veniva comunicata la produzione di un documento a firma dei dirigenti dei settori viabilità ed edilizia scolastica della Provincia, nel quale, in ragione dell’assenza del documento di bilancio della Provincia, si palesava un’ingente difficoltà, se non un’oggettiva preclusione, ovvero si rappresentava la condizione di materiale impossibilità a far fronte ai rinnovi degli affidamenti, in forza della situazione finanziaria non proficua della stessa Provincia;
la prima scadenza di affidamento del servizio veniva annunciata, nella stessa mensilità, in relazione al servizio di portierato con scadenza prevista per il 31 dicembre 2016. Successivamente, per la permanenza del medesimo stato di assenza del detto documento contabile, si registrava anche la scadenza dell’affidamento dei lavori di manutenzione stradale, in data 10 aprile 2017. Rispetto a tale affidamento, risulterebbe che sia stata concessa una proroga tecnica fino al 30 marzo 2018 proposta dal servizio viabilità della Provincia grazie a circa 100.000 euro di fondi reperiti, per lavorare alla segnaletica di circa 400 chilometri di strade di competenza provinciale;
ancora, per i suddetti motivi, in data 30 giugno 2017, addiveniva a scadenza l’affidamento relativo alla manutenzione degli immobili adibiti a istituti scolastici, e al proposito c’è stata una proroga al 30 settembre 2017 per un importo di circa 280.000 euro. Dal 1° ottobre i dipendenti continuano a lavorare a titolo volontario per portare a termine tutti i lavori non completati entro la scadenza contrattuale. In particolare le scuole affidate alla società per la manutenzione sono circa 100 e, anche in accordo con altri enti territoriali di competenza sulle strutture, i lavori di manutenzione andranno avanti sino al 30 novembre 2017;
al momento, resterebbe in piedi solo ed esclusivamente l’affidamento dei lavori di controllo degli impianti termici, per i quali la scadenza è prevista per l’annualità 2019;
sino ad oggi ci sono stati numerosi incontri tra le organizzazioni sindacali, la Provincia e la citata società, anche in sede prefettizia, che tuttavia non hanno prodotto alcun risultato;
dopo il blocco dei lavori in Consiglio provinciale da parte delle maestranze per la garanzia di trasparenza ed equa ripartizione di 10 milioni di euro stanziati dal Governo, nel giugno 2017, solo per il settore edilizia è stata garantita una proroga tecnica di tre mesi dal 1° luglio al 30 settembre 2017. Attualmente si sta operando per completare i lavori delle prescrizioni ASL e qualche affidamento di piccola entità;

considerato infine che, secondo quanto risulta agli interroganti:

a maggio 2017 alcuni dipendenti di Terra di Lavoro, per manifestare contro il mancato pagamento degli stipendi, sarebbero usciti dalle loro stanze, avrebbero varcato i davanzali delle finestre e si sarebbero insediati in posizione piuttosto pericolosa sui cornicioni della sede di via Ceccano a Caserta;
si registrerebbe l’impossibilità di provvedere al pagamento degli stipendi e relative tredicesime del prossimo mese di dicembre. Il 30 novembre, inoltre, scadrà il termine ultimo per la presentazione del piano industriale 2018-2019 e del quadro complessivo degli esuberi aziendali. Senza rinnovi dei contratti o di affidamenti aggiuntivi o sostitutivi entro il 30 novembre il piano industriale certificherà lo stato di crisi aziendale e il quadro complessivo degli esuberi riguarderà circa due terzi della complessiva forza lavoro (circa 40 dipendenti su 62);
attualmente sono a rischio oltre 60 lavoratori, a parere degli interroganti sarebbe necessario intervenire con urgenza destinando le opportune risorse per l’espletamento di servizi di utilità pubblica ed essenziale per la manutenzione di così tante strutture pubbliche;
a ciò si aggiunge che il mancato trasferimento degli uffici aziendali presso la sede della Provincia di Caserta entro il prossimo 15 dicembre comporterà anche la perdita delle certificazioni di qualità aziendali, considerato che l’attuale sede di via Ceccano risulta sprovvista del certificato di agibilità,

si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto;
quali iniziative di competenza intendano assumere per garantire continuità lavorativa, nonché preservare i lavoratori della società Terra di Lavoro e le loro famiglie, coinvolti nella situazione critica, causata loro malgrado dalla mancanza di risorse in capo alla Provincia;
se non ritengano opportuno, nei limiti delle proprie attribuzioni, attivarsi affinché si arrivi alla risoluzione dei problemi rappresentati, garantendo la prosecuzione dell’attività della società Terra di Lavoro in quanto la stessa è connessa all’erogazione di servizi pubblici essenziali.

Roma, 27 novembre 2017